Stranamente quella mattina nessuno venne a svegliarmi, così riuscii a dormire fino alle 11.00, finalmente mi svegliavo da sola e non con l'aiuto di qualcuno che mi urlava di svegliarmi.
Scesi giù in cucina per fare colazione. Mentre scendevo le scale vidi Fabian, non sapendo se salutarlo o meno abbassai la testa mentre lui saliva le scale e io le scendevo.
"Buongiorno." Disse lui facendo un sorriso... Sincero.
"Ciao." Arrossii, non credevo che mi avrebbe salutata, per di più con quel sorriso stampato in faccia.
"Hai dormito molto oggi, come mai?" Mi chiese alzando un sopracciglio.
"Erano giorni che non dormivo e poi stranamente nessuno è venuto a svegliarmi, quindi mi sono lasciata trasportare dai miei sogni." Dissi incrociando le braccia al petto.
"Stavo giusto venendo a svegliarti!" Disse Fabian mentre faceva una piccola risata. Io mi limitai a sorridere e guardai le scale, volevo andare a fare colazione prima che fosse l'ora di pranzo.
"Perchè volevi svegliarmi?" Chiesi.
"Wrath è andato con il Re a fare delle ricerche sulla tua famiglia." Disse Fabian incupendosi.
"Oh." Sussurrai.
Cominciai a scendere gli scalini e poco dopo vidi che Fabian mi stava seguendo.
"Dove vai?"
"Posso fare colazione o hai intenzione di trattenermi?" Dissi bruscamente.
"Oh, si scusa hai ragione." Si precipitò giù per le scale superandomi di tutta fretta e si fermò all'inizio di esse. Allungò una mano per aiutarmi a scendere le scale, ma io lo ignorai ricordandomi che stava collaborando alle richerche sulla mia famiglia.
"Che c'è?"
"Non é abbastanza evidente? Stai collaborando a trovare la mia famiglia! Se la troveranno ci ammazzeranno tutti, quindi non aspettarti di essere trattato gentilmente da me." Dissi arrabbiata.
Anna stava camminando davanti a me con in mano una cesta piena di vestiti sporchi. Quando sentì quello che avevo detto a Fabian spalancò gli occhi, come se avesse visto un fantasma.
"Non ti permettere!" Sentii a un certo punto. Fabian mi aveva afferrata per un polso e mi aveva trascinata a sè.
"NON TI PERMETTERE!" Urlò di nuovo.
"Invece si che mi permetto!" Dissi cercando di liberarmi dalla sua presa, ma era forte, troppo forte per me.
"Tuo padre ha ucciso mia madre! Tu e la tua famiglia siete dei mostri!" Disse arrabbiato.
"Mio padre non ha ucciso proprio nessuno! Lo vuoi capire? State cercando la persona sbagliata." Dissi tutto di un fiato.
Fabian mi stattonò e mi attirò ancora si più a sè, poi posò la bocca vicino al mio orecchio e sussurrò: "Non ne sai un cazzo, tu sei qui da qualche mese non dalla tua intera vita, abbiamo delle prove, degli indizi che ci portano a tuo padre."
"Da quanto è morta tua madre? Due anni?" Chiesi in preda a un attacco d'ira.
"Tre anni." Disse lui con un po' di tristezza.
"E secondo te tre anni sono abbastanza per sapere chi è stato? Voi volete mandare a morte me e la mia famiglia per una cosa che, forse, non abbiamo neanche fatto!" Urlai.
La porta d'entrata si aprì ed entrarono Wrath e suo padre.
"Buongiorno." Disse Fabian inchinandosi. Mi stava ancora trattenendo per il braccio e visto che non mi inchinavo mi strattonò per terra con la forza.
"Inchinati sempre davanti al Re, maleducata." Disse lui a bassa voce per non farsi sentire. Ma Il Re lo sentì lo stesso.
"Non ti preoccupare Fabian, so cosa prova per me." Disse con voce saggia. Mentre io lo guardavo con odio.
"Abbiamo delle nuove notizie." Disse Wrath incorciando le braccia al petto e guardandomi con disapprovazione.
"Che vuoi!?" Dissi io strattonandomi da Fabian, quando questo lasciò la presa corsi in camera mia. Sapevo che non potevo chiudere la porta a chiave, perchè purtroppo Wrath l'aveva fatta togliere, così con la sedia bloccai la porta. Mi sdraiai sul letto un po' triste. Avevano delle nuove notizie, belle o brutte? Se erano belle di sicuro me le avrebbero dette.
Sentii bussare e una speranza si accese in me.
"Chi è?" Chiesi un po' troppo bruscamente.
"Sono io, Wrath." Disse.
"Mi sa che ti toccherà aspettare là fuori fino all'ora di cena."
"Abbiamo delle nuove notizie non le vuoi sapere? Mi chiese lui. Ero troppo curiosa. Così gli aprii la porta.
"Finalmente!" Esclamò lui.
Mi prese per un braccio e io non protestai. Mi portò di nuovo nell'ufficio del Re.
"Siediti." Disse il Re facendomi gesto di accomodarmi sulla sedia. Mi sedetti goffamente e quando mi appoggiai alla sedia mi co stravaccai sopra. In un certo senso ero davvero curiosa di sapere cosa avevano scoperto, come andavano le indagini, ma dall'altra parte non ne volevo proprio sapere, volevo rimanere nella più totale ignoranza. Si stava parlando della Mia famiglia e non di quella di qualcun altro.
"Abbiamo fatto un accordo con tuo padre." Disse Wrath sedendosi nella sedia vicino a me.
"Ha deciso che ci incontrerà domani. Lo andranno a prendere delle nostre guardie e lo porteranno qui, in cambio noi ti lasceremo andare." Proseguì il Re.
"No." Dissi io.
"Non vi lascerò da solo con mio padre. Lo torturerete e poi lo ucciderete, e io non voglio che gli venga fatto del male."
"Lui deve pagare!" Urlò il Re. Aveva gli occhi spalancati e cercava di non piangere, o di evitare di arrabbiarsi come realmente voleva.
"Non è stato lui!" Urlai io difendendo mio padre.
"Non potete basarvi su quello che ha detto un vostro membro fidato, e se avesse mentito? E se volesse incastrare la mia famiglia per un torto che gli era stato fatto? Non avete pensato a tutto questo? Servono delle prove! Non basta solo un testimone!" Urlai. Poi arrabbiata da tutte quelle accuse mi alzai e corsi via. Sentii dei passi venirmi dietro.
"Lasciami stare!" Urlai, e quei passi si fermarono. Corsi in camera mia, chiusi la porta con la sedia e mi buttai sul letto. Domani avrei visto mio padre, forse non lo uccidevano, forse lo interrogavano e basta. Ma mi bastò ricordare lo sguardo del Re per smentire tutto. Lo avrebbero ucciso e senza alcuna pietà.
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Rapita dalla mia vita.
RomanceCosa succede se un cattivo ragazzo e un bravo ragazzo rapiscono una ragazza e si innamorano di lei? Chi riuscirà a conquistarla?