22 Cap.

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Pete pov
"Pete of my heart"
"Cosa?"
"Questa sera, ci sarebbe un cocktail party"
"Ci sarebbe o c'è un cocktail party?"
"C'è"
"Devi andare?"
"Si"
"Okay,vai tranquillo"
"Vieni con me"
"Lo sai, non mi sento molto a mio agio in questi eventi"
"Lo so, neanch'io mi sento a mio agio. Però, devo andare. Prova a venire con me. Se, non riesci ritorniamo in camera"
"Va bene"
"Thanks so much,my love"
"Mhh. Ma, come si ci veste ad un cocktail party? io, non ci sono mai stato. Qui non ho vestiti. Indosso i tuoi".
"Devo dire che ti stanno molto bene.
Andiamo a fare shopping"
"Shopping?"
"Si, io e te. Sarà divertente"
"Okay"
"Vegas non mi piacciano questi vestiti"
"Non ti piace nulla?"
"No"
"Andiamo in un' altro negozio"
"Ti piace qualcosa?"
"No"
"Questo completo è carino. Vuoi, provarlo?"
"No"
"Amore non ti piace nulla oppure, non ti va di provare per via della cicatrice?"
Automaticamente i miei occhi ricaddero sulla cicatrice.
"Non mi va di provare"
"Va bene, possiamo tranquillamente comprare dei vestiti, senza che li provi"
"Mhh"
"Vediamo, niente completo, niente cravatta. Pete che ne dici di.."
"Vegas facciamo così: io mi siedo lì, tu fai shopping"
"Ma"
"Niente ma, scegli tu per me, mi conosci. Qualsiasi cosa tu scelga, va bene"
"Vuole un'aiuto con le taglie"
"No, conosco perfettamente la taglia del mio fidanzato."
Devo ammettere che è divertente osservarlo mentre fa shopping. Gira per il negozio con uno sguardo così attento. Sembra, stia facendo davvero qualcosa di importante.
Ho scattato alcune foto di nascosto, da mandare a Macau.
"Ma siete lì per lavoro o per fare shopping?"
"Per lavoro anche, questo è lavoro"
"Ma, davvero?"
"Si, stasera abbiamo un cocktail party, ed io qui sono senza vestiti"
"Capito"
"A casa com'è vanno le cose? Venezia?"
"Tutto tranquillo. Venezia è tranquilla. Soltanto, la sera fa qualche capriccio prima di addormentarsi però, del resto è tranquilla".
"Va bene, la scuola?"
"Tutto bene"
Foto di Venezia mandata da Macau
"Principessa di papà. È cresciuta"
"No Pete, non è cresciuta. Sei via soltanto, da due giorni"
"Lo so. Però, mi mancate così tanto"
"Anche tu Pete. Quando tornate?"
"Non saprei con esattezza"
"Pete domani pomeriggio c'è la finale del campionato scolastico di basket e gioco anch'io"
"Fantastico. Ci saremo"
"Davvero?"
"Assolutamente si. Promesso, io e Vegas saremo lì a fare il tifo per te"
"Sono così felice. Ci sentiamo dopo, la principessa di papà reclama attenzioni"
"Si"
"Amore!"
"Mhh"
"Andiamo"
"Non hai comprato, un pó troppe cose?"
"No"
"Com'è dici tu. Prendiamo un regalo per i ragazzi?"
"Certo. Cosa gli vuoi prendere?"
"Alla mia principessa"
"Adesso è così che la chiami"
"Ogni tanto. Comunque, a lei prendiamo un giocattolo a Macau dei videogiochi"
"Va bene. Pete prendimo questa, per Venezia"
"Vegas è una mini moto, è troppo piccola"
"Uffi! Appena cresce gliela compro"
"Va bene"
"Signore le serve aiuto?"
"Si, mi servono dei giocattoli per mia figlia"
"Quanti anni ha?"
"No, lei è piccola. Ha 9 mesi"
"Capisco, allora da questa parte"
Mi misi ad osservare Vegas. Che con sguardo curioso sceglieva i giocattoli per Venezia.
"Li può portare in cassa?"
"Certamente"
"Prendo anche il peluche a forma di unicorno. Dopotutto, mia figlia è una principessa"
"Per tutti i papà le figlie sono delle principesse"
"Immagino, sia così. Avete delle pistole ad acqua?"
"Certo. Ma, forse è un pó piccola"
"Non sono per lei"
"Ha un'altro figlio?"
"Si, un maschio. È un pó più grande"
"Lei è proprio un papà premuroso"
"Grazie"
"Quante pistole ad acqua vuole?"
"3"
"Ecco a lei"
"Grazie e arrivederci"
"Arrivederci'
"Pete andiamo"
"Si"
"Cosa ridi?"
"Nulla, sei così carino nella veste di giovane papà premuroso e attento. Davvero carino".
"Soltanto carino?"
"No, sei bellissimo"
"Davvero?"
"Davvero"
"Voglio un bacio"
"No"
"Si"
"No"
"Voglio un bacio. Bacio"
"Va bene"
Gli diedi un bacio sulla tempia.
"Questo non è un bacio"
"Si, che lo è. Non hai specificato dove volessi il bacio. Perciò..."
"La prossima volta, mi ricorderò di specificare"
"Va bene"
"Andiamo, il negozio di videogiochi è lì. Sai che giochi prendegli oppure, lo chiamiamo?"
"Vegas è un regalo. Ciò presume l'effetto sorpresa"
"Giusto, non ci avevo pensato"
"Comunque, si so che giochi prendergli. Dopotutto, gli ho comprato io la play nuova"
"Va bene"
"Ho preso questi 3 videogiochi per Macau"
"Okay"
Drin drin
"Khun Vegas ho chiamato per ricordarle la riunione di oggi pomeriggio"
"Si Nop"
"Pete dobbiamo andare, ho una riunione prima del party"
"Okay. Vegas quando torniamo a casa?"
"Tra un paio di giorni"
"No,dobbiamo rientrare domani. Macau ha la partita di basket, gli ho promesso, che ci saremmo stati".
"Non sapevo della partita di Basket"
"Tu avevi detto 2-3 giorni, sei qui da tre giorni, perciò..."
"Lo so. Però, oltre a controllare i casinò, mi sto occupando di una transazione, che richiede più del tempo del previsto"
"Io questo non lo sapevo. Non riusciamo a rientrare domani? Anche, nel pomeriggio. Potremmo, andare direttamente alla partita"
"Non lo so, amore"
"Uffi! Dirai tu a Macau che non andremo alla sua partita"
"Amore facciamo così: per il momento non dirò niente a Macau. Cercherò, di concludere la transazione entro domani mattina. Nel caso, partiamo subito per Bangkok".
"Perfect"
Gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.

The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora