ATTENZIONE L'HO SCRITTO ANCHE NEL CAPITOLO RICHIESTE, MA D'ORA IN POI VI SAREI DAVVERO GRATA SE LE RICHIESTE LE FORMULASTE NEL PRIMO CAPITOLO. PERCHÉ SE NO RISCHIO DI PERDERMELE E NON MI PIACEREBBE. GRAZIE MILLE.
Richiesta di mikeyyy_29
Ti prego dimmi che hai cambiato nickname! Perché mi ero segnata una richiesta da parte di CreepyLittleElf ma non trovo più questo nome quindi...sei tu?Manjiro Sano x ReaderMale
Genere: LemonT/N POV
Appena avevo capito che mi piaceva quel ragazzo, il panico mi aveva preso in ostaggio. Le domande che attanagliavano la mia mente erano troppe, e non riuscivo a spiegarmi il perché, quel sentimento fosse sbagliato, poi avevo capito che non era sbagliato. Non c'era nulla di sbagliato in quello che provavo, nulla di anormale. E lo avevo capito non appena il mio cuore aveva preso a scalpitare con forza e al contempo con leggerezza nel mio petto. Il ragazzo che avevo davanti, era lui la causa di quel sentimento tanto bello quanto logorante. I dubbi che mi avevano assalito erano amplificati da alcuni suoi modo di fare. Ero solo un amico? Se era vero perché si comportava così? Mi stavo sognando tutto? Era possibile, eppure riguardare i messaggi che ci scambiavamo mi aiutava a capire che era reale. Che lui era reale. L'estate era iniziata con le sue lunghe giornate di calore che erano alternate con temporali improvvisi. Il verde della città gioiva nel sentire le gocce di pioggia sulle foglie aride e assetate. Ci eravamo conosciuti tra mille persone e la confusione era diventata il nostro simbolo d'appartenenza. Il caos era la nostra casa e mi sentivo protetto in mezzo al frastuono. Le persone che ci circondavano non accennavo a voler smettere di cantare e di sollevare le mani, stavano creando un mare di braccia che ondeggiavano in ogni direzione. E noi eravamo persi dentro quel Mondo di uomini e donne che si godevano la serata di musica. Gli stereo erano talmente forti e vicini che sentivo il petto vibrare per l'intensità del suono. Il parco aperto lasciava che il vento fresco della serata si insinuasse tra le tante persone che affollavano il concerto. Il canto delle persone si mescolava con la voce del cantante. I musicisti della band avevano attaccato a suonare con uno dei pezzi più conosciuti della serata. Spiegare per filo e per segno come era successo sarebbe troppo difficile, e non ne avrei la forza, ma nella serata che si stava svolgendo un ragazzo coi capelli scuri con un taglio corto all'altezza del mento si era avvicinato a me. Forse eravamo stati entrambi attratti l'uno dell'altro ad avvicinarci ed eravamo finiti per parlarci. I suoi occhi erano scuri, e le luci dello spettacolo sembravano essere intrappolate dentro quella sorta di buchi neri che non lasciavano libera la luce di scappare, sembravano occhi abituati a guardare un mondo privo di sole, come se ogni fonte di colore che gli si avvicinasse finisse inevitabilmente per sparire dentro quella sorta di tendenza all'infinito che lo definiva. Ma se Mikey era un buco nero io non potevo che non essere il suo opposto, un buco bianco il nuovo mondo che creava l'unione tra queste due realtà. Era una teoria priva di basi scientifiche che la potessero rendere reale a tutti gli effetti. Ma per me la scienza non è mai stata la base per tutto quello che mi circonda, tutto ha un inizio e una fine, così vuole la scienza, nulla è eterno ma ero convinto che noi avevamo trovato la nostra tendenza all'infinito l'uno nell'altro. E così come a voler creare l'infinito ci eravamo scontrati come due asteroidi di grandi dimensioni, e in un millesimo di secondo, in mezzo a alla musica di un gruppo conosciuto solo a livello locale, avevamo spazzato via tutte le barriere che ci separavano, lasciando che la musica assordante diventasse il nuovo sottofondo del nostro Big Bang. Così, al posto di distruggerci eravamo finiti per innamorarci. E mi sembrava giusto, era scritto nelle stelle che dovevamo essere noi assieme, il nostro infinito ci legava come la Terra lo è al Sole. Erano passati pochi mesi dal nostro incontro di quella notte. L'incontro che aveva creato il nostro universo. Mi ero ritrovato coricato sul suo letto ad osservare il soffitto, la luce del sole entrava della finestra aperta che serviva sopperire al calore della notte appena passata. Mikey era da poco andato in cucina con l'intento di prendere qualcosa da bere per poterci rinfrescare, io ero ancora leggermente stordito dal sonno e faticavo a connettere, le pareti della camera in cui mi trovavo erano tremendamente familiari e mi sentivo a mio agio in quella situazione. Il suo odore era ovunque e mi piaceva sentire il suo profumo sulla pelle era come se l'avessi avuto sempre vicino. La sua figura minuta era tornata nella camera mentre con leggerezza aveva appoggiato due tazze di tea fumante sul comodino che era posto di fianco al letto. Aveva accennato a un leggerissimo sorriso nella mia direzione, i suoi occhi si erano posati suoi miei per poi lasciare che le sue dita perennemente fredde accarezzassero la mia pelle calda. La radio accesa stava trasmettendo la voce dei conduttori che si sfidavano tra battute continue e aneddoti divertenti e ad un certo punto, eccola, dal nulla, come un petardo o la nascita di una nuova stella. La nostra canzone. Il sottofondo del nostro scontro. La testimonianza uditiva del passaggio delle nostre vite sulla pelle l'uno dell'altro. Il tempo si era fermato, annullato da quella canzone che veniva ripetuta nel nostro infinito. Le mie mani erano finite con lentezza sopra al suo corpo lasciando che i miei polpastrelli catturassero la sua pelle pallida. Le nostre labbra si erano scontrate avide, mentre la nostra pelle nel sentire quelle note estremamente singolari aveva come sentito un fremito.
T/N:"Mikey"
Lo avevo sussurrato, lasciando che le note della canzone mandata in onda alla radio sovrastassero il mio timbro. Lui aveva uggiolato lasciando cadere la testa di lato.
Mikey:"T/N sei bellissimo"
La schiena del mio ragazzo era caduta con un tonfo sopra al materasso lasciando che la sua figura minuta venisse sovrastata dalla mia. Il suo fiato caldo aveva preso ad accarezzarmi la pelle, e le nostre labbra sentivano il desiderio ardente di incontrarsi ed unirsi. Era la materia che cercava l'antimateria, eravamo attratti l'uno dall'altro nonostante le nostre differenze. Il nostro Big Bang reclamava di essere consumato, come una delle stelle che si era creata dal nostro incontro. Stavamo bruciando il nostro stesso gas per poter emettere calore e in un certo modo vivere... eppure, era anche la nostra rovina, quello che ci avvicinava secondo dopo secondo alla fine. Era la riprova di quanto l'infinito non potesse esistere, nonostante le nostre lotte ardue. Eppure due pazzi come noi non ci volevano crederci. Avremmo continuato a lottare. Avevo lasciato scivolare le mie dita sopra al suo corpo già scoperto, per poi baciare la sua mandibola lasciando una scia umida sulla sua carne ora in fiamme. Le sue mani erano scivolate sulla mia schiena marchiando a sangue le mie scapole. I nostri membri si erano scontrati con forza lasciandoci ad ansimare per l'eccitazione di quel momento. Le note in sottofondo erano quasi svanite per lasciare spazio a una nuova canzone. Le nostre labbra si erano scontrate con violenza facendo mescolare la nostra saliva, Mikey aveva ansimato sulla mia bocca per poi trattenere un gemito. Avevo afferrato con forza le sue cosce sentendolo ringhiare a metà tra il contrariato e l'eccitato.
Mikey:"Piantala T/N non sono il tuo bambolotto"
Un ampio sorriso si era formato sul mio viso, amavo il suo modo di fare, amava avere quella parvenza di controllo che invece gli scivolava via dalle dita tutte le volte che lo toccavo. A volte mi veniva spontaneo chiedermi se non ero io il buco nero in questa relazione, ma appena le sue iridi si posavano sulle mie ero totalmente risucchiato. Aveva morso con forza la mia spalla, per provare soffocare le lamentele di piacere che stava provando. Le mie dita si erano infiltrate furtive sui suoi fianchi tastandone la carne morbida.
T/N:"Sei stretto"
Avevo lasciato uscire dalla mia gola un ringhio gutturale per poi lasciar cadere in modo stanco la testa sulla sua spalla. La nostra canzone era solo un ricordo lontano, i conduttori della radio erano tornati a parlare del più e del meno, e avevano annullato quel sottile romanticismo che si era creato prima. La materia si stava fondendo con l'antimateria, qualcosa di indefinito come l'infinito o l'opposto della realtà materiale era in grado di definirci, il resto risultava sempre essere leggermente discordante con quello che eravamo, era una copia sbiadita. I nostri corpi avevano preso a muoversi in modo scoordinato creando attrito ed energia tra loro, le mie dita si erano intrecciate coi suoi capelli setosi per poi tirarli con leggerezza, le sue cosce si erano strette con forza attorno al mio busto lasciando che la sua virilità sfregasse sul mio stomaco. I suoi gemiti erano diventati sempre più dolci e mal trattenuti tanto che mi parve di averlo portato al suo orgasmo più di una volta, la sue pareti calde avevano stretto il mio membro con forza mentre un miagolio aveva lasciato le sue labbra ormai arrossate. La sua carne era scivolata con facilità sul mio corpo, per poi lasciarlo cadere in una posizione innaturale che gli faceva inarcare il bacino, lasciando in bella vista il suo corpo sfatto per me.
Mikey:"T/N ti amo-t-ti amo a-mo T/N"
La nostra tendenza all'infinito forse non sarebbe mai diventata infinito, ma poteva andare bene anche così, noi eravamo più vicini al buco nero di quanto non lo saremo mai stati. Avevamo creato un nostro nuovo universo che era governato da nuove forze. Non seguiva la fisica e la matematica ma era governato dalle pulsazioni del nostro cuore, a volte calmo quasi a sfidare la morte altre irrequieto. Avevamo raggiunto il nostro climax poco dopo lasciando che le iridi nere di Mikey assorbissero quelle immagini, io ero la luce che non riusciva a spegnere la luce che non avrebbe mai potuto essere intrappolata del buco nero perchè ero il suo opposto.
T/N:"Perché il tea caldo se siamo in estate?"
Mikey:"Lo preferisco"
Avevo sospirato pesantemente per poi sorridere ed abbracciare il mio ragazzo. Lui aveva sospirato con fare esageratamente annoiato, non amava le dimostrazioni di affetto, ma sapevo troppo bene che in realtà la sua era solo una facciata. Non c'era nulla di sbagliato nel amare Mikey, io e lui ci completavamo eravamo antimateria e materia, l'opposto che non potevamo vivere senza.Parole: 1707
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Tokyo revengers
FanfictionRichieste chiuse! Tokyo revengers x Reader One shot FemxFem MalexMale MalexFem Iniziata il 16 settembre 2021 Risultati migliori: 19° Reader 22 settembre 2021 Grazie mille! 3° Richieste 27 settembre 2021 12° Toman 16 ottobre 2021