✨Nuova città, nuovi incontri✨

2.9K 172 41
                                        

Demet

Il vento rovente aveva già spazzato via il clima piacevolmente freddo dell'inverno.

Per strada si respirava un'aria torrida e poco invogliante.

Il taxi che mi aveva condotto sino alla meta era ormai molti metri avanti.

Rivolsi uno sguardo alla punta bassa dei piccoli domicili.

Ero disavvezza a quella semplicità.

Non c'era traccia di grosse abitazioni, di palazzi alti e imponenti. Ma solo basse casette dai colori sgargianti.

Un tempo quella era stata casa mia: la mia città natale.

Poi, dopo essere andata via, avevo dimenticato parte delle mie origini. Ma non avevo dimenticato il profumo che aleggiava nell'aria: vegetazione e terriccio bagnato.

Mi fermai, lasciando che il taxi sparisse all'orizzonte e ammirai quella strada che ancora racchiudeva qualche ricordo della mia infanzia.

Afferrai la mappa e cercai di trovare la via giusta.

Nel punto dov'ero, non c'era una buona ricezione, e inoltre avevo già sbagliato una volta strada cercando di fidarmi dell'istinto e non avrei ripetuto quell'errore ancora una volta.

Per cui non restava altro che affidarsi a quella mappa.

Estrassi dalla borsa la bottiglia d'acqua, bevvi qualche sorso e provai ad asciugarmi la fronte.

Poi ripresi a camminare.

Camminai per alcuni metri, scrutando la mappa e lanciando sguardi obliqui alle case, ai viottoli, agli incroci.

Mi fermai nei pressi di un albero, al riparo dal sole.

"E' lei la ragazza dell'affitto?"

Una voce poco familiare attirò la mia attenzione.

Mi voltai e constatai quella dolce verità: avevo forse trovato il ragazzo dell'annuncio?

Mi osservò con sguardo beffardo.

Avevo trovato un annuncio online riguardo una casa in affitto, e la cosa mi aveva sorpreso.

Era difficile trovare qualcuno che sapesse utilizzare la tecnologia nel mio paese di nascita. Ma c'era qualcuno che sapeva farlo, ed io lo avevo trovato ed avevo preso in affitto una casa.

Solo tre mesi, era tutto ciò che mi ripetevo da quando avevo messo piede in quel paese.

Ero già stanca di quella semplicità.

Dovevo solo portare a termine il mio lavoro con tenacia, e ciò mi dava la forza di resistere.

"Sta bene?" parlò senza distogliere i suoi occhi dai miei.

"Sì, sto bene" parlai distaccata.

"Lei è la ragazza che ha chiamato in merito all'annuncio, giusto?" disse e poi tornò a tacere.

Mi osservava in modo attento.

Dovevo sembrare diversa dalla gente che viveva lì?

O forse aveva notato la mia confusione?

O forse, si conoscevano tutti abbastanza bene da essere certo che fossi io l'estranea di turno?

Fece qualche passo verso me ed io non mi mossi.

Sembrava abbagliato, sorpreso, o forse confuso. Mi scrutò con attenzione, ma con una punta di dolcezza.

Sembravo davvero così teneramente spaesata?

Desiderami, Ma Fallo Ad Alta Voce!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora