Richiesta di trashy-cat
ReaderFem x Hajime Kokonoi
Genere: LemonContiene scene sessuali
Molto, troppo di più
T/N POV
Chi è ricco ha tutto... Era la dura verità che avevo scoperto da piccina. Non venivo da una famiglia benestante ma non era un problema. I miei genitori lavoravano sodo erano innamorati e mi volevano bene. La mia casa non era eccessivamente ampia ma era piena di bei momenti. E dopo che avevo incontrato lui la mia teoria secondo la quale i ricchi hanno tutto si era sgretolata. Si avevano tutto quello che si potesse comprare ma in quanto all'affetto? Persone che ti volevano davvero bene e non solo per il tuo nome o per il tuo conto in banca erano scarse. Come se a ogni centesimo equivalesse un finto legame. Un finto sorriso, come se piano piano si venisse circondati da maschere deformi che cercano solo convenienza....Beh questo non lo definivo avere tutto. Rientrare in una casa vuota e stare soli anche quando si era raffreddati, non era avere tutto. Ecco dopo averlo incontrato il mio modo sciocco di pensare era andato a farsi fottere ma non cambiava una cosa, Hajime era il mio bullo. Hajime Kokonoi non era altro che un bullo prepotente, uno che era stato cresciuto con la consapevolezza di avere tutto, uno che faceva i capricci per ogni minima cosa. Quindi era strano ritrovarsi con lui a passeggiare come se nulla fosse. Ed era ancora più strano il fatto che sembrava essere felice di quella situazione tremendamente bizzarra. Mi ero ritrovata più volte a casa sua sempre in situazioni insolite, la sua mega villa mi metteva in soggezione. Le domestiche e i maggiordomi che lavoravano per lui erano gentili e ben accetti nel avermi attorno, ma il problema era sempre e solo uno, io non volevo stare in quell'abitazione. Sospirai per poi osservarlo, di certo non era un comportamento molto normale io suo, insomma nessun carnefice portava la sua vittima a casa sua o in giro per la città.
Koko:"T/N la smetti di guardarmi"
Gonfiai leggermente le guance per poi guardarlo male. Era più alto di me ma non al punto da essere un gigante se messo in confronto alla mia statura. Puntai gli occhi verso il mare poco distante da noi, odiavo ammetterlo ma non stavo male in sua compagnia. Il suo comportamento nei miei confronti era cambiato, ma questo non cancellava i maltrattamenti subiti in precedenza. Tutte le volte che passavo del tempo coi miei amici mi assaliva come se la cosa lo infastidisse. Una volta era arrivato persino a tirare un pugno su uno dei muri della scuola. Insomma era una persona strana ma forse lo avevo giudicato in modo affrettato...di nuovo, non era cattivo, ma voleva tutto e quello che non poteva ottenere con le buone se lo prendeva con le cattive. Ma dopo che avevo permesso al ragazzo di avvicinarsi maggiormente a me il suo comportamento era cambiato. Sentii la sua mano cercare la mia mentre i suoi occhi si erano posati con insistenza su un punto fisso che non fosse nella mia direzione. Avevo sorriso leggermente nella sua direzione per poi unire le nostre mani ed intrecciare le nostre dita. Osservai le sue guance tingersi di un leggero color porpora.
Koko:"T/N.... Cazzo tu mi piaci.... So che sono un bambinone prepotente e che non mi comporto sempre nei migliori dei modi nei tuoi riguardi ma... Potresti-ah"
Mi ero fermata di colpo per poi accavallare le sopracciglia perplessa. Non è che il suo comportamento nei miei confronti non mi fosse sembrato insolito ma non lo avevo ricondotto a questo. I suoi occhi si erano posati nei miei con insistenza, aveva uno strano bagliore nelle pupille e la sua mano libera aveva preso a torturare con insistenza la manica della sua maglia. Sospirai intenerita da quella visione per poi riprendere a camminare senza mai lasciargli la mano. Lui aveva preso a camminare con passi veloci facendosi largo tra le persone, la sua casa si era parata davanti ai miei occhi con insistenza mentre un leggero rossore si era fatto largo sulle mie guance. Il vento sul viso era simile a una scossa che mi faceva tremare per il freddo quasi piacevole che assopiva il calore delle mie gote. L'enorme villa dove viveva era come sempre: curata e pulita, come se si fosse trattato di una di quelle casa in esposizione che non erano abitate da nessuno. Anche i profumi in quel posto erano sterili, ogni minima cosa era posizionata in maniera da essere più bella alla vista. Anche le piante parevano essere finte per il loro verde costante. Insomma ogni cosa in quella casa mi dava il senso di essere parte di un progetto, come se quel determinato oggetto dovesse stare obbligatoriamente in quel posto con quella posizione. E allora io che diavolo ci facevo lì? Gli occhi neri di Koko si erano posati nei miei facendo unire le nostre iridi. Deglutii a vuoto cercando di racimolare le parole per poter mettere insieme una frase.
T/N:"Allora-"
Koko:"T/N"
Sentii un nodo formarsi in gola, il mio fiato sembrava mancare mentre i suoi occhi erano ancora uniti ai miei. Sembrava essere così dannatamente solo in quel momento, come se davanti agli occhi non ci fosse più stato l'arrogante Hajime Kokonoi ma un bambino che si era stretto a terra per poter piangere. Portai non titubanza una mano tra le sue ciocche per poi giocherellare coi suoi capelli. Le sue pupille si erano dilatate mentre con insicurezza si era avvicinato al mio viso. Il suo fiato aveva preso ad accarezzare le mie labbra che erano diventate insolitamente calde. Poi le nostre labbra si erano unite e come loro pure i nostri corpi. Le sue mani avevano preso a vagare sul mio corpo impadronendosi di ogni centimetro della mia pelle. Allacciai le braccia attorno al suo collo per poi sprofondare il viso nell'incavo della sua spalla. Le mie scarpe si erano staccate dal suolo facendomi sussultare a quel gesto, poi mi ero aggrappata in modo più saldo al suo corpo. Le sue labbra avevano preso a torturare il mio collo con dei baci umidi mentre le sue dita si erano posate sotto alla mia maglietta accarezzandomi la pelle. Con passi lenti aveva raggiunto il letto per poi buttarmici sopra con noncuranza. Si era tolto la maglia con un gesto fluido per poi lasciarla cadere al suolo. Osservai il suo corpo muoversi sopra al mio, i miei pantaloni erano finiti con fatica al suolo lasciando che le mie cosce nude si scontrassero col soffice tessuto delle coperte. Un tuono mi rimbombava in testa come un mantra mal detto. Che diavolo stavo facendo? Era la stessa persona che pochi mesi prima mi aveva derisa e che mi aveva quasi picchiata. Come potevo fare l'amore con lui?....Eppure le sue premure nei miei confronti dell'ultimo periodo e il suo cambiamento quasi radicale nei miei confronti erano come una spinta verso quell'atto. Le sue pupille si erano posate con insistenza sulle mie chiedondomi una conferma per poter fare la prossima mossa. Annuì col capo per poi unire nuovamente le nostre labbra, una parte di me lo voleva, voleva ogni singola molecola di quel ragazzo. Lo avevo da sempre giudicato in maniera troppo affettata e forse questa era l'occasione per poter sradicare ogni pregiudizio su di lui. Non ero sicura fosse la scelta migliore, ma non volevo nemmeno stare ferma per poi pentirmene successivamente. Un gemito aveva lasciato le mie labbra nel sentire la mia pelle esposta al freddo della stanza. Le orecchie avevano preso a bruciarmi con maggiore intensità mentre in un gesto quasi automatico come per protezione mi ero portata il braccio sopra agli occhi. Come se quel minimo gesto avesse in qualche modo coperto il mio imbarazzo o la mia pelle nuda. Lui aveva ringhiato infastidito per poi deglutire a fatica come avrebbe fatto una persona estremamente assetata.
Kokonoi:"No... T/N voglio vedere i tuoi occhi....i-io voglio vedere tutto di te"
Mi ero morsa con forza il labbro per poi togliere a fatica il braccio dal mio viso, sorrisi imbarazzata per poi ricevere in risposta uno sguardo altrettanto timido. Tutta la sicurezza di cui pareva essere forgiato Kokonoi Hajime era sparita come se mi fossi ritrovata davanti tutt'altra persona. Eppure era sempre lui, era sempre il mio bullo che si era rivelato essere molto di più di questo. Lasciai cadere la testa sul cuscino per poi intrecciate le dita con le coperte, un verso strozzato aveva lasciato la mia gola mentre lui si era fatto spazio dentro di me. Kokonoi aveva emesso alcuni suoni gutturali come se anche il suo corpo stesse cercando di adattarsi a quella situazione. Le sue labbra avevano preso a baciarmi il viso e le sue mani si erano posate sulla mia pelle disegnando dei cerchi immaginari. Era un momento talmente intimo che mi era sembrato perfetto, Kokonoi era perfetto, non era solo più il mio bullo e nemmeno il ragazzo ricco, era un insieme articolato di cose: momenti, sensazioni e luoghi. Le sue iridi erano ancora posate sulle mie mischiando i sorrisi che ci dedicavamo. Sentii le sue mani afferrarmi per i fianchi facendomi finire a cavalcioni su di lui, con movimenti lenti aveva preso a muovere il bacino facendo cozzare le nostre carini calde. Le sue labbra si erano posate sulla mia scapola lasciando dei leggeri baci che venivano accompagnati da dei versi incontrollati. Poi il suo naso aveva preso ad accarezzarmi la pelle e il suo respiro caldo ed irrequieto a solleticarla. I nostri occhi si erano nuovamente uniti mentre i miei succhi avevano preso a scivolare giù dal mio corpo. Il suo membro era caldo e toccava perfettamente i miei punti più sensibili costringendomi a gemere. I leggeri ringhi possessivi che gli abbandonavano la gola si mescolavano coi miei lamenti mal trattenuti. Le sue mani erano strette sui miei fianchi mentre con dei leggeri movimenti del polso aveva preso a muovervi a suo piacimento sul suo corpo. Il mio petto si alzava ed abbassava in modo frenetico alla ricerca disperata di ossigeno lasciando sfiorare tra loro i nostri battiti.
Kokonoi:"T/N ti amo"
Le sue labbra si erano posate con un bacio disordinato sulle mie mentre il nostro climax ci aveva travolti facendoci gemere uno sulle labbra dell'altra. Appena le nostre bocche si erano staccate non avevo potuto fare a meno di scoppiare in una risata liberatoria. Si forse fare l'amore con lui mi era stato d'aiuto per capire chi era davvero, e sapevo, sapevo che erano parole avventate e con delle fondamenta ancora instabili....ma lo amavo. Non era solo il mio bullo, era molto, troppo di più.Parole: 1782
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Tokyo revengers
FanficRichieste chiuse! Tokyo revengers x Reader One shot FemxFem MalexMale MalexFem Iniziata il 16 settembre 2021 Risultati migliori: 19° Reader 22 settembre 2021 Grazie mille! 3° Richieste 27 settembre 2021 12° Toman 16 ottobre 2021