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"che bello papà sono felicee! Non sono mai venuta a lavoro con te mentre devi lavorare"

"lo so amore, ma visto che Emy oggi aveva un esame all'università, ti tocca venire con me a lavoro"

"ma io sono felicissima papà!" comincia a saltellare mentre ancora mi tiene la mano mentre attraversiamo la strada per entrare nel mio luogo di lavoro

Sono andato a prendere mia figlia a scuola e visto che, come detto, la sua babysitter oggi non poteva esserci e mia madre neppure, sono costretto a portarla con me, spero più che altro che faccia la brava

Cioè è una bambina obbediente la maggior parte delle volte, ma quando vuole, soprattutto quando è in luoghi che la emozionano, tende ad essere più vivace del solito

Entriamo nella haul dove ci sono le segreterie e i bar, e prima che potessi chiamare l'ascensore per andare ai piani alti, sento la piccola che mi trascina alla sua destra

"papi guarda quante brioche che hanno, me ne prendo una?"

"amore ma hai appena fatto merenda, te la prendo prima di andare via" lei mette il broncio e continua a guardare innamorata in quella direzione

"dai papi perfavore, sembrano così buone"

"piccola ne hai mangiata una al cioccolato appena uscita da scuola, un'altra potrebbe farti venire male al pancino"

"dai papà ti pregoo, perfavore" inizia a lagnarsi facendo qualche capriccio, evidentemente ha sonno, ieri era emozionata al fatto che sarebbe venuta qui ed ha fatto fatica ad addormentarsi, oggi la sveglia era alla solita ora, e mi sa che le manca qualche ora di sonno

La prendo in braccio visto che non aveva intenzione di camminare verso l'ascensore, di solito quando fa i capricci la lascio calmare da sola, perché dopo un po' si stufa anche lei di piangere, ma essendo qui, vorrei che si calmasse subito

"amore dai, basta piangere, ti prometto che te la prendo prima che andiamo via, però tu adesso fai la brava si? Anche perché ti devo far conoscere, vuoi farti vedere in lacrime?"

Le faccio delle carezze tra i capelli e le lascio dei bacini che fortunatamente la calmano, lei tira su con il naso e scuote la testa in segno di diniego e appoggia la testa sulla spalla mentre entriamo in ascensore

"brava bimba, sono sicuro starai simpatica a tutti quanti" le lascio un ultimo bacio sulla guancia che le fa tornare il sorriso, fortunatamente non è una bambina rancorosa

L'ascensore arriva a destinazione e con la mia piccola dalle braccia entriamo nel piano del mio ufficio, impegniamo abbastanza tempo a percorrerlo visto che ogni passo veniamo fermati dai colleghi curiosi di conoscerla, ed Evelyn, egocentrica com'è, saluta tutti cordialmente gongolando ad ogni complimento

Chissà da chi ha preso

Arriviamo davanti allo studio di louis e la metto a terra, oggi dobbiamo lavorare insieme ad una pratica abbastanza complessa, ma insieme formiamo un'ottima squadra, Evelyn si mette a bussare alla porta del suo ufficio, che come sempre è chiusa

La voce di louis da il consenso per entrare e dopo che mia figlia abbassa la maniglia ci ritroviamo dentro il suo ufficio

"louis!" il diretto interessato alza gli occhi dai moduli che stava consultando e regala un sorriso a mia figlia, che tutta contenta si avvicina a lui lasciandogli un bacino sulla guancia

Devo dire che dopo queste vacanze, visti che abbiamo passato parecchio tempo assieme, anche loro due hanno stretto i legami e sono molto felice di ciò

"ciao Ev, cos'è quel faccino? Hai pianto?" riamango sorpreso dalla velocità con la quale se n'è accorto, solo chi è genitore si accorge subito che un bambino sta male

Reality [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora