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Sono qui in studio, nonostante sia sabato mattina e potrei starmene benissimo a casa, come tutti gli altri weekend, ma oggi è diverso, oggi è il giorno in cui ho ancora meno voglia di stare a casa del solito, non voglio vedere nulla che mi faccia ricordare questo giorno, nonostante fino a pochi anni fa era uno dei giorni più belli dell'anno

Durante questo giorno, fino a 11 anni fa, decoravano casa nostra con festoni bellissimo, disegni che aveva fatto bella per l'occasione, e soprattutto fiori, tanti fiori, che a lei piacevano tantissimo.

Chanel però non voleva le rose, lei amava i girasoli e così, ogni anno, le facevo trovare accanto al suo comodino, un mazzo con tanti girasoli quanti erano i suoi anni... Lei diceva che non li voleva perché ne vedeva sempre aggiungersene uno in più, ma poi durante il giorno la beccavo ad odorarli ed osservarli sorridendo

Oggi la mia Chanel avrebbe fatto 34 anni, già, aveva appena 17 anni quando partorì Isabella, mentre io 20

Eravamo solo due ragazzini, i nostri genitori ci erano venuti contro, erano sicuri che non saremmo mai stati in grado di crescere una bambina da sola, ma in quel momento ci è sembrato un regalo talmente grande, che ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo fatto il possibile per farla nascere in un ambiente sereno.

Chanel era una mamma bravissima, ha amato bella dal primo istante in cui ha scoperto che era dentro di lei, si accarezzava sempre la pancia, le cantava canzoni e quando è nata aveva occhi solo che per lei... Io anche ho sempre cercato di fare del mio meglio, amavo la nostra famiglia più di ogni altra cosa, fino a quando lei, Chanel, l'unica donna che abbia mai amato veramente in tutta la mia vita, se ne andò ad appena 23 anni

Non doveva andare così, non era questo che avevamo previsto per la nostra famiglia, e tutto mi cadde addosso... Mi sarei dovuto occupare di Isabella, che aveva soli 6 anni, che ogni tre per due mi chiedeva di parlarle con lei, e che ogni anno che cresceva diventava sempre più uguale a sua madre, ed io non ce l'ho più fatta, senza volerlo ho iniziato ad allontanare tutti, anche lei

Ora odio questo giorno, vorrei poterlo saltare, perché ogni volta, mi vengono in mente le immagini del suo compleanno, era sempre felice, ed amava la torta con panna e frutta di stagione

Era tradizione che ogni mattina del suo compleanno, prendevo bella ed insieme andavamo a comprare la torta, per fargliela già trovare pronta sul tavolo, una volta che si fosse svegliata... A volte so che lei non sta più dormendo ma per non deludere bella, che era sempre emozionato all'idea di farle una sorpresa, fingeva di farlo quando ci sentiva rientrare in casa...

Ora ripensare a tutto ciò è inutile, fa solo male e non mi lascerà riavere indietro mia moglie

non ho mai pensato che saremmo potuti essere lo stesso felici senza di lei, e ciò che siamo adesso ne è la prova evidente... Avevo ragione io

Scuoto la testa per distrarmi dai pensieri che si erano impossessati di me, sono venuto qui per lavorare, se volevo pensare a lei rimanevo a casa, dove dovrebbe esserci isabella...stava dormendo quando sono uscito

Riprendo a compilare dei fogli per una causa che dovrò sostenere lunedì in tribunale, e che devo assolutamente vincere, non posso abbassare il mio record di cause vinte in un mese

Nel silenzio più assoluto inizio a sentire dei passi, alcuni più lenti e pesanti, altri più piccolo e veloci, accompagnati da una risatina e piccoli striduli che userei dire, felici, sento che si avvicinano sempre di più fino a che quelli più piccoli di stoppano, facendomi udire un "wooo"

Sento un'altra risata, questa volta decisamente più grave, ma chi è che viene in ufficio di sabato mattina?

Mi alzo dalla mia postazione e mi affaccio fuori la porta del mio ufficio, intravedo la chioma di Harry che è girato di spalle che immagino stia fissando una bambina che continua a girarsi attorno guardandosi ammaliata... Beh come darle torto, questo ufficio è il migliore di tutta Londra

Reality [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora