36- Famiglia

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"Aaaah, sono distrutto" esala Hiro aprendo le braccia per lasciarsi cadere sulla branda, ma venendo fermato all'ultimo da un braccio attorno alla vita.

"Ti faresti male alla spalla" spiega il suo gesto Bastian, inamovibile davanti al suo broncio.

"Sei sei così preoccupato per la mia spalla perchè non mi fai un massaggio?" Lo stuzzica muovendo le sopracciglia ed in risposta riceve un bacio sulla fronte.

"Tutto quello che desideri" concede svincolandolo dalla presa. "Prima però lascia che metta a letto Shaun e che mi svesta".

"Oh, resti con noi?" E l'albino che gli dava le spalle per posare il cucciolo tra le coperte si blocca.

"È un problema?"

"Assolutamente no!" Si affretta a rispondere l'Omega. "Pensavo solo che dovessi tornare alla tua tenda".

"Se vuoi del tempo da solo, posso-"

"-no! No. Sono contento se rimani. Ti prego, rimani".

Bastian gli sorride comprensivo. "Mn".

Si assicura che Shaun sia ben coperto e non rischi di cadere se dovesse rotolarsi nel sonno e dopo l'abituale bacio della buonanotte si sposta dietro il separè dove scambia la sua divisa per dei comodi pantaloni ed una vestaglia pesante. Riemerge alla sensuale visione di Hiro a torso nudo che, seduto a gambe incrociate su un cuscino di fronte alla sua branda, si sta sfilando la fasciatura che gli copre la spalla e parte del busto e ne segue i movimenti delicati sotto la calda luce delle candele.

"Puoi toccarmi, lo sai?" Sorride divertito il corvino, goliardo delle sue attenzioni.

"A volte mi risulta difficile crederlo" ammette Bastian prendendo posto alle sue spalle. "Quando penso ai mesi che abbiamo trascorso distanti e alla tua prigionia..." mormora tracciando i segni delle frustrate a livello dei polmoni ed osservando la pelle d'oca che lascia al suo passaggio. "Avrei potuto perderti".

Hiro butta la testa all'indietro poggiandola sul suo ginocchio. "Ma non l'hai fatto" gli sorride. "Sono qui". Gli prende una mano e se la porta al cuore. "Finchè questo batte troverò sempre la forza di tornare dalla mia famiglia, Bastian. Ovunque io sia".

"Lo so ed è questo che mi preoccupa".

"Mh?".

Gli fa rialzare la testa e recupera il gel antidolorifico che ha fatto Sierra, frizionandolo tra le mani per riscaldarlo. "Quello che sei stato disposto a subire per riportare assieme la tua famiglia è encomiabile" dice iniziando a spalmarglielo sulla pelle, "ma c'è una parte di me che è spaventata da questa tua predisposizione al sacrificio".

"Per questo hai suggerito che il Blue Pack attaccasse dal bosco?"

"Mi dispiace non averti consultato prima".

"Non ti avrei fatto partecipare alla riunione se non avessi voluto che uscisse" inclina la testa Hiro. "È una mossa rischiosa, ma attuabile e nelle circostanze in cui ci troviamo non possiamo permetterci di avanzare con i piedi di piombo".

"Mn" concorda maggiandogli la spalla con movimenti circolari come gli ha insegnato Sierra. "Anche gli altri lo sanno, sono solo restii a mettersi in secondo piano".

"Non credo sia una questione d'orgoglio questa volta" arriccia il naso il corvino. "I Branchi ormai sanno di poter contare su di noi e sotto sotto sperano addirittura che i Night Walkers si ritirino per avanzare senza più intralci. È la loro paura che non riescono ad accettare. I loro uomini dipendono dalla loro leadership e sono terrorizzati di fare la scelta sbagliata. E li capisco" confessa percependo i nodi di stress sciogliersi sotto le sue dita callose. "Non c'è niente di più spaventoso di essere responsabile di tutte quelle vite, ma dovrebbero capire che per mantenere la stima del proprio branco bisogna dare qualcosa in cambio. Puoi immaginare cosa?"

HIRΩ: Omega al comando {BL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora