Oggi mentre lavoravo in magazzino la stanchezza mi ha assalito e ho iniziato a pensare, a perdermi nei miei pensieri.
Ho ripensato all'evento di sabato, lavoro come tecnico per il montaggio luci e audio ma quella sera mi era stato dato il compito di fare la "guardia" assieme ad un'altra ragazza.
Non dovevamo permettere che le persone attraversassero una strada chiusa.
Sarebbe servita al service per cui lavoro come zona adibita allo smontaggio.
La gente cercava di passare, principalmente ragazzini/ragazzine o adulti e fin lì tutto ok, non lasciavamo passare nessuno.
Non provavo niente, ero quasi apatico, freddo e distaccato.
Finché non si presentò un signore con problemi a camminare, dovevamo dire di no anche a lui e così è stato, sul momento non ci ho pensato più di tanto.
Sono rimasto concentrato sul mio compito, ma oggi a distanza di un giorno ripensandoci mi sento malissimo, vorrei poter tornare a quell'attimo e farlo passare, il perché?
Perché ripensandoci faceva fatica a camminare se non sbaglio a dovuto fare un giro di credo 800 metri se non più, voi direte si ma 800 metri sono una sciocchezza li faccio in 5 minuti.
Ma per una persona che riesce a fatica a camminare risulta problematico e ripensandoci sono pieno di rammarico pieno di tristezza perché penso che anche mio padre ha problemi a camminare, e quello poteva essere lui.
Mentre scrivo questa nota mi viene da piangere sono davvero dispiaciuto nel profondo só che continuerò a pensarci ancora per molto tempo ma purtroppo questo sono io.~-~-~
Se qualcuno di voi lettori è di Leno e conosce questo signore piuttosto anziano, non fa uso di bastone ma ha problemi a camminare è zoppicante gli porga le mie più sincere scuse.
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i miei pensieri
Ficción GeneralSemplicemente il diario di un ragazzo problematico, scriverò di me, delle mie emozioni e della mia vita privata. Momenti che non tutti conoscono o che nessuno sa, li scriverò cosi come li ho vissuti. Per sfogarmi, come se fosse un diario aperto a tu...