cap.1

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Pete pov
Mi svegliai all'improvviso con il
rumore del tuono che andò a sbattere contro i vetri del balcone. Istintivamente controllai Venezia la quale dormiva beatamente nella sua culletta, posta accanto al mio lato del letto. Mi voltai dall'altro lato dal letto ed era ancora vuoto, Vegas non era ancora rientrato dal lavoro, mi aveva avvertito che sarebbe tornato più tardi. Ma erano le 2 di notte passate e vedere il suo lato del letto vuoto mi provocò un senso di angoscia allucinante. Ultimamente rientrava sempre tardi perché il lavoro lo teneva occupato, so benissimo che neanche a lui piace tornare a casa così tardi però mi da fastidio non averlo qui con me la notte.
Ed in più il temporale non aiuta.
Non ho mai avuto paura dei temporali o in linea generali dei tuoni o della pioggia però dopo l'incidente di Vegas tutto ciò provoca in me ansia, preoccupazioni e paura. Certo, Vegas adesso era molto prudente alla guida. Però saperlo fuori a tarda notte con il mal tempo è sicuramente stanco mi provoca un senso di angoscia. In più, delle volte soffriva ancora di mal di testa...speravo solo che tornasse a casa il prima possibile.
Più il temporale imperversa maggiormente gli avvenimenti di quella brutta, bruttissima notte in cui ho rischiato di perdere il mio Vegas per sempre riaffiorano in me lasciandomi inquieto.
L'orario sul mio telefono segna le 2:28 l'ultimo sms di Vegas risale alle 21:45 faccio tardi Pete non mi aspettare alzato love you.
Vorrei chiamarlo ma ho paura che possa sentire la preoccupazione dal tono della mia voce è da qui accelerare troppo con la macchina nell'affretrarsi per tornare a casa.
Mi alzo a controllare Macau, anche lui dorme beatamente nella sua stanza.
La casa è calma,silenziosa, ci sono gli uomini di guardia adesso non stanno solo nel cortile ma, alcuni stanno anche in casa su ordine di Vegas la sicurezza della magione è stata aumentata e anche il sistema di sorveglianza e le guardie, sapendo che Venezia è in casa cercano di essere sempre i più quieti e silenziosi per non disturbarla nell'eventualità che dorma e non agitarla.
Ritorno nella camera da letto, la piccola dorme mi chiedo come faccia a dormire così beata nonostante il forte rumore del temporale ed il vento forte. Forse, non si è accorta di niente o forse non ha minimamente paura oppure si sente al sicuro meglio così piccola mia.
Prendo il telefono per distrarmi un pó,ma niente non aiuta mi ritrovo a fissare l'orario sullo schermo 2:58.
Alla fine poso il telefono e fisso il soffitto della stanza rintanandomi nel letto. Nulla, ancora nulla è una sensazione bruttissima quella che provo in questo momento.
3:49 quasi le 4 del mattino.
" Vegas ma insomma dove sei?"
"Sono proprio qui Pete"
Rimasi sbalordito.
" Vegas Vegas sei tornato finalmente" saltai giù dal letto è lo abbracciai forte.
" Finalmente! "
Fui sollevato nell'abbracciarlo e saperlo al sicuro accanto a me. L'angoscia, l'ansia e la preoccupazione lasciarono la mia mente ed il mio corpo.
Mi staccai da lui e gli diedi un piccolo bacio sulle labbra.
Vegas si avvicina a me stringendomi tra le sue braccia affondando il viso tra il mio collo e le mie scapole.
Restiamo così l'uno tra le braccia dell'altro.
"Vegas hai capelli bagnati!"
"sta piovendo a dirotto"
"Hai mal di testa?"
"No, sono solo stanco"
"Allora asciugati e vieni a letto"
"Agli ordini capo"
Dopo poco Vegas ritornò dal bagno
"Pensavo che stessi già dormendo"
"Mi sono svegliato a causa di un tuono"
"Mi hai aspettato?"
"Diciamo di si"
"Vieni"
Poggiai la testa sul suo petto. Lui mi strinse forte a se lasciandomi dei piccoli baci nei capelli.
Finalmente potevo dormire tra le braccia del mio Vegas protetto dal calore che emanava il suo corpo.

Vegas Pov

Mi svegliai all'improvviso dalle urla provenienti da Pete.
"Vegas Vegas non lasciarmi. Vegas rimani con me ti ricordi? Mi hai promesso che non saresti andato da nessuna parte, perché adesso mi fai questo perché non di nuovo no!"
Pete stava avendo un'incubo e da quello che diceva era sicuramente collegato al mio incidente.
Ultimamente, ho notato che spesso Pete è inquieto ed in ansia quando c'è un temporale o delle forti pioggie.
Credo, che in lui si inneschino i ricordi dell'incidente con l'eventualità che possa riaccadere. Ecco perché fa così ed io, con i miei orari sicuramente non sono di alcun aiuto.
Lo chiamo piano per svegliarlo, per rassicurarlo.
"Pete, Pete amore mio svegliati è solo un brutto sogno"
"Dove sei Vegas?"
"Sono qui, sono proprio qui accanto a te, svegliati amore mio".
"Vegas"
Sussurro piangendo il mio nome, lo strinsi di più a me.
"Pete amore sono qui hai fatto un brutto sogno, tranquillo, tranquillo va tutto bene."
Gli diedi dei piccoli baci sulla fronte e gli asciugai le lacrime con l'indice
mentre lui stringeva la presa sul mio pigiama sempre più forte.
"Tranquillo è tutto passato ma dimmi cosa ti succede? Cosa pensa la tua amorevole testolina?"
"Io...il temporale, è stato il temporale a farmi reagire così. Stavo dormendo, quando un tuono ha sbattuto contro i vetri è mi sono svegliato, è tu non c'eri è allora mi sono preoccupato è mi è venuta in mente quella terribile notte in cui ho rischiato di perderti per sempre ed io non volevo che ciò accadesse."
"Pete amore perché non mi hai chiamato?"
"No, assolutamente no perché sapevo
saresti corso da me non volevo correre il rischio di o.... hai capito"
"Mi dispiace amore, davveroperò stai tranquillo sono qui adesso accanto a te non ti lascio."
"Vegas? puoi farmi una promessa?"
"Si"
"Se piove molto mi prometti che vai piano con la macchina, che non usi il telefono alla guida o ti fermi da qualche parte in attesa che smetta. Lo prometti?"
"Promesso , farò tutto ciò che dici tu l'importante è la tua felicità lo sai."
"Si, ma tu sai che la mia felicità dipende da te vero? Cioè non soltanto da te perché c'è Venezia e Macao i miei nonni, però tu sei il mio Vegas ed occupi una parte consistente del mio mondo."
"Amore mio!"
"Tranquillo, ti prometto che non mi allontanaró mai più da te, non ti lasceró mai più solo promesso"
"Va bene"
"Inoltre, ti prometto che ogni qualvolta c'è un temporale cercheró di essere sempre accanto a te"
"Mi sembra perfetto."

Quando mi svegliai erano circa le 9 stava ancora piovendo. Presi il telefono per controllare il meteo. portava temporale tutto il giorno. Avevo del lavoro da fare ma soprattutto delle riunioni a cui presiedere, guardai Pete dormire tranquillamente tra le mie braccia il viso poggiato sul mio petto.
Posso benissimo lavorare da casa, ma le riunioni? Non sene parla proprio di far venire gente in casa, estranei soprattutto. Quando c'era papà, a volte teneva degli incontri in casa. Ma ne io ne Macau eravamo mai a casa. Ma adesso, le cose sono cambiate, Macau raramente è fuori casa e prima di uscire chiede sempre a Pete o a me se può farlo. Poi c'è Venezia che è piccola. Ma soprattutto c'è Pete che non ha nemici però, è sempre l'ex vice capo delle guardie del corpo della famiglia principale. Da quando lui è qui ho aumentato i sistemi di sicurezza, ed in più ha anche lui le sue guardie del corpo.
Quando gli assegni le guardie del corpo lui non voleva.
"Non pensi che sia divertente?"
"Cosa?"
"Come cosa? Che io ex vice capo guardie del corpo della famiglia principale, e a capo delle guardie del corpo di P Khun per non parlare del fatto che sono stato anche guardia del corpo di kinn"
"Già! non ricordarmelo"
"Mi ritrovo ad avere quante?"
"Da due a tre dipende, dalla situazione diciamo il numero è variabile "
"Va bene diciamo allora un numero variabile di guardie del corpo"
"Si cioè, No può darsi ma insomma è per la tua sicurezza "
"Ma so difendermi, sono allenato e continuo comunque ad allenarmi sono preparato a tutto"
"Si, questo lo so benissimo"
usai l'unica cosa che lo avrebbe fatto cedere.
"Pensa a Venezia"
"Cosa c'entra lei? con me, è al sicuro, è lo sai"
"Si, però nell'eventualità di un aggressione sareste entrambi al sicuro"
"Cosa dici? E Macau?"
"Macau è al sicuro. Anche, lui le ha. È la sua scuola è la più sicura."
"Sai Vegas sembra che tu abbia creato una specie di fortezza intorno a noi"
"Dici?"
"Dico, mah va bene così"
"Allora, ricorda hai accettato le guardie del corpo"
"Quando?"
"Proprio adesso "

Quindi no, a casa non voglio nessuno. l'unica alternativa è Kinn.
Scrissi a lui
Che accettò di occuparsi dei clienti al mio posto.
Chiamai Nop al telefono
"Khub Vegas!"
"Oggi lavoro da casa, Macau?"
"Va bene Khun Vegas, il signorino sta dormendo"
"Va bene, lascialo dormire"
"Si"
Chiusi la chiamata, diedi un bacio a Pete
"Buongiorno"
"Buongiorno amore mio"
"Che ore sono?"
" le 9"
"Non vai a lavoro?"
"No, oggi lavoro da casa"
"Ok, piove ancora?"
"Si"
"Macau?"
"Sta tormendo dopotutto, è sabato non ha scuola"
"Venezia?"
"Dorme'
"Stamattina dormono tutti a quanto pare"
"Già dormiamo anche noi"
"Mi sembra un'ottima idea."

The butterfly Effect VegasxPete Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora