Oggi è un altro sabato, e anche un altro giorno in cui mio padre non mi parla neanche per sbaglio, questa situazione mi sta mandando fuori, sono triste, non riesco a mangiare e se lo faccio mi viene sempre voglia di vomitare, anche se cerco sempre di trattenermi
Non posso neanche parlare con nessuno, non avendo il telefono, mi manca Harry e mi manca la piccola Evelyn... È incredibile come persone che conosco da poco tempo mi abbiano migliorato così la giornata
E poi c'è Emma, avrei veramente tanto bisogno di chiamarla, sentirla, ma non posso né chiamarla, né vederla, e si prospetta un lunghissimo weekend... Sorpatutto perché la tensione in casa è ancora alta
Scendo in salotto per fare una pausa dallo studio, non riesco a concentrarsi, e sorpatutto anche perché non ho le pillole, ormai erano divenute abitudinarie, però adesso... Trovo dinuovo tutto più difficile
Mio padre è seduto al tavolo che lavora, in questi giorni non è andato in studio ma ha sempre lavorato da casa, lui non distoglie lo sguardo dalle sue carte e fa come se non mi avesse visto
"Papà possiamo parlare? Sono tre giorni che non mi parli" Lui nulla, continua a lavorare, mi siedo affianco a lui e provo a fissarlo per un po', ma dinuovo non ottengo reazione
"Non sarebbe meglio parlarne? al massimo litighiamo, ma almeno questa faccenda finisce... Non puoi continuare a non parlarmi" Come non avessi detto nulla, rassegnata, per il momento, mi alzo dalla sedia e vado in cucina, dove ho visto Delia che tornava a prepare, dopo essere stata sullo stipite della porta a guardare la scena
Arrivo in cucina e mi viene istintivo abbracciarla, lei non c'era la sera che è successo il casino, ma mio padre deve averle detto tutto visto che con me non ha parlato, ma sa perfettamente cos'è successo
"Io non ce la faccio più, ho bisogno di lui"
"Tesoro... È arrabbiato, devi dargli tempo" Mi stacco e lei poggia i suoi palmi sulle mie guance guardandomi negli occhi che si stanno trattenendo così tanto dal piangere
"Ma se dovesse continuare a non parlarmi? Ho capito che è arrabbiato, però il cazziatone me l'ha già fatto, sono tre giorni che non mi considera, io avrei veramente bisogno di parlare con lui... Ci stavamo riavvicinando, ed ora siamo peggio che prima" Mi scende una lacrima che lei mi asciuga, lasciandomi una carezza tra i capelli
"Anche io avevo notato il cambiamento di tuo padre, e mi sembrava veramente deciso... Vedrai che appena gli passerà l'incazzatura tornerete a ricucire il vostro rapporto"
"Lo spero tanto Delia" Lei mi sorride e mi lascia un bacio sulla fronte, spero abbia ragione, spero che possa perdonarmi, anche perché se sono arrivata a mentire così tanto è anche perché lui ha sempre messo un muro... Non avevo altra scelta
Prima che mamma morisse e papà era ancora il mio vero papà, era facilissimo farmi perdonare, facevo un po' la ruffiana, qualche bacino per addolcirlo e tornava ad essere il mio papà sorridente, magari fosse così anche adesso
Papà è in salotto a guardarsi un film, è sera, fuori diluvia, e mamma non c'è perché questa notte doveva fermarsi in ospedale, infatti questo pomeriggio l'abbiamo accompagnata li, siamo stati un po' con lei, e quando siamo andati via, papà mi ha portato un po' al parco giochi
Solo che adesso è un po' arrabbiato con me, perché devo ammettere di aver fatto un po' la monella, mi aveva detto di non allontanarmi, ma avevo visto un cagnolino e lo seguito dall'altra parte del parco giochi
Allora papà ha iniziato a cercarmi, ma subito non l'ho sentito e quindi l'ho fatto preoccupare un po'... Quando siamo arrivati a casa mi ha sgridato e dopo avermi fatto il bagnetto si è messo a gaurdare il film
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Reality [Larry Stylinson]
FanfictionBella desiderava rivedere il suo papà felice, erano anni che avevano perso il loro bellissimo rapporto, e questo faceva soffrire la ragazza più di ogni altra cosa Voleva riavere il suo papà, così come l'aveva conosciuto, il padre che non metteva mai...