11- Il giorno dopo

366 22 2
                                    

Il tonfo che si ripercuote tra le pareti sveglia Bastian di soprassalto, facendo scattare la sua mano alla spada appoggiata al comodino. Sbatte velocemente le palpebre per sciogliere i rimasugli del sonno ed i suoi occhi si focalizzano su un cumolo di coperte sul pavimento.

"Hiro?"

"È tutto apposto!" Squittisce il burrito umano. "Sono solo inciampato, va tutto bene".

"Devi fare attenzione" replica l'albino liberandosi dal groviglio di lenzuola, "ti ho medicato le ferite, ma le mie conoscenze mediche sono decisamente superficiali".

Il corvino china il capo in segno di ringraziamento, ma al momento le ferite sono l'ultimo dei suoi pensieri. "Quanti..." deglutisce per la gola secca "quanti giorni sono passati?". La sua mente è annebbiata e provare a ricordare qualcosa gli provoca soltanto delle fitte alla testa.

Bastian gli offre prontamente un bicchiere d'acqua che lui svuota avidamente. "Questo è il sesto da quando sei tornato".

"Sei giorni" esala intontito, poi finalmente il suo cervello connette quelle due parole al loro significato ed Hiro scatta sulle ginocchia. "Sei giorni?!" Inorridisce. "Sono stato K.O. per una settimana?! Oh cielo, che è successo? Qualcuno ci ha attaccati? Stanno tutti bene? Gli altri sono rientrati sani e salvi? Devo andare a controllare. Dove sono i miei vestiti?". Scruta i dintorni stressato, la coperta ormai un groviglio dimenticato sul pavimento, ma non li trova.

"Sono stati bruciati" risponde l'albino provando a riacquisire la sua attenzione. "Erano troppo laceri per essere recuperati. Ho sistemato un cambio nell'armadio-" ma non termina la frase che il ragazzo è già sparito dietro il separè.

Ricompare una manciata di minuti più tardi con degli abiti comodi. "È ora di pranzo, giusto?" Indaga allacciandosi la cintura. "Se mi sbrigo riesco a beccarli tutti".

"Ti sei appena ripreso da un Heat" gli ricorda Bastian quando è davanti alla porta. "È rischioso affaticarti prima di esserti ripreso completamente."

L'altro sbuffa irritato. "Sono stato qui per cinque giorni. Ho riposato abbastanza, non credi?"

"Non è salutare combattere in questo modo il tuo organismo" ignora la sua irritazione andandogli incontro. "Se permettessi al tuo ciclo ormonale di esibirsi liberamente, i tuoi Heat sarebbero meno distruttivi".

"C'è già Sierra a farmi la morale sulla mia carenza di autopreservazione, grazie, ma purtroppo non sono un Alpha e non posso permettermi un toyboy che sedi le mie voglie quando il villaggio ha bisogno del suo capobranco".

Il volto di Bastian si rabbuia. "Non ti ho portato qui perchè ti considero un toyboy" dichiara ed Hiro si rende conto di aver scaricato la sua frustrazione su un innocente.

"Lo so," sospira stanco "non mi riferivo a te, mi dispiace. Mi sono espresso male. È che..." si passa una mano sul viso "so che anche per voi Alpha non è affatto facile un Rut, ma almeno siete coscienti di ciò che vi sta accadendo. Io invece devo affidarmi totalmente ad un'altra persona nel momento in cui sono più vulnerabile, sperando che si occupi di me, perchè in caso contrario non potrei nemmeno difendermi, anzi... lo gradirei pure". Nasconde una smorfia di puro disgusto a quel pensiero ed abbassa lo sguardo sulle mani che tremano leggermente. "Non essere in controllo di sè stessi è terrificante, Bastian. Non puoi capire quanto" sussurra.

"Ed i soppressori ti aiutano a rimanere presente?"

"In parte" ammette. "Mi permettono di riconoscere chi mi circonda il più delle volte. Non che abbia mai trascorso il mio Heat con qualcuno" ci tiene subito a precisare e Bastian rilascia un piccolo sbuffo sollevato "ma quel che conta è che mi dimezzano il tempo sprecato ed in due giorni sono di nuovo in carreggiata".

HIRΩ: Omega al comando {BL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora