Questioni di cuore

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Perché le cose nella vita di un comune mortale non sono mai semplici...
Non lo so mai perché la vita di perse è complicata ma se poi la tua mente decide di andare a schiantarsi contro un muro etereo perché è così tanto iperattiva che in confronto Scattino sotto effetto di caffeina le fa un baffo.
Più il tempo passa e più mi rendo conto di quanto difficile sia controllare le proprie emozioni e gestire i propri pensieri.
Essere una persona con una mente costantemente attiva è un peso fottutamente grosso considerando che dedicherai non poche energie a correre dietro a una Ferrrari con l'accelaratore bloccato...la cosa peggiore è quando la mente si focalizza su cose importanti e a quel punto sai di essere fottuto e di poterle ignorare.
Cercherò di essere più specifico...chi lo sa magari mi aiuta a fare chiarezza e a tenermi sano considerando che in questo momento ho bisogno di parlarne con qualcuno.
La mia vita in generale non è stata facile, sembrava lo stesse diventando e invece eccolo lì...Zeb89 che spunta da dietro l'angolo con la sua cit. maestra "Eh volevi!".
Ebbene si, le cose semplici mai perché d'altronde non sarei io; veniamo al dunque e questa volta cercherò di entrare un pò più nella mia testa così come nella mia vita.
La persona con cui attualmente sto condividendo lo scorrere delle sabbie del tempo è una viaggiatrice ed'ha scelto un percorso lavorativo che le permetterà di assecondare questa sua volontà di conseguenza in questo momento siamo a un migliaio di chilometri di distanza.

Dopo tre anni passati sempre spalla a spalla si allontana per qualche mese e devo dire che inizialmente la cosa non mi dispiaceva per nulla perché sarei tornato ad'avere un pò di autonomia e solitudine anche in casa.
Nonostante le premesse fossero queste il mindset è andato a farsi fottere il giorno prima della sua partenza ovviamente.
Ci ho riflettuto molto, ho pensato al perché fossi giù di corda e sentissi la sua mancanza e mi sono chiesto e richiesto e ho continuato a chiedermi perché cazzo mi mancasse...mi manca perché ero abituato? Mi manca perché effettivamente mi manca lei?

Come ho spesso sentito dire, ti rendi conto di quanto un qualcosa sia importante nel momento in cui viene a meno.
Mi mancava proprio lei, ma perché? Per quale motivo?
Per quello che rappresenta, non si tratta di una semplice ragazza...a maggior ragione dopo quello che abbiamo condiviso, è diventata l'unico essere umano che riesco ad'avere attorno...purtroppo non lo dico per enfatizzare quello che scrivo ma non tollero più nessuno ad'eccezione di lei.
Rappresenta tutto per me, un'amica, una fidanzata, una famiglia e credo...anche se sto cercando di capirlo...una sorta di figura materna che per anni è mancata nella mia vita.
Ci ho pensato e ci penso, è come se fosse casa, le giornate senza di lei non hanno senso.
Quando le parlato e le ho spiegato quello che provo mi sono sentito sicuramente più leggero ma allo stesso tempo in quel momento la testa e il cuore viaggiavano in due direzioni opposte...le emozioni che hanno spinto così tanto da diventare ingestibili e farmi vuotare il sacco, dall'altra la ragione che tentava invano di contenere la piaga emotiva in rapida diffusione cercando di farmi focalizzare sulla sua partenza, facendomi dubitare che i suoi sentimenti non fossero forti quanto lo sono i miei.

E si forse ho sviluppato un attaccamento morboso purtroppo.

Dopo averle esposto tutto quanto la risposta è stata molto chiara e piuttosto brusca come sempre...una vita infelice fatta di disagi adattandosi a quelli che purtroppo posso fare io in questo momento ovvero un lavoro sedentario che però la faccia rimanere sempre al mio fianco...seppur infelice lavorativamente parlando oppure questo, periodi insieme e periodi distanti divisi ma con lei lavorativamente felice.
Come al solito il tatto di cui dispone è fenomenale e mi ha fatto cadere le braccia facendomi dubitare ulteriormente del nostro rapporto, del senso di quello che faccio per lei e per noi...aspetti che ovviamente non ho esplicitato perché l'avrebbero messa in crisi e avrebbero reso la conversazione ancora più difficile.

Alla fine credo che cercherò di seguire le emozioni fottendomene della logica proprio perché vorrei vivere sempre al suo fianco  e poi...ho 24 anni e in questo momento l'unico sogno che avevo si è disintegrato come ho già raccontato, le mie prospettive lavorative sono di finire a fare lo stesso lavoro per tutta la mia fottutissima esistenza, almeno lei ha una possibilità ed'è giusto che la collega...direi che posso anche rinunciare a una vita di lavoro monotona e sempre uguale, sono ancora in tempo per mettermi in gioco e trovare un modo per seguirla nelle sue avventure guardandola crescere e standole vicino.
Rimane sempre quel piccolo tarlo maledetto che mi suscita una sensazione strana...io significo veramente qualcosa per lei o solo un di più?

Averne "parlato" mi ha sicuramente aiutato a fare chiarezza ma in questa mezzanotte d'estate vorrei solo farmi una seduta terapeutica dietro al volante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21 ⏰

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