14: The Night We Met.

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I Mangiamorte erano chiusi in cerchio, al centro troneggiava l'imponente figura di Tom Riddle

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I Mangiamorte erano chiusi in cerchio, al centro troneggiava l'imponente figura di Tom Riddle.
Era notte fonda, la Foresta Proibita era più pericolosa che mai. Temevano l'agguato delle mostruose creature che vi abitavano. Sembravano nascondersi tra i cespugli: ogni fruscio di foglie faceva sussultare i Mangiamorte. Così si chiamano i suoi sostenitori; ma a volte, dimenticavano che erano solamente dei ragazzini di sedici anni che frequentavano Hogwarts... Altre volte se lo ricordavano, allora rimpiangevano di aver dichiarato fedeltà ad un individuo così pericoloso e instabile.
Se non fosse per il chiarore lunare ad illuminarli, sarebbero rimasti completamente immersi nell'oscurità.

«Mi confesso deluso... Sapete?» La voce fredda di Tom echeggiò nel silenzio.

Alcuni dei Mangiamorte tremarono, come se un vento gelido li travolse. Uno di loro si gettò avanti, prostandosi come un verme ai piedi di Tom. «Perdonami! Perdona me e gli altri per quello che è successo!» Singhiozzò, arrivando quasi a baciargli i piedi. «Non si ripeterà più! L-Lo giuro!»
Fu Rosier il primo a cedere. Nott e Mulciber guardavano nervosamente in basso, paralizzati dalla paura.

Tom scoppiò a ridere. Una risata priva di gioia, raccapricciante. Alzò la bacchetta... «Crucio.»
Rosier si contorse e urlò. La potenza di quella tortura fu devastante, crudele e senza traccia di risentimento. «Alzati, mio viscido amico.» Disse, Tom, levando la bacchetta. «Tu chiedi perdono? Io non perdono. Io non dimentico, Rosier.» Un ghigno distorse quelle seducenti labbra carnose.
Era assetato di vendetta.
Voldeva di più, sempre di più...
Oh, dolci urla di terrore e agognanti... Musica soave per le sue orecchie. «Avete idea del casino che avete combinato?» Il suo sguardo furente passò in rassegna i tre colpevoli. «C'è mancato poco perchè quella sciocca scoprisse tutto. Allora a cosa sarebbero serviti i miei sforzi nel sedurla e manipolarla a mio piacimento?»
Pensò ad ogni bacio che aveva rubato ad Hyacinth: ogni volta aveva represso un conato di vomito. Serrò saldamente la mano attorno alla bacchetta, minacciando di colpire ancora.
Era stato davvero un lavoraccio, assicurarsi la sua completa fiducia. Aveva persino dovuto lasciare che lo toccasse. Che toccasse zone inesplorate del suo corpo, dove nemmeno le sue mani erano mai state. L'imbarazzo bruciava sulle sue guance, ma per fortuna era buio e nessuno se ne accorse.

«Mio signore... Ti prego... Lord Voldemort...» Anche Nott si era gettato ai suoi piedi. «Ripareremo al danno...»

«Voi due.» Tom sovrastò il suo lamento, riferendosi sia a lui che a Rosier. «Vi siete forse dimenticati a chi avete giurato di servire?»

«No!...No! Signore...No!» Risposero in coro.

«Bugiardi.» Li cruciò ancora. Fece una pausa. E ricominciò.
Si prese gioco di loro: quando pensavano che avesse smesso, riprendeva con maggiore intensità. «Avete fatto esattamente quello che Mulciber vi diceva di fare.» Quest'ultimo prese a tremare violentemente. Ben presto, quella sorte, sarebbe toccata a lui.

The Night We Met - Tom Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora