2: Una richiesta d'aiuto silenziosa.

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Tom era sempre stato dell'opinione che i limiti esistevano solo se imposti da sé stessi.
E non c'era nulla che un portento come lui non potesse fare, ed era pronto a sfidare persino la morte per dimostrarlo.
Aveva capito che, se voleva davvero diventare unico e celebre, avrebbe dovuto scovare i segreti dell'immortalità. Varie ricerche lo avevano condotto nei meandri della Magia Oscura.
Sapeva perfettamente che il Reparto Proibito sarebbe stato il luogo da cui iniziare. Ottenere da un qualsiasi professore -eccetto Silente- un permesso per iscritto, non era impossibile. Anzi, tutti credevano che fosse un alunno affamato di conoscenza, ligio al suo dovere e portato per lo studio. Non avevano motivo di dubitare delle sue intenzioni; dopotutto il suo rendimento scolastico era impeccabile. Voti alle stelle che sfioravano, ogni volta, la lode.
Il suo studio matto e disperato lo aveva condotto ad un libro in particolare, quello che poi sarebbe diventato la sua guida. Quando Tom lo aveva preso tra le mani, accarezzando con i polpastrelli la copertina rifinita in pelle color nero dalle sfumature porpora, si era sentito pervadere da innumerevoli brividi. La sensazione che ebbe ricordava un pò quella di aver preso la scossa. Ovviamente nulla di doloroso, era solo in preda alla frenesia.
E poi, finalmente la risposta a tutti i suoi problemi arrivò. Tutto quel tempo speso chino su antichi tomi di Alchimia, Negromanzia (il negromante sarebbe in grado di provocare la morte oltre che di animare un cadavere senza riportarlo in vita) e delle Arti Oscure aveva dato i suoi frutti.
A quindici anni aveva già stroncato la vita di un essere umano, in occasione dell'apertura della Camera dei Segreti. Aveva deciso di custodire in un diario la verità sulla morte di Mirtilla Warren, facendo di esso il suo primo Horcrux.

C'era un vuoto dentro di lei e nessuno se ne era mai accorto.
Come una nave senza timone, la vita di Hyacinth s'infrangeva ripetutamente contro gli scogli, senza più una rotta. Per molto tempo si era sentita annegare nell'oceano della sua sofferenza. Cercava in quel buio, più nero dell'oscurità, una mano pronta a salvarla. Ma non era mai arrivato nessuno e, alla fine, aveva smesso di sperarci.
Era una ragazza fragile che si lasciava trascinare dalla corrente. Apparentemente non per sua volontà. Ormai era talmente abituata a reprimere il suo dolore, che era diventata una maestra nel camuffarlo dietro un sorriso forzato.
Tuttavia, il modo in cui aveva sorriso a Tom Riddle fu del tutto diverso. Autentico. Sincero. Senza filtri. Le parve come se fosse tornata a respirare dopo un lungo periodo di apnea. E per la prima volta, dopo tanto tempo, non aveva desiderato che la sua vita si fermasse.
Da quando era morta la sua prima e ultima amica, Mirtilla Warren, i suoi giorni erano diventati più cupi e difficili. Si era ripromessa di non credere più nelle persone, perchè ad un certo punto una cosa del genere avviene e basta. Delusione dopo delusione, si era sentita sola. Sempre più sola e maledettamente stanca. Stanca di sperare che qualcosa potesse cambiare. Ma era rimasto tutto uguale, così come tornare a subire la prepotenza dei bulli. Gli atti più tipici comprendevano insulti, prese in giro, aggressioni fisiche e l'esclusione sociale.
Ma finalmente, arrivò la quiete dopo la tempesta. Un nuovo raggio di speranza aveva illuminato la sorte d Hyacinth. Tom Riddle era diventato il suo partner di studio. All'inizio trascorrevano brevi momenti in biblioteca alternando silenzi prolungati a sguardi fugaci. In seguito, avevano cominciato ad incontrarsi sempre più frequentemente in un'aula in disuso, situata nei sotterranei.

«Ancora.» La voce impaziente di Tom.

«Ci sto provando.» La voce tremante di Hyacinth.

Si udì un tonfo di un libro chiudersi con violenza. «Rileggi la formula che ho scritto.» Tom si avvicinò alla lavagna e la indicò con la bacchetta. «t = (w x c)/(a x v)» poi la spiegò per l'ennesima volta «Il potere della bacchetta (w) moltiplicato per la concentrazione (c), fratto il peso corporeo (a) moltiplicato per la ferocia (v).
È semplice.»

The Night We Met - Tom Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora