cap.3

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Pete pov
Mi trovo nell'ufficio di Vegas con Venezia. Lei sta giocando sul tappeto, lui è alla sua scrivania intento a lavorare o meglio così pare, però ho notato che di tanto in tanto mi guarda pensieroso come se volesse dirmi qualcosa. Posso notare dal suo sguardo che sta pensando o meglio tramando qualcosa. Mi avvicino a lui pogiandomi alla scrivania. Gli prendo la mano destra lui mi guarda.
"Vegas dimmi cosa c'è?"
"Niente"
"La verità Vegas:
"Ho detto niente"
"Non è vero. È da quando sono arrivato che stai lì a fissarmi"
"Perché? non posso guardare l'amore della mia vita, la ragione della mia esistenza."
"Si tutto ciò che vuoi, ma cosa ti infastidisce o ti preocupa? ti vedo pensieroso."
"Stavo pensando "
L'avevo detto che c'è qualcosa!
"Si insomma stavo pensando noi non abbiamo mai avuto un'appuntamento vero e proprio. Credo che dovremmo uscire io e te passare del tempo insieme."
"Ma facciamo già tutte queste cose"
"Non proprio"
"Come no!?"
"Si passiamo del tempo insieme, è vero ma non siamo mai veramente da soli. Con noi c'è sempre qualcuno Venezia, Macau, le guardie del corpo."
"Ma loro sono la nostra famiglia. È logico che stanno con noi, le guardie del corpo sei tu che vuoi."
"Si tratta di sicurezza"
"Si, ma non puoi lamentarti, allora io cosa dovrei dire? che non posso fare un passo sensa Nop o gli altri subordinati."
"Ma è per la tua sicurezza"
"È la tua invece?"
"Cosa? Io posso"
"Tu puoi cosa?
Se c'è qualcuno tra i due che può occuparsi della nostra è della sicurezza della nostra famiglia sono io non tu, io sono addestrato per farlo rispetto a te"
"Si ma V.."
"Non tirare fuori Venezia o Macau"
"Stiamo tergiversando l'argomento. So che sei un ex è sottolineo ex guardia del corpo, so che probabilmente eri la migliore guardia del corpo, però adesso non lo sei più. Quindi non si discute avrai le guardie del corpo con te."
"Come ti pare, tanto discutere con te di questo argomento è del tutto inutile"
"Ma"
"No è così! Appena sei tornato a casa dall'ospedale cosa hai fatto?"
"Be io"
"Telo dico io. Hai radunato tutti i subordinati dicendo loro: "adesso qui ci abitano due persone in più. Quindi la sicurezza va aumenta sia fuori che dentro casa" cosa che è stata fatta immediatamente."
"Chiariamo un punto se mai la sicurezza intorno a te e alla nostra famiglia verrà aumentata non diminuita."
"Ma dai non ne ho dubbi"
"Comunque tornando a noi stavo pensando che ecco dovremmo andare a cena fuori io e te".
"Mi stai chiedendo un'appuntamento?"
"Si"
"Va bene, se proprio ci tieni"
"Si ci tengo. Ho chiesto a Macau di occuparsi di Venezia, Nop si occuperà della loro sicurezza, noi non avremmo guardie del corpo solo tu ed io."
"Mi sembrava perfetto però io la gravatta non la metto"
"Ma se neanche ne hai"
"Vero"
"Quando?"
"Domani ho prenotato per le 20:30 il ristorante, no niente curry so che ti piace ma per una volta puoi fare un'eccezione"
"Immagino di si, almeno credo."
Vidi Vegas sorridere felice il ché mi fece sorridere.
Mi tiró a sé stringendomi in un forte abbraccio poggiando la testa sul mio stomaco, gli accarezzai la testa, mentre con l'altra mano gli accarezzai la schiena. Lo sentivo respirare appoggiato a me. Ciò mi diede una sensazione di benessere indescrivibile. So che era passato tempo dall'incidente però, averlo così tra le mie braccia mi faceva sempre stare bene. Rendendomi felice, amo molto Vegas anche se non glielo dico spesso, lo amo. Lui è inassoluto l'unico amore della mia vita, della mia esistenza, è spero di poterlo sempre avere così tra le mia braccia stretto stretto a me respirando il suo magnifico odore.
Uscì dai miei pensieri appena mi ricordai dove ci trovavamo. In azienda. Dove capitava che le persone arrivassero all'improvviso. Non a casa nella nostra stanza, nel nostro mondo.
"Vegas" lo chiamai piano
Mhm
"Staccati siamo in azienda, potrebbe entrare qualcuno"
"No"
"Vegas amore dai.Se entra qualcuno e ci vede così lo sai che mi imbarazzo."
"No, voglio stare così. Sto comodo poi ho dato ordine di non entrare senza bussare e aspettare la risposta"
Pensa proprio a tutto
Continuai ad accarezzargli la testa
"E va bene ancora un altro pochino'
"Va bene amore mio"
Toc toc
"Khun Vegas"
"Ecco appunto"
"Chiunque sia lo mando via"
"No, è poi debbo badare a Venezia. Continuano le coccole a casa più tardi"
"Promesso?"
"Promesso"
Mi chianai dandogli un bacio sulla testa. Lui lasciò la presa
"Avanti"
Era la segreteria
"Khun Vegas scusi il disturbo, ma la cerca Khun Kinn"
"Vai ti aspetto qui con Venezia"
"Ok"
"Venezia" chiamai la piccola che sorrise
"Vuoi fare merenda? Si"
Diedi la frutta a Venezia la quale mangiò tutto.
Passai il resto del pomeriggio giocando con lei nell'ufficio di Vegas.
Pete of my heart let's go home?
Yes
Yes?
Yes
Ok let's go baby

Vegas Pov

Drin drin
"Macau"
" Pete quando tornare a casa?"
"Stiamo arrivando siamo per strada"
"Ho fame"
Aspetta ancora un pochino questione "di 10 minuti al massimo è siamo a casa, a proposito cosa vuoi mangiare?"
"Pizza"
"Pizza?"
"Si per voi va bene"
"Si va bene"
"In realtà ho già chiamato per ordinarla, la passate a prendere?"
"Ok mandami l'indirizzo"
"Grazie Pete"
"Vegas dobbiamo fare una piccola deviazione Macau ha ordinato la pizza"
"Agli ordini. Pete ma secondo te prima o poi mangeremo qualcosa di diverso da quello che vuoi mangiare tu o quello che vuole mangiare Macau?"
"Si credo, mi sembra che per il nostro appuntamento di domani hai scelto tu il ristorante"
"Vero"
"Vai a prendere la pizza"
"Vado vado"

Nella magione
"Macau siamo arrivati"
"Ciao"
Esordì un sorridente Macau, prese Venezia in braccio abracciandola.
"La pizza?"
"È qui"
"Meno male ho fame. È tu piccola Venezia hai fame? Si Adesso mangiamo vuoi il latte?"
La bimba sorrise in braccio al fratello minore.
" si andiamo a mangiare principessa ti preparo il latte"
Vegas e Pete si guardarono sorridendo.
Macau è sempre stato molto affettuoso nei confronti di Vegas, e con Pete e Venezia ha moltiplicato l'affetto nei loro confronti. Si potrebbe dire che Pete è diventato il punto di riferimento di Macau. Macau chiede sempre a Pete il permesso per uscire o per andare a casa degli amici. Permesso che Pete da sempre però non transigendo sull'orario di ritorno e su Nop che deve andarlo a prendere ripordandolo a casa in orario. Macau ha accettato tranquillamente l'arrivo di Venezia. Ansi spesso aiuta Pete ad occuparsi di lei, e facendogli da Baby sitter quando necessario.
A Vegas tutto ciò da un forte senso di benessere. È felice del fatto che finalmente suo fratello abbia una famiglia. È soprattutto qualcuno a parte lui su cui poter fare affidamento. Adesso a casa Macau sta volentieri, non ci sono urla o discussioni o schiaffi che volano o vasi infrantumi. No adesso no.
Se ogni tanto a casa si sente urlare è la voce di Pete che sgrida Vegas perché lavora troppo e non passa molto tempo con Venezia. Si può sentire Macau urale solo quando Khun fa irruzione in casa cantando a squarcia gola ma ,del resto nulla. È come se per magia tutto in casa della seconda famiglia si fosse sistemato, come se ogni tassello mancante fosse ritornato al proprio posto è tutto questo grazie a Pete che con il suo fantastico sorriso ha portato soltanto amore nel cuore di questi due fratelli, amore e qualche regola in più.
Vegas in questo momento è un pó distante da loro sta ammirando la scena che ha difronte. Loro sono al tavolo della sala da pranzo Macau sta dando il latte a Venezia con Pete seduto a capotavola, stanno dicendo qualcosa che Vegas non ha percepito perché, troppo impegnato ad ammirare la sua famiglia sorridere spensierata.
"Vegas perché stai lì? Vieni a mangiare"
"Arrivo, allora come questa pizza?"
"Buona, forse un pó fredda"
"No, è perfetta"
"Macau domani sera rimani a casa con Venezia, Nop starà con voi."
"Perché?"
"Perché io e Pete usciamo"
"Va bene"
Pete Pov
Ero già sdraiato nel letto mentre, Vegas si trovava vicino l'armadio.
"Pete ricordi la promessa?"
"Promessa? Quale promessa?"
Ogni tanto mi diverto a prenderlo un pochino in giro giusto un pó.
"Com'è quale? Oggi in ufficio?"
Non dissi nulla, ma allungai le braccia verso di lui. Vegas si precipitò da me accoccolandosi sul mio petto.
"Allora la ricordi?"
"Certo, pensi davvero che possa dimenticarmi di una cosa così importante?"
"No, infetti no"
Cinsi Vegas in un forte abbraccio e lui fece lo stesso con me, ci addormentammo così l' uno tra le braccia dell'altro.

The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora