Mikey Lemon

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Richiesta di Pomodorabuona
È la prima lemon che scrivo in assoluto quindi non so se è venuta benissimo. Ma ho cercato di documentarmi sul genere ho optato per una lemon romantica spero che vada bene. Buona lettura! (scusa l'attesa ma non sapevo proprio come incomiare)

ReaderFem x Manjiro Sano
Genere: Lemon

Fem Lemon
Contiene scene sessuali

T/N POV
La mia mano si era schiantata in modo violento con la guancia del mio ragazzo lasciando come un senso di calore sulla mia pelle. Osservai il rossore farsi spazio sul suo zigomo e deglutii a fatica cercando di scacciare la rabbia e la preoccupazione che mi avevano divorato nelle ore precedenti. Amavo Mikey ma spesso non teneva conto dei miei sentimenti, non si accorgeva che le sue azioni mi facevano sentire male. Non ero contraria alla sua 'passione' ma pretendevo almeno di essere a conoscenza del suo stato di salute specialmente in seguito a una delle solite scazzottate che lo vedeva sempre come vincitore. I suoi occhi neri si erano posati sui miei con insistenza mentre il leggero sorriso che aveva in viso pochi istanti prima era sparito. Sentivo la gola secca, mentre gli occhi avevano iniziato a bruciare.
T/N:"P-perché non mi hai detto che stavi bene?"
Lui aveva abbassato la testa cercando di mettere insieme una frase ma senza successo. Sospirai passandomi il dorso della mano sopra agli occhi per cercare di cancellare le mie lacrime. Un giorno senza sue notizie, un girono a chiamere ospedali su ospedali per sapere se c'era un paziente col suo nome e un girono di messaggi ai suoi compagni che non avevano avuto risposta. Lo avevo aspettato alzata tutta la notte nella nosta casa ma non si era presentato se non la sera dopo con ancora del sangue ormai secco sui vestiti e con il viso segnato da alcuni ematomi. Avevamo inziato a convivere da un anno e quella di oggi non era altro che una delle tante sere passate con il terrore. Sentii il corpo farsi pesante mentre in un gesto automatico avevo stretto a me il mio ragazzo seppellendo il viso nell'incavo del suo collo respirando a pieni polmoni il suo odore. Sentii le sue mani afferrarmi i fianchi stringendoli con forza facendomi quasi male. Le mie falangi si erano incastrate coi suoi capelli mentre il suo odore di miele e tea nero mi invadeva i polmoni lasciandomi come un senso di protezione sulla pelle. Le nostre pelli a contatto creavano come delle scintille che mi laceravano la carne lasciandomi inerme sotto e quelle sensazioni che mi facevano sentire estremamente protetta e agitata al contempo. Sentii i miei piedi staccarsi da terra mentre le sue mani mi avevano preso le cosce facendo coincidere i nostri bacini e costringendomi ad allacciare il mio corpo al suo. Avevo il viso ancora premuto conto la sua pelle mentre il rumore leggero delle macchine ci circondava, la nostra casa era estremamente vuota e silenziosa quasi malinconica e quel rumore di gas di motori dava un po' di vita a qual freddo. Nonostante il gelo esterno noi stavamo bruciando, ci bruciavano le vene, e la paura si stava fondendo con l'adrenalina. La mia schiena si era scontrata con leggerezza conto a una delle pareti fredde della casa facendomi sussultare a quel contrasto di temperatura. Finalmente i nostri occhi si erano incontrati lasciando che le parole che tanto ci loggoravano venissero a galla con quel semplice contatto. Il suo nero ricolmo di paura, paura di avermi ferita, paura di farmi del male, guardarlo negli occhi era come vedere un soldato senza la sua armatura era il dietro le quinte di un cavaliere senza macchia. E una parte di me adorava che solo io potessi vederlo, adorava il modo in cui mi permetteva di capirlo. Le sue labbra erano cadute sulle mie in modo leggero, lasciando che entrambi ci nutrissimo di quelle sensazioni tanto belle quanto ingombranti. Come in uno di quei racconti del medioevo che lodavano un amore travolgente e illegale che li spingeva ad amarsi sempre al limite, come un fiocco di neve al sole che avrebbe potuto sciogliersi da un momento all'altro. Le sue labbra calde e le sue mani che voraci cercavano la mia pelle per poterne assaporare ogni singola imperfezione.
Mikey:"Scusami"
Mugugnai piano vicino al suo viso arricciando il naso e strofinando la mia guancia contro la sua godendomi quelle leggere effusioni che ci stavamo donando. La sua mano aveva iniziato ad accarezzarmi con delicatezza la guancia mentre i suoi occhi non potevano fare a meno di cercare i miei. Appena le nostre pupille si erano incontrate un calore invadente si era fatto spazio nelle mie costole facendomi comprimere il cuore in una dolce morsa. I nostri corpi cozzavano insieme ancora avvolti dai vestiti lasciando alla nostra pelle una sensazione di gelosia data dal volersi scontrare insieme. Con impazienza avevo tolto la sua maglietta lasciandola scivolare a terra e posando i polpastrelli sopra al suo petto assaporandone la consistenza morbida al tatto. Le sue labbra erano finite sulle mie con fare famelico, la voglia che avevo di lui si era fatta spazio nella mia figura facendomi contorcere contro la sua figura. Tutta la paura che avevo provato nelle ore precedenti aveva preso il sopravvento mentre il mio corpo voleva accertarsi che lui stesse bene. Le sue mani si erano insinuate furtive sotto la mia maglietta accarezzando la mia pelle, facendomi venire la pelle d'oca e lasciandomi un senso di lussuria sulla mia carne. Il freddo nell'autunno dato dall'assenza della mia maglia mi aveva fatto sussultare mentre il calore dato dalla stoffa era stata sostituito da quello del corpo di Manjiro. Faceva caldo, ogni secondo che passava ogni sospiro che abbandonava le nostre labbra ci stava facendo soffocare in quel caldo afoso che ci cingeva come una folta coperta. La mia pelle ormai nuda era esposta ai suoi occhi, le sue labbra si erano abbassate sulla mia clavicola lasciandomi dei baci umidi sulla pelle, poi con lentezza era salito verso la mia maschera mentre aveva stretto con maggior forza le mie gambe coperte dai pantaloni facendo combaciare maggiormente i nostri sessi. Un gemito era sfuggito al mio controllo quando la sua bocca aveva iniziato a stuzzicare un mio bocciolo lasciandomi ad annaspare accecata dal desiderio. La pelle che bruciava e il muro che era premuto contro la mia schiena con forza creavano un contrasto piacevole. Poi un tintinnio mi era arrivato alle orecchie mentre mi ero ritrovata a galleggiare nel vuoto ancora stretta a lui. La superficie morbida del nostro letto mi aveva accolta dolcemente mentre il piumone bianco si era intrecciato con le mie dita. Era tutto così estremamente lento, ogni gesto era fatto con una cura quasi maniacale. I miei pantaloni erano finiti al suolo lasciandomi solo in intimo davanti ai suoi occhi neri.
T/N:"Manjiro"
Allungai le braccia nella sua direzione cercando di chiamarlo vicino a me, avevo il fiato irregolare e il petto si alzava e abbassava in modo frenetico, ma lo volevo. Volevo ogni sua più piccola imperfezione e volevo preoccuparmi per lui altre mille volte se necessario. Osservai i suoi occhi incerti stazionare nei miei, mentre cercava di capire se era davvero la cosa giusta da fare. Ma io lo volevo, volevo sentire la sua pelle scontrarsi con la mia, a assaporare quelle labbra che tanto bramavo. Volevo annegare nei suoi occhi e bruciargli la pelle riempiendola dei miei segni, dei segni del mio passaggio così che lui non potesse più vivere senza di me. Poi finalmente si era avvicinato a me facendo combaciare le nostre carni insieme, si era tolto gli ultimi indumenti che indossava e poco dopo mi aveva sfilato le mutande lasciandole cadere a terra in modo disordinato. Le sue labbra si erano posate sulle mie in un bacio umido, mentre le sue mani mi avevano tirato più vicino a lui. Un gemito strozzato era uscito dalle mie labbra mentre mi ero ritrovata ad annaspare alla furibonda ricerca di ossigeno. Mikey aveva ringhiato vicino al mio orecchio, mentre la sua presenza si stava facendo secondo dopo secondo sempre più piacevole. Lui aveva iniziato a muoversi in modo lento, facendomi sussultare a ogni suo gesto, i nostri corpi, le nostre pelli si sfioravano, bruciandoci a vicenda, ferendoci a vicenda. Sentii le sue mani finire dietro la mia schiena e con poca fatica mi ero ritrovata seduta sopra di lui. I gemiti che entrambi stavano lasciando uscire si mischiavano alle nostre lacrime, mentre le nostre mani e i nostri corpi si scontravano tra loro per cercarci a vicenda. Mi stava chiedendo scusa e io lo stavo accettando, il calore che sentivo e quelle mani che mi perlustravano non dimenticando nemmeno un centimetro della mia pelle. Sentii i suoi denti affondare nel mio collo, trattenni a stento la voce affondando le mani tra le sue ciocche decolorate e le strinsi con forza. Le sue braccia mi avevano lasciato cadere nuovamente sul materasso mentre mi ero ritrovata a muovere i fianchi alla ricerca di lui che accompagnava i miei movimenti ringhiando. Era perfetto. Quei: "ti amo" che ci stavamo sussurrando il modo in cui i nostri corpi si cercavano. Il rumore che i nostri corpi producevano quando si scontravano erano come quello di una lancetta, le mie unghie si erano conficcate nella sua schiena lasciandogli delle mezze lune incise sulla pelle. Sentivo i miei umori scivolare su di lui che stava continuando in modo frenetico a muovere il bacino contro al mio facendomi sussultare in modo incontrollato. Ogni spinta che dava era un'armonia di gemiti incontrollati che allungavano il mio calore facendomi contorcere sotto di lui.
Mikey:"T-T/N"
Sentii uno strano calore al basso ventre mentre le mie guance erano diventate rosse e il mio petto aveva preso ad alzarsi in modo frenetico.
Allacciai le braccia attorno al suo collo per poi unire le nostre labbra per soffocare i nostri rumori. Sentii i suoi denti piantarsi nel mio labbro fino a farlo sanguinare, il gusto metallico del mio sangue si era mescolato con la nostra saliva mentre i nostri occhi si erano incontrati, erano strani, gli occhi di Manjiro erano più neri, più profondi e con un non so cosa di languido. La mia presa sul suo corpo si era fatta più salda mentre soffocai il mio climax nella sua bocca. Mi staccai da lui affamata di ossigeno e con un senso appagato a farmi compagnia sulla pelle. Lui aveva iniziato ad accarezzarmi con dolcezza il corpo lasciando alcuni baci sulle mie tempie.
Mikey:"Ti amo"
Sorrisi nella sua direzione per poi intrecciare le mie falangi coi suoi capelli morbidi e incominciai a giocherellarci insieme.
T/N:"Anche io ti amo"
Lo avevo visto sorride per poi sentire le sue braccia stringermi in modo affettuoso al suo petto, i nostri battiti ancora irrequieti si mischiavano creando una melodia frenetica.

Parole: 1751

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