Capitolo 17

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Pov Igor
Dopo una doccia sono andato a controllare Samanta sono sceso nella sua cella e ho visto che stava contando i buchi che ci sono al muro, in quel momento mi è venuto da ridere così sono ritonato nel mio ufficio per prendere un gesso. Non si sa mai che perda il conto, ritorno nella sua cella e senza fare rumore gli metto il gesso davanti agli occhi e lei senza girarsi prende il gesso e inizia a scrivere al numero che è arrivata.
Samanta= grazie
Igor= prego
Samanta= che ore sono?
Igor= le 4:00
Smanta= che palle
Igor= le parole
Samanta= scusa
Dopo poco a riniziato a contare.
Igor= dopo dimmi quanti sono
Samanta= sei simpatico.
Igor= a proposito dopodomani, tu e io andiamo a casa dei tuoi genitori e dici che ci sposiamo.
Samanta= ma loro nenache ti conoscono. E poi io non voglio sposarti.
Igor= lo so neanche io vorrei sposarti ma dobbiamo perché ho sentito che Demitri sta facendo un piano per rapirti.
Samanta= e allora? Tanto non ti importa di me.
Igor= non è vero tu mi importi tanto se no non ti salverei.
Dopo poco me ne sono andato

Pov Samanta
Che stonzo mamma mia, dopo quasi due ore e ritornato sto cretino che senza di me non riesce a fare i piani
Igor= vieni
Mi sono preparata ad andare al lavoro e siamo andati al night club molto silenziosamente.
Olga= sorellinaaaa
Samanta= Olga. Quanto mi sei mancata
Olga= anche tu. Andiamo a metterci la divisa
Appena in camerino
Olga= cosa ti ha fatto?
Samanta= mi ha picchiato con la cintura e mi ha dato schiaffi.
Olga= ti fanno male?
Samanta= non tanto ma non lo dato la sua soddisfazione.
Olga= immagino tutto
Dopo aver lavorato e Igor farsi le puttane davanti a me pensando che a me mi importasse e ingelosisca ma non mi importa.

𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora