3 - Luna

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Ditemi che è un incubo. Solo un brutto e terrificante sogno. Quel tipo mi ha portata con la forza dentro una mega villa e mi ha chiusa dentro una stanza dalle pareti gialle. È arredata con mobili ultramoderni e anche se non sono proprio nel mio stile, devo ammettere che questo posto odora di pulito.

Mi affaccio alla finestra e vedo un giardino immenso curato minuziosamente. Ci sono molti lampioni sparsi qua e là e illuminano tutto, compresa la mega fontana che si erge al centro del prato.

Cosa diavolo è successo?

Ieri mattina siamo arrivate in Thailandia; abbiamo concluso un grosso accordo. Tutte felici e contente siamo tornate in albergo. Le ragazze sono tornate a casa e io e Simona siamo andate a festeggiare la vittoria. Da lì in poi... COSA CAZZO È SUCCESSO?

Non sono una persona scurrile però... Quando ci vuole, ci vuole.

Simona mi ha venduta. Ancora non posso crederci. Sapevo che in passato aveva avuto problemi di soldi dovuti al gioco d'azzardo, ma credevo che quella fase fosse ormai passata. Come ha potuto fare una cosa del genere? Come le è venuto in mente di lasciarmi in pasto ai lupi?

Toc, toc

Qualcuno bussa alla porta, ma non ho il coraggio di rispondere. Mi immobilizzo e tento di pensare ad una soluzione per uscire da questa terribile e ancora surreale situazione.

Toc, toc

Oddio... Perché non mi lasciate stare? Ma che ho fatto di male nella vita?

Il leccapiedi di quell'uomo mi ha sequestrato tutto ciò che avevo, compreso il mio cellulare.

Toc, toc

Sto per svenire, me lo sento. Ammetto che in qualche occasione ho avuto degli attacchi di panico e penso che me ne stia per venire un altro.

Toc, toc

Adesso qualcuno apre la porta. Il leccapiedi entra con una valigia.

«Quella è mia!» Esclamo riconoscendo la stella rosa attaccata sul manico.

«Khun Vegas mi ha fatto prelevare tutte le sue cose dalla suite dell'albergo dove alloggiava. Ha inoltre provveduto a saldare la sua camera. Ha detto anche che i soldi che continua a spendere per colpa sua, le saranno addebitati agli ulteriori quindici milioni che gli deve.»

Credo che la mascella mi stia per cadere.

«Cosa?» Credo di sembrare una completa idiota al momento, ma nella mia testa continua a vorticare la cifra appena pronunciata.

«Quale parte non le è chiara?»

Mi sta prendendo in giro questo qui?

«Senta, può dire al suo capo che io...»

«Il tuo capo è proprio qui.» Quell'uomo entra nella stanza e perlustra la camera come se non la conoscesse. «Perché è stata portata qui? Avevo detto di metterla nei mei alloggi.»

Metterla? Sono forse un soprammobile?

«Pa-a-Sunee ha detto che qui sarebbe staao meglio. Dice che i suoi alloggi sono troppo spaventosi e che si sarebbe potuta impressionar.» Il leccapiedi parla in inglese e per questo capisco tutto quello che stanno dicendo.

«Da quando prendi ordini dalla governate di mio padre?»

«Tu vieni con me.» Mi dice con voce dura in inglese.

«Ehm... venire dove esattamente?» Non mi muovo di un millimetro.

Si volta molto lentamente come se non si aspettasse che potessi controbattere al suo ordine.

Fino all'ultimo battitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora