6 cap.

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Vegas Pov

"Cosa diavolo stai dicendo Kinn?"
"Sto solo dicendo che Pete deve momentaneamente tornare a fare la guardia del corpo della famiglia principale. Ma per finta, giusto il tempo che chiudiamo la transazione. Il cliente non sa che Pete non è più una mia guardia del corpo ,e che sta con te adesso. Perciò, è necessario che lui ritorni momento al suo lavoro. Lui
non si fida di persone estranee,vuole che le guardie del corpo ed il personale siano sempre le stesse. Non posso farci nulla"
"No, non sene parla minimamente"
"Si ragionevole,non è mai successo nulla. Una volta avvenuta la transazione ritorna tutto come prima"
"No Kinn no, non metterò in pericolo Pete per il tuo tornaconto personale no"
"Non essere irragionevole"
"Non sono irragionevole, sono realista no. Assolutamente no. Pete non si tocca".
"Ma, ci sarai anche tu e saremo armati"
"Certo, perché così dovrei rassicurarmi"
"Si tratta solo di qualche giorno"
"Giorno?"
"Si, Pete starà in villa"
"In villa a casa tua?"
"No, assolutamente no"
"Ma tu ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?"
"Si, lo so ma"
"No, lui non è più una tua guardia del corpo, che puoi usare come ti pare. Lui è il mio Pete, non posso lasciartelo, no non sene parla".
"Vegas ma insomma"
"Se io ti avrei chiesto di usare così Porsche tu cosa avresti detto o fatto"
"Ma anche Porsche è coinvolto anche lui sarà all'incontro"
"È potendo scegliere lo coinvolgeresti?"
"No potendo no"
"Per questo non posso dirti di sì"
"Tu non puoi, ma devi".
"Cosa dici?"
"Non voglio arrivare a così tanto ma, sono io a decidere, vedi l'anello. Non hai scelta, Pete riprenderà il suo ruolo brevemente"
Kinn mi guardò con aria di sfida, ed uscì dal mio ufficio.
"Maledizione!"
Gettai a terra tutte le cose sulla mia scrivania. Non voglio assolutamente mettere in pericolo la vita di Pete tutto tranne questo.
Tutto tranne Pete. Non la mia famiglia. So benissimo di che cliente sta parlando Kinn è imprevedibile, a volte ha fatto delle richieste assurde ed in più occasioni a inveito contro le guardie del corpo, sia mie che di Kinn, una volta ha puntato una pistola ad una delle guardie di Kinn solo perché si era confuso e gli aveva portato il caffè al posto del Thè
Perciò non voglio che Pete partecipi all'incontro. No si sa ma cosa può accadere.

In azienda

"Ma che succede?"
"Non saprei"
I sottoposti di Vegas sentendolo urlare è comportarsi come hai vecchi tempi rimasero disorientati e spaventati.
"Nop cosa facciamo?"
"Chiamo Pete che nessuno entri nel suo ufficio "
"Cosa c'è Nop?"
"Vieni in azienda subito"
"Che succede?"
"Vegas sembra ritornato il vecchio Vegas. Sta urlando gettando le cose a terra non lo vedevo così da tanto".
"Ma com'è mai?"
"Non lo so. So soltanto che Kinn è uscito come una furia dal suo ufficio".
"Arrivo, voi lasciatelo stare, l'unica cosa accertati che non si faccia male".
"Si Pete".

Pete pov

"Macau bada a Venezia io devo andare in azienda"
"Si"
Sono preoccupato, sono terribilmente preoccupato. Vegas perché ti stai comportando di nuovo come una volta? Cosa ti ha portato a tanto?
Sto arrivando Amore mio.
"Nop"
"Pete meno male che sei qui, guarda"
Guardai nell'ufficio di Vegas era un disastro più totale. Tutte le cose sulla sua scrivania erano a terra, alcuni documenti strappati. Ma perché ti stai comportando così? perché sei ritornato il vecchio Vegas di allora?
"Andate via tutti adesso"
"Si"
Faccio un respiro profondo ed apro lentamente la porta del suo ufficio, lui è di spalle non può vedermi. Lo chiamo piano.
"Vegas"
"Vegas"
Si volta verso di me quando lo chiamo. Sembra disorientato, assente ha gli occhi rossi, il suo sguardo è incupito, vuoto. Non può essere, non puoi esser tornato il Vegas di prima no.
"Vegas amore"
Mi avvicinai a lui
"Vegas"
"Pete"
Lui fece un passo verso di me, poggiando la testa sulla mia spalla, gli accarezzai delicatamente la schiena.
"Pete mi dispiace"
"Vegas mi dici che ti succede?"
Nessuna risposta
Gli presi la mano, notai le sue nocche rosse, no non di nuovo, presi l'altra mano che aveva dei graffi e sanguinava leggermente
"Vegas ma parchè?"
"Vieni Siediamocci"
Mi diressi nell'unico punto del pavimento libero, lui mise la testa sul mio petto, lo abbracciai.
"Ti senti un pochino meglio?"
"Mhh"
"Mi dici cos'è successo?"
"Kinn"
"Tutto questo per Kinn? No deve esserci dell' altro?"
"Lui vuole ansi no, pretendete che tu ritorni a fare la guardia del corpo per la famiglia principale per qualche giorno. Io gli ho detto di no più volte. Ma lui non sente ragione a tirato fuori la questione del potere e di quello stupido anello. Non voglio Pete, non voglio che la tua vita sia in pericolo, non voglio che tu ritorni a vivere in villa".
"Aspetta, io cosa?"
"Si, dice che devi ritornare a vivere in villa, per qualche giorno"
"Perché?"
"Per il cliente"
"Non voglio Pete.No assolutamente. Non voglio separarmi da te. Non voglio. Che la tua vita sia in pericolo. Non voglio stare senza di te. Non posso permetterlo ma, Kinn non sente ragione".
"Quindi ti sei arrabbiato è hai deciso di distruggere il tuo ufficio"
"Si cioè no, diciamo che è capitato ecco"
"Capitato?"
"Si capitato, ma tu come mai sei qui?"
"Mi ha chiamato Nop, dicendomi che stavi distruggendo l'ufficio è che eri ritornato il Vegas di un tempo. Quindi sono corso qui da te".
"Cosa? No,no Pete mi dispiace, ti chiedo scusa. Ti sei preoccupato molto vero?"
"Direi di sì"
"Mi dispiace davvero"
"Vegas non tornarmi il vecchio Vegas di prima intesi?"
"Si, scusami ho fatto un casino totale, però la supponenza e la pretesa di Kinn mi hanno infastidito. Scusami tanto"
"Va bene, per questa volta ti perdono. Ma sappi che non deve succedere più
Promesso?"
"Promesso amore non accadrà più"
Vegas è sempre il mio Vegas.
"Che facciamo?"
"Per la questione di Kinn non lo so. Ma, adesso devo pensare a te, quindi andiamo in bagno a disinfettarti le mani".
"Cosa?"
"Le mani, non ti stai rendendo conto che stai sanguinando?"
"Veramente no"
"Andiamo su"
"Ma perché non c'è nessuno?"
"Ho mandato tutti via"
Misi le mani di Vegas sotto l'acqua corrente .
"Va meglio?"
"Si"
"avanti lavati il viso. Vieni".
Tamponai delicatamente le mani ed il viso di Vegas, quando lui mi strinse in un'abbracccio, lasciando piccoli e teneri baci sul mio viso.
"Vegas"
"Cosa?"
"Siamo in azienda"
"Non sto facendo nulla"
"Ah no?"
"No"
Ed ancora baci sul collo ed inalo il mio odore, per poi baciarmi delicatamente le labbra.
Finché il bacio di Vegas si trasformò da un leggero bacio ad un bacio passionale. Risposi al suo bacio e gli misi una mano dietro la nuca.
Continuavamo a baciarci, fin quando la mano di Vegas scivolò sul bottone dei miei pantaloni.
"Vegas amh Vegas ,siamo in azienda"
"Tecnicamente siamo nel bagno dell'azienda".
"Non voglio farlo qui. Non mi sento molto a mio aggio"
"Si, ineffetti hai ragione, andiamo nel mio ufficio"
"No"
"Dai non preoccuparti non c'è nessuno. Chiudiamo le tende e la porta"
Vegas continuò a baciarmi, non riuscivo a resistere al suo tocco.
Dopotutto, ha ragione qui non c'è nessuno.
"Diamine andiamo"
Vegas mi prese la mano. Appena arrivati in ufficio continuò a baciarmi.
"Aspetta chiudi le tende"
"Si"
"Vegas"
"Ah"
"Pete"
Eravamo sul divano abbracciati.
Vegas mi strinse a se ed io affondai la testa nel suo petto.
Drin Drin
"Dov'è il mio telefono?"
"Non lo so "
"Alzati e cercarlo"
"No, puoi richiamare dopo"
"No, può essere Macau. Cercalo".
"Si, va bene"
"Vedi sotto i pantaloni lì"
"Ah ecco tieni"
"Infatti è Macau. Vegas smettila di baciarmi il petto, fammi almeno richiamare Macau prima".
"Su, sbrigati"
"Macauc
"Pete tutto bene?"
"Si siamo in riunione, a casa tutto bene? Venezia?"
"Si tutto bene è tranquilla, volevo dirti tornate per cena?"
"Per cena dici?"
"No"
"Come no?"
"No"
"Macau non riusciamo a tornare per cena. Tu mangia pure".
"Va bene ho capito"
Vegas non la smetteva di lasciarmi baci sul petto.
"Secondo round"
"Lo chiedi anche?"
Baci, baci, baci.....
"Pete hai fame?"
"Un pó"
"Andiamo a mangiare, cucina del sud?"
"Si, passami i vestiti"
"La tua camicia"
"No passami tutti i vestiti"
"Che c'è di vergogni?"
"Ah finiscila!non mi va di girare senza vestiti"
"Tieni"
Vegas mi prese per mano è andammo alla macchina.
"Sawasdee khra"
"Sawasdee khra Khun Vegas"
"Un tavolo per due"
"Si khun Vegas"
"Il solito"
"Vegas smettila di guardarmi in quel modo"
"Perché?non posso guardare il mio bellissimo fidanzato?"
"Bellissimo?"
"Si"
Gli sorrisi
"Vegas al ritorno guido io"
"Dove stiamo andando?"
"Su una piccola collinetta, da qui la vista su Bangkok è stupenda"
"Eccoci scendiamo"
"Si vede tutta la città. Come hai scoperto questo posto?"
"Così per caso, sai ciò ho messo un pó ad abituarmi al lavoro di guardia del corpo, è soprattutto sentivo molto la mancanza di casa, dei miei nonni e della vita tranquilla dell'isola, quindi quando mi sentivo un pó giù venivo qui ad ammirare la città in tranquillità, sai sei la prima persona che porto qui".
Vidi Vegas sorridere
"Dimmi sei venuto spesso da quando stiamo insieme?"
"No"
"Mai"
"Mai, io con te sono a casa. Smettila di sorridere così allegramente,ti senti un pó meglio?"
"Si"
"Domani mattina verrò in azienda accertati che il tuo ufficio sia in ordine, intesi?"
"Intesi"
"Quando rivedrai Kinn?"
"Domani mattina a casa sua"
"Va bene, farò in modo di esserci"
"Come preferisci, sei preoccupato per la maine family? Non gli farò nulla.
Onestamente non è di loro che mi preoccupo ma di te. Se proprio vuoi saperlo era molto più semplice lavorare con loro che stare al tuo fianco. Almeno, quello era lavoro. Non nego che ci tengo al loro anche adesso, però era pur sempre il mio lavoro occuparmi delle loro esigenze e sicurezza. Con te invece è diverso. Tu sei decisamente la causa principale, se non l'unica delle mie preoccupazioni"
"Addirittura, sono causa delle tue preoccupazioni?".
"Si quando incontri i clienti, quando discuti con loro. Quando torni a casa da me molto tardi e la mattina esci molto presto. Quando piove e tu non sei con me, cose così insomma"
"Amore non devi preoccuparti così tanto"
"Non è questione di dovere Vegas. È normale che io mi preoccupi per te. Poi per le persone non ti conosco come ti conosco io, ed avere a che fare con te non è proprio la cosa più semplice del mondo".
"Però per te sembra così semplice'
"Perché io ti conosco, a differenza di Kinn ha me basta uno sguardo per capirti, per comprendere quello che ti passa per la testa. Ecco perché domani verrò all'incontro per accertarmi che tu possa tornare da me integro, così come sei arrivato" .
"Sono proprio fortunato ad averti"
"Non è questione di fortuna, è solo che tu sei il mio Vegas ed io ti conosco. So esattamente chi è il mio Vegas. È devi rimanere mio per molto molto tempo ancora"
"Quindi sono il tuo Vegas?"
"Mhh"
"Da quando sono il tuo Vegas?"
"Da molto tempo. Ma, mon montarti la testa"
"Ti amo Mio Pete"
"Anch'io"
"Cosa?"
"Lo sai"
"No,non lo so. Dillo solo per questa volta"
"Ti amo mio Vegas. Devi farmi una promessa"
"Si"
"Devi promettermi che ti occuperai e prenderai cura di Macau e Venezia. Loro necessitano di avere qualcuno che si occupi di loro. Mi raccomando con Macau cerca di farlo stare il più tranquillo possibile ha bisogno di tranquillità".
"Si tranquillo"
"No dico sul serio"
"Pete perché parli come se dovesse succederti qualcosa? Uo sarò lì con te non permetterò a nessuno do farti del male. Nessuno può toccarti".
"Non sto dicendo che deve succedere qualcosa. Mi devi promettere ed assicurare che tu ti occuperai di loro. che Dadà sarà a casa con loro, che loro possono fare affidamento su di te, su il mio Vegas promettimelo Vegas?"
"Si telo prometto Pete"
"Però anche tu mi devi fare una promessa"
"Sentiamo"
"Promettimi che non metterai in pericolo la tua vita, per salvare qualche membro della maine family, loro hanno le loro guardie del corpo dopotutto"
"Va bene promesso"
"Se le cose si mettono male, tu vai via immediatamente e torni a casa dalla nostra famiglia ci penserò io a proteggerti le spalle"
"Cosa!? no"
"No?"
"Ma ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?"
"Si di metterti al sicuro"
"No, tu mi stai chiedendo di lasciarti indietro, non posso farlo"
"No, ti sto solo dicendo di pensare a salvarti"
"Si, mentre tu mi compri le spalle, è questo che mi stai chiedendo"
"No cioè si può darsi. Ma, non ha senso che rischiamo tutti e due.
Perché è di questo si tratta. ricordiamocelo che tutti e due rischiamo".
"Quindi, tu hai deciso, che nel caso quello che non deve rischiare sia io e che tu insomma.. non riesco neanche a dirlo".
"Si Pete, se c'è qualcuno che deve sacrificarsi quello sono io"
"Ma"
"Pete non posso vivere senza di te. Tu sei tutto il mio mondo. Io esisto perché tu esisti. Perciò ti prego di farmi questa promessa".
"Ed io? Io secondo te posso vivere senza di te? No Vegas no, non posso. Ho rischiato già una volta di perderti. Non succederà di nuovo.Assolutamente no, io non permetterò che ciò accada".
"Ascoltami Pete neanch'io voglio che succede ma, è solo un'eventualità".
Poggiai la testa sulla sua spalla e rimasi in silenzio ad osservare la luna. Avrei fatto qualsiasi cosa per proteggere Vegas. Non so se riesco effettivamente a mantenere questa promessa.

The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora