"Louis?... Ehi Louis?"
Passo una mano difronte alla sua faccia, che aveva su uno sguardo perso nel nulla
"Eh? Sisi va bene"
"Cioè ti va bene se ti invito a cena?"
"Eh-cosa?"
Si volta nella mia direzione con una faccia indecifrabile, è da stamattina che è nel suo mondo, ed è stranissimo, di solito lui a lavoro è sempre quello più concentrato
"Lou sto scherzando... Che hai?"
Lui torna serio e riprende in mano le pratiche che fissava, probabilmente, senza leggerle neanche, da ormai una ventina di minuti
"Da quand'è che mi chiami 'Lou' è già tanto che ti faccio darmi del tu"
"Signor Tomlinson, è un'ora che stiamo che stiamo lavorando a questa causa, continuo a chiederle pareri ma non mi sta ascoltando, vuole dirmi che succede?
"Mi stai prendendo per il culo?"
Mi faccio scappare uno sbuffo e mi metto meglio sulla poltrona difronte a lui
"Senti... perché non vai un po' a casa? Sei ancora più stressato degli altri giorni, sei tra i tuoi pensieri, vai a rilassarti un po', domani sarai più lucido e lavoriamo meglio, oggi me ne occupo io"
Provo a dirgli, ma vedo lui scuotere il capo, prende la sua bottiglietta d'acqua e inizia a berla tutto d'un fiato, poi l'accartoccia, la butta nel cestino e sospira pesantemente
"Sto bene Harry, devo solo smetterla di pensare a cose che non c'entrano con lavoro quando sono qui, d'altronde ve lo dico anche a voi, i problemi personali rimangono fuori questo da questo ufficio, è vale anche per me questa cosa... Quindi no, non andrò a casa, possiamo continuare"
Dice senza fermarsi, cercando quasi di autoconvincersi, non so cosa gli sia successo, ma secondo me è legato al suo stato d'animo di sabato, infondo oggi è solo lunedì, ci sta che abbia ancora dei pensieri per quel giorno
Lo guardo non troppo sicuro, ma faccio quello che dice, ci mettiamo a lavorare, finalmente come due persone che collaborano veramente, ed andiamo avanti per un tempo indeterminato, fino a quando a me non arriva una chiamata, mi scuso con lui e prendo il telefono, ma appena vedo il nome della scuola un po' di senso d'ansia, non nego che mi sale
Pronto?
Salve buongiorno, parlo con il signor Styles?
Si sono io, è successo qualcosa ad Evelyn?
Non si agiti, nulla di troppo preoccupante, ha un po' di febbre, e lamenta dei dolori alla pancia, adesso è in infermeria, ma forse è il caso che la venga a prendere
Certo arrivo subito, ma.. può passarmela un secondo perfavore?
Signor Styles non si preoccupi non è nulla di grave, purtroppo sta girando l'influenza tra i bambini
Va bene ho capito... Sto arrivando
Attacco la chiamata e mi affetto a prendere le chiavi della macchina dalla mia borsa
"Cos'è successo?"
Mi domanda Louis staccando lo sguardo dai fogli e guardando me che frugo nella borsa
"Evelyn sta poco bene, mi ha chiamato ora la maestra, vado a prenderla e la porto a casa"
"E qui?"
"Louis è mia figlia... Ora do precendenza a lei, se ti dà così tanto fastidio sottraimi le ore che perdo dallo stipendio, ma ora devo andare"
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Reality [Larry Stylinson]
FanfictionBella desiderava rivedere il suo papà felice, erano anni che avevano perso il loro bellissimo rapporto, e questo faceva soffrire la ragazza più di ogni altra cosa Voleva riavere il suo papà, così come l'aveva conosciuto, il padre che non metteva mai...