Emma

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Richiesta di Yume_Murasaki
Scusa l'attesa spero ti piaccia l'ispirazione mi è venuta ieri sul pullman ahaha
Buona lettura!

Emma Sano X ReaderFem
Genere: Soft

Bus

T/N POV 
Come al solito dopo la scuola mi era toccato aspettare l'arrivo del pullman. La cartella era come sempre stracolma di libri e sentivo le spalle doloranti, l'unica consolazione era il sapere di essere già a venerdì. Chiacchierai tranquillamente con le mie amiche per poi salutarle, i loro bus passavano prima del mio, così mi trovavo sola con le cuffie in testa e uno dei miei pezzi preferiti a farmi compagnia. Non era una giornata particolarmente fredda e la giacca che indossavo sembrava essere di troppo. Osservai le macchine passarmi davanti, appoggiai le spalline dello zaino sui palmi per provare a eliminare almeno una parte del peso dalla mia schiena. Poi finalmente come un miraggio lontano il mio pullman si era palesato all'orizzonte in mezzo ai codoni di macchine che percorrevano in modo lento la via. Intrufolai una mano in tasca tastandola con frenesia alla ricerca del tesserino, una volta trovato lo avevo tirato fuori cercando di non buttare a terra anche tutte le cianfrusaglie che avevano in saccoccia. Lascia scivolare le cuffie sul collo per poi avvicinarmi di alcuni passi alla strada. Intanto il bus si era fatto più vicino e prossimo alla mia fermata. Quando finalmente si era assestato davanti ai miei occhi aprendo le porte quei pochi ragazzi che prendevano il mio stesso mezzo di trasporto si erano fiondati dentro con fare inferocito. Io come sempre ero una delle ultime a salire sul bus ma non era un problema, avevo sempre un posto fisso. Dopo aver salutato il pulminista e aver timbrato col mio tesserino con passi lenti avevo percorso lo stretto corridoio per poi ricevere un sorriso sornione. Il posto accanto a quel saluto come sempre era vuoto e la ragazza che occupava il sedile vicino al finestrino si era voltata per guardare fuori non appena aveva constatato la mia presenza. Non avevamo mai spiaccicato parola, non eravamo ne sorde ne mute ma per qualche strana ragione non ci parevamo. Lei teneva il posto a me al ritorno a io all'andata era così e basta ma se si trattava di parlarci, il discorso cambiava. Così come sempre mi ero seduta accanto a lei che imperterrita era rimasta col muso attaccato al finestrino. Mi lavai dalla schiena la cartella per poi postarla a terra afferrai il mio telefono digitando per cercare una delle mie canzoni preferite per poi riposizionare le cuffie sulle mie orecchie. Schiacciai play facendo partire le prime note della canzone osservai con aria disinteressata il video allegato alla canzone. La conoscevo. Sapevo come si chiamava perché la mattina spesso faceva i compiti sul bus e sopra al suo portapenne c'era scritto a caratteri cubitali: Emma. Conoscevo pure i suoi gusti, il suo colore preferito era il giallo e le canzoni che ascoltava erano molto simili a quelle che piacevano a me. Insomma era come se ci conosciamo ma la sua voce... Non avevo idea di che suono avesse la sua voce. Scendeva prima di me e non spiaccicava parola con nessuno, talvolta leggeva o disegnava su un taccuino. Aveva un profumo simile allo zucchero filato e al sapore dolciastro dei biscotti ed era sempre sistemata in modo minuzioso. Aveva un ciondolo al collo che a volte lasciava ricadere sulla stoffa della maglietta e altre volte tentava nascosto. Un portachiavi a forma di orsetto e la cover del telefono con una foto di lei e dei suoi amici. Lascia cadere la testa all'indietro appoggiandola sul sedile per poi sospirare rumorosamente, mi sarebbe piaciuto parlarle. Ma cosa potevo dirle? Che la guardavo da un anno e che mi ero innamorata a prima vista di lei? Insomma mi avrebbe preso per una psicopatica o che so io....no non era proprio l'approccio giusto da utilizzare. Sospirai nuovamente chiudendo le palpebre per lasciarmi cullare dai movimenti dal bus e dalla melodia della musica. Una piccola mano fredda si era posata sulla mia spalla coperta facendomi aprire di soprassalto gli occhi. Mi ero voltata per poi ritrovare Emma a fissarmi con un gran sorriso sulle labbra. Mi ero tolta velocemente le cuffie sentendo un forte batticuore che mi stringeva il petto. 
T/N:"Si?" 
Osservai le sue labbra con insistenza, mi avrebbe risposto? Avrei sentito per la prima volta la sua voce? Perché mi aveva chiamato? Era già la sua fermata? No non mi sembra. 
Emma:"T/N vero? Anche io amo questa canzone" 
La sua voce era dolce ma comunque con un tono leggermente lauco, il brusio delle altre persone era sparito mentre nella mente mi risuonavano le sue parole come un disco ripetuto un'infinità di volte. Aspetta... S-sa il mio nome? Sentii le guance calde e in un gesto automatico cercai di nascondere il mio imbarazzo portandomi una mano davanti al viso cosa che al posto aveva sottolineato il mio disagio. 
T/N:"S-si sono T/N" 
Emma aveva allargato il suo sorriso per poi annuire col viso. 
Emma:"È buffo, siamo sempre sedute vicine e non ci siamo mai parlate... Beh a essere onesta volevo parlare con te già da un po' di tempo ma non trovavo il coraggio" 
T/N:"Pure io... Insomma mi piacerebbe conoscerti... Cioè-" 
Emma:"Certo! Va bene allora vediamo: mi piacciono i dolci e i fiori ma tutte le piante che prendo muoiono nei modi più sadici che esistano. Adoro leggere e mi piace molto la musica. Colleziono oggetti rotti anche se mio fratello dice che sono cianfrusaglie"
Riempii i polmoni per poi ridacchiare e ruotare il busto nella sua direzione.
T/N:"Mi piace leggere un po' di tutto ma voglio dei colpi di scena fuori dal normale non cose che prevedi già, ma cose inaspettate. Colleziono tazze e mi piace l'arte e la musica. A volte mi piace stare da sola e osservare le persone per provare ad immaginare le loro vite"
Emma:"Che tipo di tazze?" 
T/N:"Quelle natalizie sono le mie preferite ma è abbastanza indifferente" 
Emma:"Ho le cuffiette ti va di ascoltare la musica assieme?" 
Annuì col viso per poi spegne le mie cuffione e infilare una delle sue cuffiette nell'orecchio, lei si era avvicinata a me per poter essere più comoda con la musica. I nostri corpi si erano sfiorati unendo insieme le nostre braccia. Mi sto sognando tutto vero? Perché mi sta parlando? Perché mi tratta come se fossimo amiche da anni? Non mi lamento ma è dannatamente insolito. La musica aveva preso a essere pompata nella mia orecchia tramite la conchiglia mentre lei aveva preso a cantare in silenzio la canzone muovendo solo le labbra. Poi il suo sguardo era caduto sul tragitto davanti a noi mentre un sospiro lungo aveva lasciato la sua bocca, eravamo quasi arrivati alla sua fermata. A malincuore mi ero tolta l'auricolare per poi sorriderle, pensare che l'avrei rivista solo lunedì mattina in un certo senso mi aveva intristito. Lei si era posata la cartella sulle spalle per poi alzarsi, io mi ero spostata di lato per lasciarla passare per permetterle di scendere. Il bus aveva frenato ma prima che lei iniziasse a camminare per scendere dal mezzo di trasporto aveva puntato i suoi occhi nei miei. 
Emma:"Ti va di uscire con me domani?" 
Cosa? 
Emma:"T/N tu non mi conosci... Ma ecco... Sembra strano e ti prego non spaventati ma.... Mi piaci" 
Le sue orecchie erano diventate color porpora come le sue gote. 
Emma:"Se si, ti prego vediamoci alla pasticceria all'angolo!" 
Si era voltata di colpo facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli mentre con ampie falcate aveva raggiunto l'uscita, mi alzai di scatto per poi correre nella sua direzione prendendo di striscio qualche sedile. 
T/N:"Emma ci sarò!" 
Lei aveva sorriso con le guance ancora rosse annuendo felice. Non vedevo l'ora di dirle che anche per me era stato amore a prima vista. Sorrisi imbarazzata a mia volta per poi tornare a sedere. 

Parole: 1300

È corta lo so ma spero vi sia piaciuta!

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