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16 NOVEMBRE 2021

Erano le 5 del mattino quando ricevetti una chiamata.
-pronto?- dissi con una voce assonnata mentre Matteo accese la luce sul comodino.
-Aura, papà si è sentito male, l'hanno portato in ospedale.- mi alzai di scatto quando sentii la sua voce spezzata dal pianto.
-dov'è ora?- chiesi mentre mi vestivo di fretta.
-lo stanno portando a Milano, io sono in macchina, arrivo il prima possibile, se arrivi prima tu, ti prego stai vicino a mamma.- mi pregò.
-tranquillo ora andiamo ci vediamo dopo- dissi cercando di tranquillizzarlo, staccai la chiamata e guardai Matteo.
-che succede, perchè ti stai vestendo?- chiese.
Mentre gli lanciai i boxer e tutti i suoi vestiti sparsi nella stanza.
-dobbiamo andare all'ospedale, Pasquale si è sentito male, lo stanno portando qui a Milano d'urgenza.- dissi in preda al panico.
Quando fummo pronti entrambi, prendemmo l'auto per arrivare all'ospedale.
-salve, hanno portato qui un signore, da Como- dissi arrivando di corsa da un'infermiera del pronto soccorso.
-nome e cognome?- chiese.
-Pasquale Cutrone, sono sua figlia- dissi.
-e lui?- chiese annotandosi tutto.
-il mio ragazzo- risposi.
-okay, lo stanno visitando, andante nella stanza d'aspetto.- disse lei.
-grazie- entrammo in sala d'aspetto, e vidi Christopher che cercava di consolare Eleonora. -hey- dissi avvicinandomi, il primo si alzò abbracciandomi.
-grazie di essere venuta Aura- disse Ele.
-dobbiamo farci forza, tranquilli che nom sarà niente di grave- dissi.
Aspettammo un'altra mezz'ora ma continuavano a non dirci niente, ad un certo punto dal corridoio arrivò Patrick correndo insieme a Greta.
-vi hanno detto qualcosa?- chiese lui.
-no ancora niente- rispose Christopher

UN'ORA DOPO
I miei occhi si stavano chiudendo da soli, così appoggiai la testa sulla spalla di Matteo.
Dopo poco uscì dalla porta un dottore.
-siete i famigliari del signor Pasquale Cutrone?- chiese e noi annuimmo -non abbiamo riscontrato nessun malessere, lo dimetteremo domani quando sarà stabile.- disse e ringraziammo.
Dopo di che salutammo tutti e ritornammo a casa, ci mettemmo subito a letto, ma nemmeno due pre dopo le sveglie di entrambi suonarono.

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