Capitolo 41

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Pov Samanta
X= ciao Igor
Igor= signor De Angeles
De Angeles= chi è questa bellissima donna?
Igor= e mia moglie
De Angeles= sei stato fortunato se no  la prendevo io.
Mentre stavano parlando di affari e ho visto Ivan e Igor  molto interessati cosi io ho dato segno ad Olga di fare il loro sporco gioco.
Samanta= ti vedo interessato
Igor= lo sono
Senza farmi sentire ho aperto la zip dei suoi pantaloni e il bottone e lui non si è accorto di niente sono andata dentro alle sue mutande e lo preso in mano.
Samanta= ti concentri bene?
Igor= sentivo meglio prima.
Ormai lo vedevo che era al limite così mi ha fermato e se la messo dentro.
Igor= scusate ritorniamo subito
Dopo poco a visto Ivan e ha dedotto che ci stava pensando Olga. Siamo andati in bagno e ci siamo chiusi dentro.
Igor= piccola mia, mi hai fatto veramente arrabbiare
Samanta= ma io pensavo che ti concentrarsi meglio.
Dico con faccia innocente
Igor= non fare quella faccia innocente, sappiamo che non lo sei. Mi ha tolto le mutande in velocità da leopardo, e me la messo dentro avevo la bocca aperta e lui mi guardava e ci siamo fermati a guardarci per qualche minuto, dopo poco mi ha baciato e ha iniziato a dare spinte decise e forti dopo poco siamo venuti.
Samanta= Igor non riesco a camminare
Igor= ho fatto un bel lavoro
Mi ha messo un braccio dietro alla mia schiena e mi sorreggeva.
Igor= andiamo a casa?
Samanta= a se non vuoi vedermi cadere
Dopo aver salutato tutti io e mia sorella non riuscivamo a camminare.
Siamo arrivati e Igor mi ha preso a mo' di sposa e mo ha portato in camera, mi ha aiutato a togliere il vestito e mi sono messa il pigiama.
Igor= ricordati il bacino.
Samanta= non te lo meriti.
Igor= e perché?
Samanta= perché mi hai scopata così forte che non riesco a camminare.
Igor= capita. Smettila di fare il finto muso
Samanta= non è per finta.
Igor= ma io non voglio il musino.
Gli ho dato un bacio a stampo e mi sono messa sotto le coperte, ma lui mi ha abbracciato.

Pov Igor
Ho sentito il telefono squillare così mi sono svegliato.
𝗜𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮
Ivan= Igor abbiamo un problema
Igor= quale?
Ivan= uno dei locali non vuole pagare da due mesi e ha dichiarato guerra che vuole fere presto
Igor= cazzo, ok grazie
𝗙𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮
Porca puttana, sono andato nel mio ufficio per vedere se ci fossero informazioni su di lui. Ero avvolto nei miei pensieri che appena ho alzato gli occhi ho visto Samanta, mi sono spaventato.
Samanta= Igor, tutto bene?
Igor= si perché?
Samanta= tu sto chiamando da mezz'ora e mi pare che sei anche arrabbiato.
Igor= si lo sono e comunque si bussa.
Samanta= ho bussato ma non mi hai risposto così sono entrata.
Igor= a ok scusa.
Samanta= hey Igor, guardami
Lo guardata.
Samanta= ascolta Igor, io ti voglio aiutare come sempre ma devi sapere cos'è successo.
Igor= no questa volta me la sbrigo da solo.
Samanta= ti prego ti voglio aiutare
Lo so che mi vuole aiutare ma sono così arrabbiato, vabbè gli do la csa da cercare e poi se ne va oppure non mi rompe, sa che sono arrabbiato e vuole parlare veloce pe r on complicare.
Igor= ok, un uomo non paga da due mesi e ha dichiarato guerra, e tra poco inizia.
Samanta= ok va bene
Gli ho dato il nome e delle informazioni su di lui, si era alzata per andarsene ma ho visto che voleva chiedermi qualcosa.
Igor= Sammy
Si è girata
Igor= rientra un attimo
E rientrata
Samanta= dimmi
Mi sono alzato e sono andata da lei, aveva paura di chiedermi ma io so cosa vuoleva. Così lo baciata appassionatamente sentiva che aveva brividi su tutto il corpo dopo poco ci siamo staccato per mancanza di aria.
Igor= si che vuolevi questo ma avevi paura di dirmelo
Samanta= si anche troppa
Igor= voglio assolutamente sapere come mai sei così brava ad usare le pistole?
Samanta= ok, ma non ce tanto da dire. Da quando ero piccola io è mio padre guardavamo film di azioni dove si combatteva e si sparava appena ho visto la pistola me ne sono innamorata, mio padre era sempre incontrario che una ragazza usasse un arma così potente ma alla fine lo accettò. Mio padre aveva comprato le pistole con le palline che io ho sempre giocato ogni giorno prendevo tutte le palline e sapravo, era lì che mio padre si rese conto qunto mi piacesse così anche con il combattimento. Dopo un po' di anni mi ha scritto in una scuola di combattimento e dell'utilizzo della pistola, mi sono sempre allenata sia da quando ero piccola e tanti mi dicevono  che ero molto brava tante cose non riuscivo a fare e mi dava parecchio fastidio così stavo fino alla sera tardi e fortuna ente me lo permettevono piano piano c'è lo fatta e ormai è meccanica, anche mio padre mi aveva regalato una pistola che avevo visto in vetrina e ha me è sempre piaciuta e mi sono promessa che se c'era un pericolo o dovevo uccidere l'avrei usata.
Igor= wow e vero se non so queste cose di te non so niente.
Samanta= si lo so Olga è esagerata
Igor= anche lei sa usare le pistole?
Samanta= è l'incontrario di me.
Igor= va bene ora vado a fare il lavoro
Samanta= anche io ciao
Le ho dato un bacio a stampo e se ne andata

𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora