cap.2

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Vegas pov
Ero in ufficio con Kinn per una riunione, quando mi venne in mente una cosa.
"Kinn?"
"Si?"
"Tu e Porsche avete mai avuto un'appuntamento?"
"Si:
"Un vero appuntamento? Con cena, passeggiata è tutto il resto?"
"Si, cioè non molti. Il tempo libero che abbiamo è sempre molto limitato, però si. Posso dire di sì! Tu e Pete invece?"
"No non proprio. Cioè delle volte capita che pranziamo o ceniamo fuori dopo il lavoro ma in genere non siamo mai solo noi due. C'è sempre Venezia, o qualche guardia del corpo o Macau oppure tuo fratello con le sue guardie del corpo."
"Be non so se si potrebbe proprio considerare appuntamenti "
"Già!"
"Organizzalo"
"Come?"
"Semplice, prenota in un ristorante carino, chiedi a Macau di occuparsi della piccola, accertati che Khun non lo venga a sapere. E occupati tu stesso della sicurezza tua e di Pete. Che poi vorrei ricordarti essere sempre una mia guarda del corpo perciò... ti garantisco che sa badare benissimo a se stesso."
"Si farò come dici tu.  Comunque Pete è la tua ex guarda del corpo"
"Si come ti pare. comunque, se per oggi è tutto io vado"
"Si, è tutto"
"Ok allora vado"
"Si"
Il rapporto tra me e Kinn non è migliorato nel corso del tempo, è come dire diventato leggermente più cordiale e collaborativo dal punto di vista lavorativo. È va benissimo così. Non vado quasi mai a casa della Maine family. Quando Pete è da loro mi limito ad andarlo a prendere aspettandolo appoggiato alla macchina. Capisco l'affetto ed il legame che intercorre tra Pete e la Maine family ed è giusto che lui se si sente di frequentare la casa principale lo faccia. Quello che non sopporto è Khun. Che si sente libero di piombare in casa nostra a qualsiasi ora del giorno o peggio, della notte con i suoi modi alquanto pittoreschi. Potrebbe almeno avvisare. Ma lui no! La cosa che mi urta di più a dir la verità è che rivuole Pete con sé e non perde occasione per dirmelo o ricordarmelo.
Come se Pete fosse un'oggetto che può essere spostato da un lato all'altro della stanza. No Pete è una persona ed è una persona fantastica. Il miglior essere umano del mondo a dirla tutta.
Perciò ho intenzione di organizzare un'appuntamento per noi due soltanto, perché voglio che Pete sia sempre felice , voglio vederlo sempre sorridere.
Ero immerso nei miei pensieri quando fui distratto dalla suoneria del telefono.
Pete sorrisi nel vedere il nome sullo schermo
"Dove sei?"
"In azienda"
"Ancora? Perché? Kinn è già a casa"
"Sei dalla famiglia principale?"
"Si, prima che tu chieda il perché
"Aspetta, sono cosi prevedibile?"
"Per me si, per gli altri no"
"Comunque, Khun è venuto a casa nostra pomeriggio presto"
Casa nostra! adoro quando Pete definisce la magione casa nostra, mi da un senso di sollievo, felicità e benessere infinito.
" Macao stava studiando e sentire Khun cantare o meglio gridare lo disturbava. Così hanno discusso, Khun ha accettato di andare via a patto che io andassi con lui, così Macau può stare tranquillo e studiare, ed io sono qui con Venezia."
"Capisco la tua comprensione nei confronti di Macau ma Khun non può comportarsi sempe così."
"Si lo so, però adesso vienimi a prendere. Sono senza macchina qui è
Khun ha mandato via i due taxi che Ho chiamato. Venezia deve dormire ed io voglio tornare a casa."
"Arrivo"
Presi le chiavi della macchina e lasciai l'ufficio immediatamente.
"Ok ti aspetto. Vegas si prudente"
"Si"
"Sono fuori"
Mi poggiai alla macchina inattesa di Pete e Venezia quando senti urlare khun.
"No non ti lasceró andare da lui! Tu devi rimanere qui con me, questa è la tua vera casa!"
"P Khun sono con lei da pomeriggio. Devo tornare a casa mia"
"No, questa è casa tua"
"No, questa non è casa mia, non più almeno."
Sorrisi nel sentirglielo dire
"Mi lasci"
"Manderò via il tuo taxi"
"Non credo che questa volta ci riuscirà"
"Oh Vegas! Sei tu?"
"Già"
"Hai chiamato lui invece di un taxi?"
"Si"
"Perché?"
"Perché non dovrei chiamarlo?"
"Perché no, ansi prenditi la bambina, Pete rimane qui con me"
Pete mi guardò stanco. Mi avvicinai a lui, gli presi la mano e lo condussi direttamente in macchina.
"Ma"
"Niente ma Khun! Adesso lui viene a casa"
"Ma questa...."
"No questa non è casa sua. casa sua è con me, Macau e Venezia alla magione"
"Uffa"
"let's go home"
"Si"
"Pete che dici se portiamo Venezia a casa e andiamo io e te a cena fuori?"
"No stasera non mi va, sono stanco. Khun esaurisce tutte le mie energie."
"Sai non dovresti stare così tanto con lui"
"Non che io abbia molta scelta. Visto  che si presenta a casa in qualsiasi ora del giorno o peggio della notte. Arm e Pol provano a dirgli di non venire, o a trattenerlo ma è del tutto inutile."
"Sai un pó lo capisco Khun"
"Tu cosa?"
"Si insomma neanch'io potrei vivere un giorno o un'ora sensa vederti o sentirti. Quindi si posso capirlo. Però è comunque pesante"
"Vagas vedi di non diventarmi come Khun,perché altrimenti ti lascio"
"Non dici sul serio?"
"Si che dico sul serio. un Khun posso gestirlo tranquillamente o quasi ma due assolutamente no!"
"Va bene tranquillo, non diventerò come Khun. "
"Macau cena fuori rientra alle 22:30"
"Non mi ha detto nulla,però ok"
"Mi ha chiamato prima, chiedendomi se poteva andare a mangiare fuori con un suo amico dato che ha passato tutto il pomeriggio ha studiare gli ho detto di sì."
Din din
"Macau?"
"Pete è con te?"
"Si?"
"Melo puoi passare?"
"Si"
"Pete vuole parlare con te"
"Macau che succede?"
"Nulla. Posso rimanere fino alle 23?"
"No"
"Ma Pete"
"Niente ma"
"Pete dai"
"22:45 al massimo. Ti faccio venire a prendere da Nop davanti al ristorante a quell'ora, non si discute"
"Va bene "
"Quando la smetterai di dare ultimatum per gli orari?"
"Non ho dato ultimatum"
"Si invece, lo fai sempre "
"Non è vero"
"Si è vero"
"Sarà comunque è giovedì, ed ancora piccolo non può stare fuori fino a tardi. Assolutamente no"
"Pete Macau non è un bambino e credimi sa badare a se stesso"
"Si questo lo so, però deve essere a casa per l'ora che dico io ed indicare dove è con chi è. Tutto qui'
"Tutto qui"
"È poi lui mi ascolta"
"Se è per questo tutti ti ascoltano."
"Sai quante volte ho detto una cosa è ho sentito i sottoposti rispondere ma Pete ha detto di far così oppure Pete dice così..."
"Davvero?"
"Si"
"Tu che fai quando ti rispondono così?"
"Mi sembra ovvio, fa come dice Pete e loro lo fanno"
"Ti da fastidio?"
"No perché mai dovrebbe infastidirmi. E solo per farti capire che tutti ti ascoltano. Tutti noi in un certo senso siamo dipendenti da te alla magione."
"Ma non sono esagerato o esasperante vero?"
"No questo no"
"Perché ci siamo fermati?"
"Per prendere la cena dato che hai fame"
"Come fai a saperlo?"
"Pete amore io so tutto di te"
Lo vidi fare un'ampio sorriso alla mia risposta, il ché mi rese felice.
"Asporto?"
"Si"
"Ok arrivo tra un'attimo"
"Ok"
"Pete vuoi cenere qui o di sopra?"
"Su ,Venezia sta già dormendo. È meglio cenare su"
"Ok allora preparo i piatti"
"Si ti aspetto di sopra"
"Ok".




The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora