Fred e Angelina, dopo l'inaspettata interruzione, tornarono nella sala comune, come gli aveva intimato Hermione.
«Peccato che sia arrivata la Granger proprio sul più bello...» disse la ragazza, appoggiandosi al rosso.
«Peccato» rispose lui, distratto da altri pensieri.
Angelina gli stampò un bacio sulla guancia e si diresse verso il dormitorio delle ragazze.
Fred, invece, si lasciò cadere sulla poltrona accanto al fuoco.
Ripensò e ripensò allo sguardo della riccia: una lastra di vetro velata di tristezza.
Significava qualcosa?
Fred rimase a rimuginarci sopra un bel po' prima di decidersi ad andare a dormire.«Buongiorno.»
Hermione aveva appena varcato la soglia della Sala Grande e quando lo vide, si apprestò ad evitare lo sguardo di Fred. Lui la scrutò, imperterrito.
«Buongiorno, dormito bene?» chiese George.
La ragazza alzò lo sguardo e, a malincuore, piantò i suoi occhi in quelli del rosso. Fred ricambiò insistente e lei arrossì.
«Sì. O-ora devo andare a lezione di
Trasfigurazione» annunciò alzandosi di scatto. Si avviò verso l'uscita ma, presto, si ritrovò la strada sbarrata da Fred.
«Fammi passare» disse lei con voce infastidita - cosa che la fece sentire in colpa subito
dopo - .
«Se me lo permettessi, vorrei spiegare: ciò che hai visto ieri sera...» incominciò lui, evidentemente nervoso.
«Non c'è ne bisogno, davvero. Io e te non siamo niente quindi puoi fare quello che ti pare. A me, non importa.»
Fred le lanciò un'occhiata contrita mentre lei abbassava lo sguardo.
«Ehm... devo proprio andare» e così fece, superandolo in tutta fretta.
Il rosso rimase lì impalato al suo posto con gli sguardi incuriositi dei suoi amici puntati su di lui.
«Che avete da guardare?» chiese brusco, tornando a sedere per finire la sua colazione.Hermione incominciò a correre verso l'aula dove si sarebbe tenuta la prima lezione di quel giorno finché non andò a sbattere contro qualcuno.
«Oh, cavoli! Scusami, che sbadata!»
La ragazza alzò lo sguardo ritrovandosi a fissare due grandi occhi neri e un sorriso che le mandò in tilt il cervello.
«Non ti preoccupare. Dove stavi andando così trafelata?» chiese lo sconosciuto, piuttosto divertito.
«Da nessuna parte, ora» rispose con una risatina nervosa. Il silenzio cadde su di loro, non sapendo più come proseguire.
«Come ti chiami?» chiese allora lui, guardandola con simpatia.
«Hermione Granger e tu sei?» rispose la riccia porgendo la sua mano.
«Miles Catcher» disse lui, stringendogliela.
«Lasciami indovinare: tenace Grifondoro, orgogliosa mezzosangue, e frequenti il quinto anno... ho indovinato?»
Hermione rimase semplicemente sbalordita.
«Sì ma... come fai a saperlo?»
«Be', chiunque da queste parti conosce la ragazza più brillante della sua età!»
Lei arrossì all'instante.
«Posso provare anche io?»
«Prego.»
«Allora: senza dubbio un purosangue, fai il sesto anno e la tua famiglia fa parte della Casa Corvonero da secoli.»
«Wow! Niente male. Come hai fatto?»
«Ho tirato ad indovinare...» mentì lei, con un sorriso tirato.
Hermione, invece, lo conosceva benissimo: tutti lo definivano un ragazzo viziato e superficiale; per non parlare della sua fama di "cattivo ragazzo" e "dongiovanni".
«Che lezione hai adesso?»
«Trasfigurazione. Tu?»
«Pozioni e, per la cronaca, se non mi sbrigo si scatenerà l'inferno. Magari ci si vede in giro, Hermione.»
Sentirsi chiamare con il suo nome e non per cognome fece fare un salto di gioia mentale alla ragazza.
«Magari» sospirò lei, prima di potersi fermare e scrollando il capo.
Lui le fece l'occhiolino e poi se ne andò.
Hermione arrossì facendo un mezzo sorriso.Durante la lezione e in quelle a seguire, i suoi pensieri ricadevano sempre sul ragazzo che aveva incontrato.
Pensò al suo sorriso, ai suoi occhi di un colore così intenso che potevano stravolgerle il cuore e ai capelli piacevolmente spettinati...
Harry le lanciò un'occhiata, distogliendo la sua attenzione dal libro di testo che aveva davanti.
«Che hai?» le chiese.
«Nulla.»
«È successo qualcosa?» non mollò.
«Be', ho conosciuto una persona stamattina...»
Il suo amico sorrise.
«Chi?»
«Non ti piacerà...» lo avvisò distogliendo lo sguardo. «Miles Catcher.»
Harry serrò la mascella. «Sai cosa dicono sul suo conto.»
«Certo che lo so ma, quando ci ho parlato, non sembrava affatto male.»
«Credo che sia meglio se tu ti tenga alla larga da quello: non voglio che tu soffra. E poi, c'è Fred.»
«La vuoi smettere di parlare sempre di Fred? A me non importa un tubo e mi stupisce l'idea che pensiate che io e lui potremmo mai stare insieme!» sbraitò, ormai sull'orlo dell'isteria.
Harry la guardò preoccupato.
«Va bene, scusa, ma promettimi che starai
attenta.»
Hermione gli regalò un sorriso.
«Te lo prometto.»Quando finalmente arrivò l'ora di pranzo, i ragazzi si ritrovarono tutti seduti a tavola.
«Ehi, Hermione» la salutò qualcuno avvicinandosi alle sue spalle.
La riccia si voltò nella sua direzione e si ritrovò a fissare degli occhi neri - nerissimi - come la pece: Miles.
«Oh, ciao Miles» ricambiò lei mentre le sue guance s'imporporavano.
«Com'è andata a lezione?»
«Molto bene e a te? Sei finito nei guai per colpa mia?»
«Purtroppo sì: mi hanno tolto dieci punti.»
«Mi dispiace, davvero» disse lei sentendosi un po' in colpa. Lui le sfiorò appena il mento, incitandola a guardarlo ancora una volta negli occhi.
«Ti dico la verità: preferirei perdere mille punti piuttosto che non vederti correre e venirmi addosso.»
Ormai, era viola dall'imbarazzo.
«Bene, ci si vede!» disse lui facendole l'occhiolino e andandosene.
Quando Hermione si girò, trovò Fred che la guardava inespressivo. Deglutì.
«Chi era quello?» disse Ginny con un sorriso ebete.
«Miles Catcher, Corvonero» disse Fred, come se fosse arrabbiato.
«Credo di essermi innamorata!» disse la rossa guardando Miles con sguardo civettuolo.
Hermione prese il suo calice e cominciò a sorseggiare del succo di zucca.
«E così il nostro prefetto-perfetto fa colpo su un cattivo ragazzo. Chi sei tu? Che ne hai fatto di Hermione Granger?» scherzò George.
«Amica mia, hai una fortuna sfacciata. Ma come fai? Attiri sempre i più carini!»
«Tss, stai solo farneticando» disse Hermione.
«Davvero gli sei andata addosso?» indagò la rossa.
«S-sì. È stato un incidente.»
«Dovrei farlo anch'io...»
Harry si mosse inquieto accanto alla riccia.
«Stai bene?» gli chiese cercando di non farsi sentire da nessun altro.
«Certo» disse lui addentando una frittella con sopra tanta di quella panna che a lei venne quasi il voltastomaco.
Hermione li guardò sorridendo: Harry e Ginny, Ginny e Harry. Finalmente.
Ma quando si voltò il suo sorriso si spense in un attimo: un'ombra oscura era ricaduta come un velo sul viso Fred, spaventandola.
«Freddie, stai bene?» gli chiese George, non appena se ne accorse anche lui.
«Sì» rispose l'altro alzandosi e uscendo dalla Sala Grande.
Hermione lo seguì con gli occhi e si schiarì la voce.
«Io vado. Ron: per la ronda, stasera sempre alla stessa ora.»
Ron, da parte sua, era stato muto per tutto il tempo ed era evidente che i suoi pensieri in quel momento erano rivolti altrove.
«Okay.»
Hermione lo guardò preoccupata poi se ne andò.Perché Fred l'aveva guardata in quel modo?
«Hermione!» sentì ad un tratto.
Era Miles.
«Prima mi sono dimenticato di chiederti una cosa: questo sabato andiamo a Hogsmead e mi domandavo se, una volta lì, volessi passare del tempo con me. Magari andiamo ai Tre Manici di Scopa a prendere una Burrobirra.»
«Oh, sì. Sarebbe fantastico» disse, non potendo evitare di far trasparire il suo entusiasmo.
«Grande, allora, a sabato!»
«A sabato» annuì lei.Angolo Autrice
La storia si sta facendo interessante e mi diverto un sacco a scriverla. La nostra cara Hermione ha conosciuto l'attraente Miles. Io amo Miles. È un dato di fatto. Mi piace immaginarlo, e vi assicuro che ne combinerà delle belle. Ed Hermione, nonostante l'avvertimento di Harry, si lascerà trasportare... Okay non dico più niente, sennò finisce che vi spoilero tutto. Bene, spero che la storia vi piaccia e che continuerete a leggerla. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate... commentate e votate, se volete. Al prossimo capitolo! 😜
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Un Amore Inaspettato
FanficFred è il re degli scherzi. Ama fare dispetti, soprattutto se la vittima è Hermione. Ma il nostro Weasley non sa che sarà proprio il nostro prefetto-perfetto a fargli perdere la testa... "Ti sei fatta spazio nel mio cuore e lì sei rimasta. Come un...