Quando Bastian riprende conoscenza lo fa in un comodo letto di una piccola capanna. La schiena, finalmente a contatto con qualcosa che non sia il pavimento sporco od il muro umido di una cella, scrocchia quando tenta di mettersi seduto ed il lenzuolo gli cade lungo i fianchi scoprendo il torso bendato e lambito dai lunghi capelli bianchi che qualcuno ha lavato e pettinato. Anche le braccia e la gamba sono fasciate e dal profumo di gelsomino che emanano le bende è chiaro che i lividi sono stati trattati con del gel naturale antidolorifico.
Con i sensi che lentamente tornano in funzione scandaglia la stanza in cui si trova. Alla sua sinistra c'è un piccolo comodino ed un armadio di ciliegio con un'anta semiaperta. L'aria profuma di lavanda, l'erba calmante che anche lui usa spesso nell'incenso e le pareti di legno chiaro riflettono la luce del sole che entra dalla finestra alla sua destra, lambendo il tavolo e le due sedie posto di fronte al letto, in fondo al quale due occhietti grigi lo stanno scrutando curiosi.
Sorpreso di avere compagnia, sbatte le palpebre un paio di volte per assicurarsi che non sia un'allucinazione e poi china la testa a mò di saluto, facendo sussultare il cucciolo che corre dietro il separé confinato nell'angolo opposto del piccolo cottage.
"Zia Sierra, si è svegliato!".
Ricompare attaccato alla gamba scoperta (e qui Bastian deve educatamente spostare lo sguardo altrove) di una bellissima ragazza dal viso austero ed i lunghi capelli rossi raccolti in una coda da un fiocco blu.
"Era ora, sono tre giorni che dormi".
"Tre... giorni?" Gracchia incredulo.
Lei si avvicina al comodino dove riempie un bicchiere d'acqua che gli porge. "Bevi".
Lui lo svuota senza tante cerimonie. "Dove sono?" Chiede poi.
"Hazelvein."
Uno dei pochi territori rimasti inviolati dall'avanzata dei Golden Crowns e libero dalla supervisione dei Branchi che si vocifera sia rifugio di fuorilegge e briganti. Non il posto migliore dove risvegliarsi, insomma.
"Quindi quella foresta..."
"È la Foresta Buia, sì. Sei stato fortunato che Hiro ti abbia trovato o non ne saresti uscito vivo".
"Quel ragazzo... è stato lui a portarmi qui?" I ricordi di quella notte sono nebulosi, scene frastagliate che cercano di incastrarsi in un senso logico, ma quelle iridi blu che gli avevano tolto il respiro sono incise a fuoco nella sua mente.
Lei annuisce facendo dondolare i fronzoli blu e rossi che le solleticano il collo. "Tra la ferita infetta, il dissanguamento e le varie contusioni è un miracolo che tu abbia resistito così a lungo, ma immagino che voi Alpha Dominanti siate superiori a tutti noi anche per questo".
Bastian ignora il suo tono pungente e sposta il lenzuolo tentando di alzarsi.
"Che stai facendo?"
"Non ho intenzione di rimanere" mette subito in chiaro.
"Nemmeno io ti vorrei qui" replica la ragazza spingendolo di nuovo contro i cuscini più delicatamente di quanto il suo tono di voce lasci pensare. "Un Seal nel nostro villaggio può portarci solo guai, ma Hiro ti ha affidato a me e come medico non posso esimermi dall'aiutarti. Le tue ferite necessitano ancora di cure e supervisione."
"Non ho denaro con me, non posso ricompensarvi".
"Non ci servono i soldi dell'Alleanza. Se vuoi ripagarci, rimettiti in fretta e vattene." Estrae un flaconcino da un piccolo marsupio che tiene appuntato al fianco. "Bevi questo, ti aiuterà con il dolore".
Bastian lo squadra diffidente e lo stappa, annusandone l'odore aspro che gli fa storcere il naso.
"Anche Baba fa sempre facce buffe quando deve prendere le sue medicine" mormora il cucciolo sbirciando da dietro la gamba della donna.
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HIRΩ: Omega al comando {BL}
Hombres LoboIn un continente in guerra, Hiro, un Omega al comando di un piccolo branco, protegge i villaggi della sua regione dalle incursioni dei Golden Crowns. Un giorno salva la vita di Bastian, un Alpha Dominante erede di uno dei Branchi più forte dell'All...