Non so neanche come cominciare ma in qualche modo lo farò, anche perché credo di avere molto di cui scrivere oggi e...beh partirò da questo momento.
Oggi come un po tutte le volte mentre guidavo mi sono messo a pensare, all'inizio alle solite cazzate del tipo:"ok devo stare attento alle altre auto." "Quanto cazzo fa caldo." "Odio il traffico." Insomma i soliti pensieri che mi faccio quando guido, poi ho visto delle ragazzine scendere dall'autobus davanti a me.
Le ho guardate ma non perché io fossi interessato a loro ma solo perché mi stavo guardando attorno in attesa di ripartire, erano ovviamente più piccole di me però nel vederle ho pensato alla mia vita, a quello che ho fatto e dove sono arrivato; inutile dire che sono fottutamente pieno di rimorsi.
In quel momento mi sono perso a pensare, alla scuola, agli amici, al lavoro; insomma a tutto e mi sono sentito niente.
Tutto quello che mi sono perso a scuola solo perché ero un cazzo di coglione introverso che si faceva i cazzi suoi e di tanto in tanto socializzava.
Per non parlare delle ragazze, durante la scuola mi capitava di trovare carina qualche ragazza ma non sono mai riuscito a farmi avanti per paura, e le uniche ragazze con cui ci ho provato in quegli anni sono stati tutti "NO", anche se ho ricevuto alcuni "SI" erano ragazze particolari e in quegli anni, da bravo coglione qual'ero mi sono fatto influenzare dall'opinione degli altri.
Avevo delle amicizie, ma per il 90% grazie a mia sorella; non starò qui a raccontare il come e il quando ma è capitato.
Durante la scuola uscivo con i miei compagni di tanto in tanto, finita la scuola non li ho più visti e frequentavo solo le amiche di mia sorella, il mio miglior amico e pochi altri.
Già durante la scuola ho iniziato a capire di essere un "solitario" ma non riuscivo a capire da dove arrivasse la solitudine attorno a me, oggi ho capito che ero io a crearla e sinceramente me ne pento decisamente perché mi sono perso molte cose.
Finita la scuola ho trascorso un anno a casa e devo dire che nonostante tutto il tempo libero che avessi ero quasi sempre da solo, iniziavo a stare bene da solo e lontano dalle persone.In quel periodo non ho fatto nulla di particolare.
Poi ho cominciato a lavorare ed'è stata tosta, perché uscivo da un periodo dove i contatti con persone esterne a casa erano praticamente poco sopra lo zero.
Quindi è stato un trauma perché non ero più abituato a confrontarmi con le persone, ma mi ee servito davvero molto perché stavo riuscendo a capire come fossi caratterialmente.
Ho fatto diversi lavori, più o meno solitari ma mi stancavo di tutti e purtroppo anche piuttosto velocemente.
Ho conosciuto la mia ex ragazza, con cui sono andato a convivere praticamente subito dopo esserci fidanzati.
Poi siamo arrivati alla pandemia, al fottutissimo covid del cazzo che mi ha portato a stare chiuso in casa, a non poter sfruttare il tempo libero che avevo e che non ho sfruttato in alcun modo.
In quel momento ho preso scelte sbagliate su scelte sbagliate, una catena di pessime decisioni che mi hanno portato a oggi.
Ho tantissimi rimossi e rimpianti, avrei voluto e anche dovuto cercare di essere più estroverso e vivere meglio gli anni passati.
Ed'e stato dopo tutto questo che con una mano poggiata sul volante e l'altra sul cambio, il piede destro sull'acceleratore e il sinistro poggiato sulla frizione cambiavo marcia e ho sentivo il senso d'inutilità, e mi sono fatto una sola domanda...cosa cazzo ho fatto?
Non so come spiegarlo ma in quel momento, come in pochi altri l'ho visto ad'occhi aperti e in terza persona; come se mi fossi distaccato da me stesso e fossi solo uno spettatore.
L'ho visto quasi come se fosse reale, la mia macchina dall'alto che accelera lungo un rettilineo di notte per poi finire contro un muro per poi accartocciarsi su stessa come un foglio di carta.
So che non è un pensiero normale ma credo che la mia vita abbia perso di senso per quanto io cerchi di trovarle uno scopo.
Oggi è stato davvero...non so cosa cazzo dire, strano? Triste?
Anche se in quel momento non ho sentito niente, solo indifferenza e il senso d'inutilità della mia vita.
Non so più cosa pensare di me, forse penso solo troppo o forse ho qualcosa che non va.
Non capisco più nulla di quello che mi succede.
Lo stress, l'ansia, l'agitazione, l'insonnia e la stanchezza e poi oggi.
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i miei pensieri
BeletrieSemplicemente il diario di un ragazzo problematico, scriverò di me, delle mie emozioni e della mia vita privata. Momenti che non tutti conoscono o che nessuno sa, li scriverò cosi come li ho vissuti. Per sfogarmi, come se fosse un diario aperto a tu...