5 cap.

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Macao Pov
Mi svegliai dal pianto di Venezia, cosa molto strana, dato che in genere non piangeva quasi mai.
"Venezia piccola hai avuto un'incubo?
Stai tranquilla adesso passa su. Vieni in braccio tranquilla, tranquilla"
Sono le 4:50 del mattino ma dove saranno quei due? Alla fine ci siamo addormentati in qui.
Venezia lo sai che se identica a Vegas vero? Stesso sguardo stesso sorriso".
"Macau sei tu?"
"Vegas?"
"Sono o meglio siamo sul divano
Quando siamo rientrati tu e Venezia stavate dormendo perciò..."
"Capito"
"Venite a letto, vi faccio spazio"
"Vai in camera tua"
"No sono troppo pigro per alzarmi. In più Venezia sta dormendo tra le mie braccia".
"Macao come mai già sveglio?"
"Mi ha svegliato Venezia, Pete ma adesso si è riaddormentata, su venite a letto"
Vegas e Pete barcollarono assonnati verso il loro letto.
"Su vi faccio spazio"
"Macau mettiti al centro con Venezia.
Vegas tu vai dal tuo lato"
Pete barcollo al suo posto. Alla fine ci riaddormentammo tutti nel loro letto.

Nella magione

"Nong hai visto Khun Vegas?"
"No P' Nop, non lo vedo da ieri sera
E Pete? Macau? e la piccola?"
"No nemmeno"
"Ma saranno tornati ieri sera?"
"Non saprei"
"Ma Macau e Venezia saranno sicuramente al piano di sopra". "Andiamo a controllare"
"Si sarà meglio"
"P'Nop guarda"
Nong indicò tutti i componenti della famiglia secondaria che dormivano beatamente nel letto di Vegas e Pete. Le due guardie del corpo sorrisero nell'ammirare la scena, anche loro erano felice nell'avere Pete lì con loro. Con Pete le urla di Macau erano cessate e Vegas era decisamente più calmo, tante che a volte sembrava un'altra persona. Ma se delle volte capitava che diventava il Vegas di prima, basta chiamare Pete è tutto torna alla normalità. Pete rappresenta davvero la parte razionale di Vegas.

"Andiamo lasciamoli dormire"
"Posso fargli una foto?"
Ma cosa dici?"
"Poi la mando a Pete sarà contento di vederla"
"Va bene veloce dai"
Le due guardie del corpo chiusero la porta con il sorriso sulle labbra.

Macauo pov

"Macau?"
"Si?"
"Esci prima ti stanno aspettando all'ingresso"
"Va bene"
Sono sorpreso dal fatto che qualcuno mi sia venuto a prendere prima. Speriamo soltanto che non sia successo qualcosa.
"Pete? È successo qualcosa?"
"No niente"
"Allora come mai sei venuto a prendermi prima a scuola?"
"Volevi la play station nuova vero?"
"Si"
"Andiamo a comprarla"
"Davvero? Sei venuto a prendermi prima per questo?"
"Si, per una volta puoi uscire prima da scuola. Non succede nulla, su sali in macchina il centro commerciale ci aspett"
"Venezia?"
"Lei sta aspettando sua fratello maggiore in macchina"
Ciao piccola
"Sorridi sei felice di vedermi?
Si vero "
"Pete siamo soltanto noi?"
"Si, Vegas è a lavoro"
"Allora mangiamo al ristorante di noodles?"
"yes"

Al centro commerciale

"Pete oltre alla play posso prendere anche dei giochi?"
"Si, tutto ciò che vuoi"
"Pete guarda quel vestitino! è così carino, sarebbe perfetto per Venezia"
"Vero, allora andiamo anche al negozio per bambini"
Appena entrati nel negozio per bambini, Pete notò gli sguardi delle altre clienti su di loro. Ma decise di far finta di nulla, concentrandosi invece su Venezia nel passeggino e Macau sorridente nello scegliere i vestiti per la sorellina.
"Guarda questo cappellino e quella tutina"
 "Venezia qualcosa mi dice che oggi tuo fratello ti rifarà il guardaroba che dici?
sei felice vero"
"Il figlio di quel signore sembra molto felice nel fare acquisti per la sorellina".
Ma non credo sia suo figlio, è un po' troppo giovane per avere un figlio adolescente"
"Ma forse, dici? ed inoltre la bambina è piccola non c'è un po' troppa differenza di età?".
Macau sentendo quello che dicevan le signore si bloccò all'improvviso. 
Sentendosi  stranamente ferito da quelle frasi. Eppure era vero, Pete non era suo padre ma non poteva definirlo semplicemente il fidanzato del fratello. Per lui sarebbe stato troppo riduttivo. Pete era colui che aveva dato un senso alla vita Vegas, era colui che si era preso cura di lui quando Vegas era in coma che si prendeva ancora cura di lui, che si occupava di Venezia. Pete era colui che gli aveva dato un senso di famiglia, di appartenenza.  Adesso può davvero considerare la magione come casa sua. ed era contento di stare a casa con la sua ritrovata famiglia.  Si sentiva ferito nel profondo dai commenti delle signore.  Dopotutto lui voleva soltanto comprare dei vestitini nuovi alla sorellina.

The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora