Richiesta di uchihavvsk
Izana Kurokawa x Reader Fem
Genere:SoftHey
T/N POV
T/N:"Hey"
Izana:"Hey"
Era iniziato tutto così, un semplice e normale hey. Era stato talmente normale che non ero consapevole che quello sarebbe stato l'inizio di un evento importante come lo era il nostro. Eppure giorno dopo giorno il nostro hey veniva ripetuto. Era il primo saluto della mattina e l'ultimo del pomeriggio prima di rincasare. Così tutte le volte che ci incontravamo e il solito hey abbandonava le nostre labbra. L'estate era alle porte e il caldo era quasi soffocante, andare a scuola era uno sforzo troppo alto e la concentrazione aveva iniziato a scemare con facilità. Le lezioni iniziavano nel migliore dei modi con l'intento di prendere appunti e seguire le spiegazioni ma finivano sempre in modo disastroso. Così salutare Izana era un sollievo dal caldo estivo, era una ventata di aria fresca. Le cuffie che avevo appena indossato avevano subito preso a spare nelle mie orecchie una delle mie canzoni preferite lasciando il mondo fuori. I rumori della città erano ormai soffocati dalla melodia della musica che rimbombava nei miei timpani senza dar loro sosta. Avevo posato gli occhi verso il marciapiede percorrendo con passi lenti il percorso che mi portava sempre più lontana dalla mia scuola. Con le labbra mimavo le parole che pronunciava il cantante come se le mie corde vocali avessero avuto il suo stesso timbro. Il vento soffiava leggero facendo muovere le fronde verdi degli alberi. Per mia fortuna la mia scuola era posta vicino ad un parco e l'ombra che offrivano le piante era ben accetta soprattutto con l'afa che si sentiva. Mi piaceva immergermi totalmente in quel mondo surreale e al contempo troppo attaccato alla realtà. Un fulmine rosso mi era passato davanti come un flash sfocato lasciandomi con un improvviso senso di stordimento. Alcune motociclette stavano passando sulla strada davanti a me. Osservai quel susseguirsi di macchie rosse per poi sorridere, non avevo mai avuto a che fare con gang della prefettura e potevo definirmi ignorante in materia ma guardarli mi aveva sempre dato un senso di libertà. Spesso mi sentivo come se il Mondo mi avesse strappato le ali, non potevo fare nulla ero incatenata. Ogni mio passo non era altro che un percorso calcolato e prestabilito. Ma la musica e quell'universo che mi ero creata era perfetto per dimenticarsi dei catenacci ai piedi. Ma quei motociclisti erano liberi, facevano quello che volevano sognavano liberamente il loro futuro. Spesso mi ero immaginata come sarebbe stato sentire l'aria fredda conto le guance, capire l'adrenalina che si provava nel andare a tutta velocità per la città. Mi chiedevo come era guardare il Mondo scorrere via da te e nel contempo scappare tu via da lui. In un istante era tutto finito le macchie scure erano sparite in un altra strada lontane della mia vista. Avevo ripreso a camminare lasciando che i pensieri frullassero nella mia mente come un disco rotto. La musica non mi faceva sentire nulla che fosse inerente al mondo che mi circondava, tutto era messo in muto come se la vita si fosse improvvisamente trasformata in un programma televisivo da silenziare. Eppure era esattamente in quel silenzio del mondo e in quel baccano incessante della musica che avevo trovato la pace. Però io non bramavo la pace, la pece era noiosa ripetitiva la libertà era diversa dalla pace era più simile a me. Una mano si era posata sulla mia spalla facendomi sussultare, mi ero girata di colpo facendo ricadere le cuffie sul mio collo. Davanti a me si era parata la figura di Izana che era avvolta in un completo rosso, il suo sguardo era totalmente differente dal solito. Le sue iridi erano attraversate una luce che assomigliava alle lanterne lasciate da sole in cielo. Dietro di lui alcuni ragazzi erano in attesa seduti sulle loro moto avvolti da un silenzio innaturale.
Izana:"Hey"
T/N:"Hey"
Motocicletta. Vestito con un completo rosso.
T/N:"Hey..."
Lui aveva accennato un sorriso per poi lasciar ondeggiare i suoi orecchini che gli ricadevano leggeri sulle spalle. La musica che si sentiva come un sussurro abbandonava le cuffie posate sulla mia pelle lasciando che quella canzone perdesse ogni significato.
