Mi svegliai nelle braccia di Wrath, mi sentivo benissimo, protetta da quelle braccia forti. Mi girai verso di lui e notai che era sveglio e stava guardando me.
"Buongiorno." Disse facendo un sorriso enorme.
"Buongiorno." Dissi io e ricambiai il suo sorriso.
Mi diede un piccolo bacio sulla guancia, poi si alzò e si vestì.
"Dove vai?" Chiesi.
"Vado a farmi una doccia."
Si avvicinò a me e mi diede un bacio in bocca, gemetti quando si staccò da me.
Quando uscì dalla camera mi vestii e andai a fare colazione, volevo farla con Wrath ma la mia pancia aveva una fame assurda.
Scesi le scale e mi diressi in cucina, mi preparai una brioche e cominciai a mangiarla, ma venni subito interrotta dal suono del campanello.
Chi mai potrà essere a quest'ora? Mi chiesi mentalmente. Andai ad aprire e rimasi scioccata quando vidi chi era. Sulla porta d'entrata c'era Max. Mi guardò e fece un sorriso malizioso. Quando il mio cervello capì cosa ci faceva lì Max agì troppo tardi. Cercai di chiudere la porta in faccia a Max ma questo mise il piede in mezzo e non riuscii a chiuderla.
"Cosa ci fai qui?!" Chiesi terrorizzata.
"Oh cara, mi sembra abbastanza ovvio, sono venuto a finire quello che avevo iniziato." Disse lui entrando dalla porta.
"C'è qualcuno in casa?" Chiese come se fosse un vecchio amico.
Wrath. Mi venne in mente solo dopo, mi ero completamente dimenticata di lui.
"Wrath!" Urlai, ma Max mi mise una mano sulla bocca e la mia parola uscì soffocata, inudibile.
"No, no, questa è una cosa tra noi due." Disse sorridendo.
Questo è completamente pazzo, pensai.
"Magari puoi offrirmi qualcosa da bere?" Disse Max togliendosi la giacca, come se fosse tornato a casa dopo 5 minuti.
Mi avviai verso la cucina come un cagnolino, pronta a tutto per evitare la mia morte, o almeno provare a ritardarla.
"Acqua?" Chiesi quasi sussurrando.
"Si grazie."
Preparai il bicchiere d'acqua e poi mi venne in mente di tirarglielo addosso, gli avrebbe fatto male e io sarei potuta correre da Wrath.
Presi il bicchiere e con tutta la forza che avevo glielo tirai in testa, poi corsi in bagno da Wrath, che era nudo nella doccia.
"Wrath! Max è qui!" Urlai.
Lui mi guardò perplesso, ma poi quando la porta del bagno di aprì ed entrò Max lui capì. Max mi prese per il braccio e mi attirò a sé. Poi dalla tasca tirò fuori una pistola e me la puntò alla tempia. Rimasi paralizzata dal terrore, anche Wrath, lui sembrava addirittura più spaventato di me.
"Vestiti e ci vediamo giù" Disse Max con un sorriso gelido. Poi mi strattonò e mi portò davanti alla porta d'entrata.
"Questa me la paghi troia." Disse Max al mio orecchio.
"Cosa vuoi da noi?" Chiesi.
"Semplice, voglio mettere fine alla vostra storia d'amore. Non sono geloso, voglio solo rovinare la vita di quel cazzone." Disse.
"Lui non mi ama." Dissi cercando di convincerlo di una cosa falsa.
"Ho visto come ti ha guardata quando ti ho puntato la pistola alla testa, mi credi stupido forse?" Disse.
"Tiene a te più della sua stessa vita." Aggiunse poi.
Mi fece mettere in ginocchio davanti a lui, stavo dando le spalle alle scale e Max dava le spalle alla porta. Mi girai verso le scale e vidi che Wrath le stava scendendo cautamente con le mani alzate.
"Cosa vuoi Max? Ormai tutti sanno quello che hai fatto, non potrai rimediare così, anzi peggiorerai le cose." Disse Wrath cercando di convincerlo a non ucciderci.
"Tu, non provare a parlare, mettiti qui, vicino a Elisabeth." Disse Max indicando lo spazio vuoto vicino a me con la pistola.
"Ti ho sempre odiato sai? Fin da quando eri piccolo. Hai sempre avuto una vita perfetta, tutte le ragazze volevano te, avevi dei genitori fantastici, ma eri e sei sempre stato un cazzone. Tratti tutto e tutti come delle merde, ti credi il migliore ma non lo sei." Disse Max.
"Oh andiamo amico, ancora con sta storia?" Chiese Wrath.
"Che storia?" intervenni io. Volevo ritardare la mia morte.
"Lui mi ha rovinato la vita. Si è preso la persona a cui tenevo di più e l'ha fatta diventare una delle sue serve sessuali." Affermò Max.
Guardai schifata Wrath.
"Io la amavo e tu me la hai portata via, la hai illusa e lei si è costruita un modo di illusioni, la colpa è tutta tua." Disse Max con voce inclinata. Stava per piangere.
"Ora io voglio portarti via la persona a cui tieni di più, voglio farti sentire come mi sono sentito io quando tu me la hai portata via." Disse Max, poi puntò la pistola verso di me. Gli tremavano le mani e aveva le lacrime agli occhi.
"Tu ti sei già portato via una persona a me cara. Mia madre." Disse Wrath.
"Pensi che vendicandoti lei torni da te? Beh ti sbagli!" Urlò Wrath. Era la prima volta che lo vedevo tanto arrabbiato e cupo.
Max mi guardò negli occhi, io lo stavo supplicando con lo sguardo di non uccidermi.
Notai che la sua mano si stringeva attorno alla pistola, vidi il dito di Max fare più pressione sul grilletto. Mi girai verso Wrath e lo guardai con un ultimo sguardo pieno di amore e tristezza per la nostra storia d'amore impossibile.
Un dolore lancinante mi colpì la spalla destra. Cominciai a vedere sfocato, poi una luce, delle sagome che emergevano dalla luce. Poi una sagoma più grande, più vicina che cadeva a terra, nello stesso istante in cui caddi anche io, poi i miei occhi si chiusero e non vidi altro che nero.
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Rapita dalla mia vita.
RomanceCosa succede se un cattivo ragazzo e un bravo ragazzo rapiscono una ragazza e si innamorano di lei? Chi riuscirà a conquistarla?