Il crollo

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Ho tantissime cose di cui vorrei scrivere eppure continuo a rimandare...e queste cose, questi pensieri se non li esprimo, se non li elaboro mi perseguitano.
Sono perseguitato da me stesso, me stesso che mette in dubbio le mie capacità, me stesso che mi fa dubitare di quello che provo per le altre persone, me stesso che abbatte come una  folata di vento con un arbusto.
Non immaginavo la mia vita così, così complicata e difficile e tutto questo per mano mia, a causa della mia mente.
Non troppo tempo è successo, sapevo sarebbe successo prima o poi e non ho dovuto aspettare molto; sono crollato del tutto, come non era mai successo prima.
Non ricordo cosa stessi pensando in quel momento ma so che ho pianto dalla disperazione e disperazione, ho pianto davvero tanto e nonostante lei fosse li con me a consolarmi e ascoltarmi non mi sono sentito meglio anzi.
Le ho spiegato in parte quello che mi succede, quello che ho nella testa.
Il continuo pensare, pensare a ogni cosa anche la più stupida e perdere di vista quelle importanti.
Ogni cosa prima di essere detta viene ripetuta nella mia testa allo sfinimento finché poi non mi esce dalla bocca oppure è semplicemente troppo tardi per dirla.
Mentre parlo con qualcuno durante la conversazione ripeto delle parole dette dall'interlocutore che ho davanti, vengono scelte casualmente e si ripetono più e più volte finché poi non ne parte un'altra...e se non ho nessuno con cui parlare penso, e questo si applica anche ai miei pensieri e quindi parole a caso come "parcheggio" cominciano a ripetersi svariate volte,
E sono stanco, non ne posso più, vorrei poter chiudere gli occhi e non avere la mia stessa voce nella testa, anche se ogni cambia e la voce diventa una delle tante sentite in giro o mentre ho guardato qualcosa.
Non sono mai solo, nemmeno quando sono fisicamente solo, sono pazzo?
È una cosa che mi sono chiesto e credo di avere dei problemi seri o comunque importanti da affrontare.
È stato un momento che non saprei definire, anche perché non mi sono mai sentito così stanco e demotivato di tutto, in quel momento mi sono sentito vulnerabile.
Da quel giorno credo di essere in una posizione mentale del cazzo e ne sono consapevole, il mio umore è piuttosto altalenante, non riesco più a essere positivo come prima e credere in quello che faccio, cose a cui prima non davo peso ora contano da morire e mi colpiscono dentro.
In questo periodo della mia vita mi sento estremamente confuso, mi sento spaesato, non so più cosa fare, in cosa credere e in cosa sperare.
Mi sento perso e mi sembra di vivere ogni attimo della mia vita nell'incertezza, sto cercando di andare avanti, ma credo che senza la speranza, senza un sogno sia praticamente impossibile.
Non so più cosa fare, sono stanco e stufo della mia vita ancora più di prima.
Cerco solo di non dar retta alla parte più buia dei miei pensieri nella speranza che tutto questo passi nel modo corretto.

Sto valutando di andare da uno strizza cervelli per farmi fare un check-up e capire a quanto ammonta il mio grado di follia, anche se credo sarebbe inutile e non risolverebbe nulla.
Posso dire però che ho finalmente trovato il modo di alleggerire i miei pensieri grazie alla scrittura, ringrazio C. che mi ha fatto sperimentare questo mondo.

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