Izana:"Hey"
Sorrisi divertita per poi portare una mano sulla spallina dello zaino, non mi capacitavo della sua velocità nel cambiarsi. La scuola era terminata da una decina di minuti e anche supponendo che vivesse a due passi dall'istituto levarsi la divisa richiedeva tempo. Posai lo sguardo sul suo vestiario avevo osservato a lungo quella tonalità di rosso slittarmi sotto gli occhi e solo ora mi ero accorta dei motivi che la accompagnano. Era lo stesso rosso che associavo alla mia tanto agognata libertà era il rosso che mi aveva segnata la vita dal primo momento che l'avevo visto. Avevo capito di essere intrappolata solo dopo aver visto quel rosso scarlatto passarmi davanti a tutta velocità. Il senso di prigionia che avevo provato mi aveva fatta annaspare alla ricerca di ossigeno e da quel giorno mi ero concessa quella piccola libertà di guardarli passare davanti a scuola a tutta velocità. Osservai con insistenza gli occhi di Izana, il rosso sangue ora non era più puro era un miscuglio con il viola lavanda delle sue iridi.
Izana:"Vuoi salire?"
T/N:"Si"
La mia bocca si era mossa da sola al sentire quelle parole, mi aveva appena offerto il biglietto di sola andata per la mia libertà. Lui aveva allargato maggiormente il suo sorriso per poi camminare con passi mesti fino alla sua moto. Il suo mezzo a motore era appostato davanti a quello di tutti gli altri. Gli occhi della Tenjiku erano puntati su di noi con fare indagatore ma nessuno di loro aveva osato chiedere spiegazioni. Sinceramente io non volevo avere delle spiegazioni, non sapevo perché si fosse fermato a parlarmi e non sapevo cosa provava ma sapevo che mi spaventava l'idea di avere una risposta. Mi ero innamorata di Izana grazie ai suoi occhi, gli stessi occhi che inconsciamente associavo al rosso della libertà. Pensavo che Izana avesse preso spunto da quel sentimento ma la realtà era che lui stesso aveva creato quel mondo spericolato. Mi ero seduta sul sellino della moto appena dietro al busto del ragazzo che amavo. Lui con un gesto sicuro aveva cercato le mie mani per poi farmele allacciare in modo saldo a sé. La mia faccia era finita sopra la sua divisa lasciando che il rosso mi riempisse gli occhi. Il suo profumo che mai era stato così vicino era finito nei miei polmoni imbrattandoli per sempre con quella fragranza fruttata. Le mie cuffie ancora trasmettevano musica solo che ora il brano era cambiato.
Izana:"Reggiti forte T/N"
Lo slancio che aveva dato il motore mi aveva fatta sobbalzare, il vento aveva iniziato a colpirmi come un proiettile. Avevo voltato leggermente il viso osservando la banda di motociclisti seguirci a ruota come un fiume vermiglio. Lo sapevo ora più che mai ne ero convinta, lo amavo. Amavo i brividi sul corpo che mi faceva provare, amavo sentirmi libera e vedere la libertà intrisa nei suoi occhi e amavo quel rosso che aveva creato, che lo rappresentava. Amavo il mondo che aveva creato perché in fondo sapevo che era quello giusto per me.
T/N:"HEY"
Izana:"HEY"
Il vento filtrava le nostre voci trasportandole lontane da noi facendoci apparire muti in mezzo alle nostre grida.
T/N:"MI SA CHE TI AMO"
Izana:"MI SA CHE TI AMO PURE IO"
Le mie orecchie avevano iniziato a pizzicare per il calore che provavo, mentre il mio stomaco si era mosso in maniera incontrollata facendomi mancare il fiato. Forse eravamo due folli su una motocicletta troppo attaccati alla libertà e a qual rosso scarlatto... Forse era davvero un male preferire la libertà alla pace ma per una volta volevo preferire me stessa al posto del Mondo. Volevo scappare via e rincorrere la vita a modo mio. Quel Hey che avevamo creato era il nostro modo per dire ti amo il nostro modo per scappare insieme.Parole: 1340
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Tokyo revengers
FanfictionRichieste chiuse! Tokyo revengers x Reader One shot FemxFem MalexMale MalexFem Iniziata il 16 settembre 2021 Risultati migliori: 19° Reader 22 settembre 2021 Grazie mille! 3° Richieste 27 settembre 2021 12° Toman 16 ottobre 2021