E se Aura quel giorno non avesse scelto Matteo ma avesse scelto Christian?
Come sarebbero andate le cose?
Ecco la storia di HAI FATTO GOAL NEL MIO CUORE, ma da un'altra scelta, diversa dalla prima.
Per questa storia si parte dal capitolo 69 dell'alt...
Oggi si sarebbe celebrato il funerale di Pasquale a Como. La mattina partimmo presto per poi arrivare a destinazione alle 10 circa. -ciao Patrick- dissi abbracciandolo. -ciao- disse con le lacrime agli occhi. Non parlammo più ci guardammo solo negli occhi, soffrivamo entrambi, lui aveva perso suo padre, io avevo perso il mio secondo papà. Andai a dare le condoglianze anche agli altri famigliare poi, insieme a Matteo andammo da Davide e Manuel. -facciamoci e facciamogli forza insieme, come quando eravamo piccoli- dissi, ci abbracciammo tutti e tre, venimmo raggiunti anche da Ilaria e Thessa. Dopo mezz'ora ebbe inizio il funerale, il quale durò circa tre quarti d'ora, nei quali ebbi continui giramenti di testa. -sei sicura di voler andare anche al cimitero? Sei pallida amore.- disse preoccupato Matteo. -si si sto bene, ho solo un po' di mal di testa- risposi. -se non ti senti bene dimmelo- mi raccomandò. -tranquillo- lo rassicurai. Andammo a piedi al cimitero dove avrebbero sepolto la bara. Patrick cominciò a fare il discorso perchè sua madre era straziata e suo fratello cercava di consolarla, vidi da lontano arrivare i miei genitori, che andarono subito da lei. -grazie di essere tutti qui presenti, abbiamo avuto una perdita molto importante, papà era un uomo molto forte...- incominciai a sentire tutto ovattato e la vista incominciò ad annebbiarsi. -Matteo non mi sento bene- dissi chiudendo gli occhi, fu a quel punto che persi i sensi.
POV MATTEO
La mano di Aura mi scosse il braccio e subito capii che c'era qualcosa che non andava. -Matteo non mi sento bene- qualche secondo dopo collassò, per fortuna la presi prima che potesse cadere e sbattere la testa. -Aura- disse Simonetta venendo verso di noi, facendo così che tutti si girarono verso di noi. -chiamo un'ambulanza- disse Manuel. -scusate a tutti- mi scusai per l'inconvegnente. -stanno arrivando- rispose Manuel ritornando. Dopo cinque minuti sentimmo le sirene dell'ambulanza, poi dei paramedici venire verso di noi con una barella. A quel punto Aura aprì gli occhi pian piano. -signorina si sente bene?- chiese un medico. -si si- rispose, l'aiutarono ad alzarsi ma appena si mise in piedi svenne nuovamente. La presi subito in braccio a mo' di sposa e l'appoggiai sulla barella. -vado io con lei- dissi ai suoi genitori che annuirono. -fammi sapere come sta- disse Patrick venendo verso di me, annuii andando via. Fuori dal cimitero venimmo assaliti dai paparazzi che cominciarono a fare foto, come se la parola privacy nel loro vocabolario non esistesse. Mancava poco per arrivare in ospedale quando Aura riaprì gli occhi. -che sta succedendo?- chiese con un filo di voce. -la stiamo portando in ospedale per fare dei controlli.- rispose il medico che c'era dietro. Quando arrivammo la.portarono in un ambulatorio del pronto soccorso mentre io aspettai fuori, sperando di ricevere notizie al più presto.
POV AURA
Mi fecero bere un bicchiere di acqua e zucchero dopo che mi fecero le analisi del sangue, lasciandomi all'interno del braccio la canula per la flebo nel caso mi sarebbe servita. Poi misurarono la pressione per vedere se era regolare. -allora le analisi sono in laboratorio, la facciamo accomodare in sala d'aspetto, la chiameremo noi- annuii alzandomi e andando in sala d'aspetto dove c'era Matteo ad aspettarmi. -allora?- chiese. -allora niente, dobbiamo aspettare le analisi- dissi, appoggiai la testa alla sua spalla. -vado un attimo in bagno- mi alzai sotto lo sguardo preoccupato di Matteo, mi chiusi in bagno e vomitai, scaricai, mi sciaquai la bocca e ritornai in sala d'aspetto. -Aura Sofia Spinazzola- un'infermiera mi chiamò, mi alzai e andai in ambulatorio. -Allora Aura, ho controllato le analisi e sono molto sballate e ora sappiamo il perchè. Tu hai...- scoppiai a piangere appena mi disse quello che avevo, non era possibile, non di nuovo. Firmai le dimissioni, uscii, Matteo di alzò in piedi ed io lo abbracciai piangendo. -andiamo a casa ti prego- dissi. -è successo qualcosa?- chiese preoccupato. -andiamo a casa, ho bisogno un po' di privacy- appena uscimmo però venimmo assaliti dai paparazzi.
Storia di Instagram @pessinamatteo
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