Dietro una persona silenziosa, molto spesso, si celano misteri e segreti inconfessabili.
Hyacinth è un'orfana dalla timida presenza, si nasconde nell'indifferenza degli altri e reprime le sue sofferenze dentro di sé.
Non ha alcun motivo di sperare...
Dietro ogni uomo che crea dolore, c'è inevitabilmente altro dolore.
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La personalità schizoide di Tom Riddle è una condizione estremamente rara. Essa comprende la difficoltà nello stabilire relazioni sociali, ma soprattutto, un'assenza del desiderio di volerne. Questo disturbo è dovuto al forte isolamento sociale e per la tendenza a trascorrere il tempo da soli, assorbiti dai propri pensieri distorti. Secondo Alexander Lowen, tra i massimi esperti dello studio della personalità schizoide, tale condizione si forma a causa di un profondo senso di rifiuto che la madre ha provato nei confronti del bambino, probabilmente già dal grembo, e a causa di un'infanzia priva del necessario calore affettivo. Per quanto riguarda i legami con altri esseri umani, in amore difficilmente uno schizoide raggiunge un buon livello di intimità. I rapporti sessuali sono inesistenti. Ciò è dovuto alla scarsa capacità di provare emozioni spontanee. La sua difesa è non farsi coinvolgere. Cosa succederebbe se una persona affetta da questa psicosi incontrasse un suo simile? In Hyacinth questa condizione si è formata con il tempo, ma di base condividono la stessa sindrome dell'abbandono. Tom ha imparato ad essere autosufficiente, a non aver bisogno degli altri, considerandoli come inaffidabili. In realtà, anche se appare freddo e cinico, è invece estremamente sensibile. Per questo motivo si ritira nel suo nucleo per autodifesa. Tuttavia, inconsapevolmente, entrambi hanno cominciato a sviluppare un attaccamento morboso reciproco, finendo per affrontare insieme -poco alla volta- le loro problematiche.
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Erano rimasti entrambi in un religioso silenzio. In sottofondo si poteva udire a malapena il ticchettio della pioggia coperto dallo scrosciare delle onde che s'infrangevano contro le ampie vetrate sottomarine. C'era aria di tempesta: il Lago Nero era agitato. Riprendendosi da quel tumultuoso stato d'animo, Tom l'afferrò per le spalle e l'attirò nuovamente verso di lui. Voleva averla più vicina. Aveva bisogno di quel contatto fisico e sentire ogni centimetro del suo corpo, premere contro il proprio. Lo desiderava talmente tanto da esserne terrorizzato. La strinse tra le braccia avviluppandola come un serpente. Hyacinth trattenne il respiro e fremeva dall'emozione. Si sentiva eccitata ma preoccupata al tempo stesso. Il fatto che non sapeva cosa l'aspettasse la turbò. Tuttavia, si limitò a tenere gli occhi chiusi, lasciando Tom libero di fare ciò che voleva. Era lui l'uomo che amava, non voleva rovinare quel momento con le sue insicurezze. Tuttavia, il pudore ebbe la meglio. Hyacinth trasalì quando vide il reggiseno cadere sul pavimento. D'istinto sbarrò gli occhi e si strinse contro il suo torace più che poté, in modo da evitargli la vista del seno nudo.
