Sotto un cielo pieno di stelle

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«Posso chiederti una cosa?»
Hermione alzò lo sguardo dal giornale e guardò l'amica negli occhi.
«Perché me lo chiedi se lo farai lo stesso?» disse sogghignando.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
«Chiedimi quello che vuoi, Ginevra.»
«Come si fa a capire se piaci a qualcuno?»
Hermione rimase sinceramente sorpresa da quella domanda: da quando era amica di Ginny si era aspettata di tutto ma non che la sorprendesse.
«Ad Harry piaci più di quanto tu pensi» le assicurò tornando a leggere l'articolo mentre un sorriso che la sapeva lunga faceva capolino sul suo viso.
A quella affermazione la ragazza divenne rossa dall'imbarazzo.
«E tu come lo sai?» sussurrò cercando di darsi un contegno.
«Mio Dio, Gin, è chiaro come l'acqua! Persino Ron l'ha notato!»
Ginny scoppiò a ridere.
«Non vedi il modo in cui ti guarda? Il modo in cui arrossisce quando incrocia il tuo sguardo? Come diventa nervoso quando entri in una stanza e a come sia felice quando ridi? È cotto e anche tu» disse sbattendo le ciglia in modo civettuolo per poi beccarsi un cuscino in faccia dall'amica.

«Allora? Sei convinto?»
Fred aggrottò la fronte.
«Secondo me abbiamo sbagliato gli ingredienti... questo è giallo senape non giallo canarino!»
«E che cosa cambia?»
«Cambia che deve essere giallo canarino sennò non si hanno gli stessi effetti. Senti George ci riproviamo domani, d'accordo? Ora ho bisogno di schiarirmi le idee...»
«Riguardo la tartina o la Granger?»
Appena sentì quel nome il cuore di Fred sobbalzò: doveva ancora abituarsi all'idea di essere innamorato di Hermione...
«Perché non pensi a farti gli affari tuoi?»
George sghignazzò mentre suo fratello rosso uscì di casa, inoltrandosi nel buio del giardino.
Quando arrivò sulla collina, si stese a guardare le stelle: erano luminose più che mai.
«Bello spettacolo, eh?»
Il ragazzo alzò lo sguardo e incontrò quello di Hermione.
I suoi occhi erano così luminosi che quasi li scambiò per un paio di stelle.
«Posso sedermi?» chiese lei scrutandolo in volto.
«C-certo.»
La riccia si sedette vicino a lui e volse il volto verso il cielo sopra di loro.
«
Quando ero piccola passavo ore a guardarle: mio padre mi diceva sempre che quando una persona moriva su questa terra, lassù compariva una nuova stella: così quando i miei nonni morirono sono stata tutta la notte a cercarli nel manto scuro della notte.»
Fred si girò a guardarla e percepì una nota di nostalgia e tristezza. Era così bella alla luce della luna. Hermione si schiarì la gola.
«Perché sei qui tutto solo?»
«Avevo bisogno di distrarmi... e tu? Anche se so che non riesci a stare lontana da me voglio sentire che scusa mi dirai» disse abbozzando un sorriso, cercando di alleviare la tensione.
La riccia rimase interdetta a guardalo poi rispose «Ho pensato che con una bella serata come questa ci voleva una passeggiata e poi anche io ho bisogno di pensare ad altro per non pensare a...» si interruppe di colpo.
«A cosa?»
Hermione lo guardò negli occhi a lungo.
A te, a noi.
«Ehm... Non voglio annoiarti con le mie preoccupazioni...»
«Non potresti mai annoiarmi» disse lui sinceramente.
Un silenzio imbarazzante cadde su di loro.
«Ehm...sarà meglio che entriamo... sta cominciando ad alzarsi il vento» disse Fred alzandosi e porgendo una mano alla ragazza.
Lei attese qualche minuto poi prese la mano di Fred. Il rosso la tirò su troppo velocemente e la riccia per poco non cadde di nuovo se non le avesse circondato la vita con le sue braccia.
Hermione aveva l'affanno come se avesse corso troppo: in quel momento, mentre la stringeva tra le sue braccia, voleva che il tempo si fermasse e che rimanessero così per sempre.
Il corpo di Hermione era piccolo e combaciava perfettamente con quello di Fred, il cui corpo era così caldo da sembrarle di poter andare a fuoco.
Le sue braccia forti, che la stringevano, erano sicure e morbide.
I capelli scompigliati erano così adorabili e per non parlare dei suoi occhi.
«Fred..?» mormorò la ragazza.
«Mmh..?»
«Cosa stiamo facendo?»
E proprio quando il ragazzo stava per rispondere ecco la voce di Molly risuonare nel giardino.
«È pronta la cena!»
Fred ed Hermione, a malincuore, si staccarono e in silenzio si avviarono verso casa.

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