«Ginny! Ginny!»
Hermione corse nella stanza dove la rossa stava dormendo.
«Che hai da urlare tanto?» chiese l'altra assonnata.
«Ho bisogno di parlarti!»
La ragazza si alzò a sedere e le puntò un dito contro.
«Se non si tratta di una cosa seria ti farò pentire di avermi svegliata!»
La riccia rise e le si sedette vicino.
«Riguarda Fred...»
Appena sentì il nome del fratello, Ginny rizzò le orecchie.
«Cos'ha fatto stavolta?»
«Ha fatto quello che avevo paura facesse...»
«Herm, così mi spaventi! Dimmi subito cos'è successo!»
Hermione abbassò lo sguardo.
«È successo che mi sono innamorata di lui...»***
5 ore primaHermione scese in cucina per prepararsi una tisana: aveva mal di testa, un po' di mal di stomaco e sentiva freddo.
Aveva mangiato così tanto in quei giorni che pensava stesse per scoppiare.
«Ehi, Granger!»
La riccia si girò e vide Fred sedersi al tavolo.
«Ciao, Fred.»
«Dove sono finiti tutti quanti?»
«I tuoi genitori sono andati a Grimmauld Place ad aiutare Sirius a pulire casa, Ginny ed Harry sono usciti per conto loro, Ron è andato a fare una passeggiata, George invece è andato a comprare degli ingredienti per un progetto a cui sta lavorando.»
«E come mai tu non sei uscita?»
«Non mi sento molto bene...»
A quelle parole, Fred si allarmò.
«Stai bene? Che hai? Hai bisogno di qualcosa?»
La ragazza scoppiò a ridere.
«Non ti preoccupare... è solo un po' di mal di testa e mal di stomaco.»
Fred sorrise lievemente.
«E tu? Che fai qui?»
«Ci vivo, sai Granger, mi avevano detto che eri una ragazza intelligente...»
«Ah ah ah... spiritoso. Dai, che hai capito!»
«Sono appena tornato da Diagon Alley.»
Hermione versò la tisana in una tazza e si sedette di fronte al rosso.
«Senti per quello che è successo l'altra sera...»
«Non ti preoccupare» disse lui in fretta.
Il silenzio cadde pesantemente su di loro.
All'improvviso, alla riccia girò la testa e Fred se ne accorse.
«Hermione, ti senti bene?» disse avvicinandosi.
Hermione, sorpresa, lo guardò.
«Mi hai chiamata Hermione...» disse lei quasi in un sussurro.
«È il tuo nome, no?» sorrise divertito.
«Dai vieni, ti aiuto a stenderti un po' sul
divano.»
Prese il suo braccio e se lo portò sulle spalle.
Lentamente si avvicinarono al divano
e la riccia fu contenta di lasciarsi cadere sui cuscini morbidi.
«Meglio?»
«Molto meglio.»
Il rosso si sedette accanto a lei.
«Non c'è bisogno che resti qui... sto bene.»
«A me non dispiace stare un po' qui con te... e poi posso aiutarti... se ti serve qualcosa mi alzo io e te la prendo.»
La ragazza sorrise e si sistemò in modo da far stare comodo anche il ragazzo.
«Fred Weasley gentile e premuroso... mi devo preoccupare?»
Lui rise.
«Assolutamente no.»I due ragazzi incominciarono a parlare del più e del meno, scherzando e ridendo come bambini.
Ogni volta che sentivano uno la risata dell'altra, una sorta di pace interiore si diffondeva in loro.
Parlare con Fred era come parlare con un fratello o un amico: sapeva ascoltare e sapeva leggerle nel pensiero come nessun altro poteva, riusciva a dire quello che pensava, riusciva a mostrarsi per quello che era davvero.
Parlare con Hermione era la cosa più naturale del mondo: riusciva ad aprirsi facilmente, senza avere paura di quello che avrebbe potuto pensare, senza avere paura di far uscire le emozioni, senza paura di mettere in mostra la parte più fragile di sé ed era come se il mondo intorno a loro si fermasse e si concentrasse su quelle risate, in quei sguardi, su quelle parole, dette e non.
«A volte penso di saper solo deludere le persone che amo» disse ad un tratto il rosso.
Hermione alzò lo sguardo dal cuscino che stringeva al petto e lo puntò in quello di Fred.
«Perché dici questo?»
«Sai, non sembra, ma non sono così sicuro come sembro... io prendo in giro Ron che è il più piccolo dei miei fratelli e dico che è una nullità - anche se, ovviamente, è solo per farlo arrabbiare - ma quello che non sa fare proprio niente sono io. A scuola ne combino di tutti i colori come in qualsiasi altro posto io mi trovi. Non mi concentro molto sullo studio pensando solo a giocare e a lavorare ai miei scherzi. Sai, hanno ragione quando dicono che sono un bambino mai cresciuto e sento che i miei genitori riuscirebbero ad essere più fieri se fossi anche solo un po' come Percy.»
A sentire quelle cose, a Hermione si strinse il cuore.
Aveva un tono così amareggiato e arrabbiato che non sapeva cosa dire: era rimasta completamente senza parole. Gli strinse una mano.
«Non dire così, Fred. Tu sai che non è vero. Tutti sono fieri di te, sopratutto i tuoi genitori che ti hanno messo al mondo. È vero, a volte sei un po' infantile ma non è un male. Tu sei un mix di serietà, fanciullezza, generosità e ci sta quella tua parte ironica e pazza. È vero che ti concentri di più sui tuoi scherzi ma che cos'è la vita senza una bella risata? Senza quel tocco di felicità che fa essere positive le persone?» sorrise lei dolcemente.
«Tu sei una persona fantastica, Fred. E lo sanno tutti... lo so io.»
Lui alzò gli occhi sul suo viso.
Aveva una grande voglia di baciarla ma si trattenne. Si limitò a sorridere.
«Vuoi qualcosa?» chiese per rompere il silenzio.
«No, grazie» disse lei sistemandosi sui cuscini.
Fred guardò un punto lontano, verso la cucina.
«Non avrei mai pensato che Hermione Granger sarebbe stata quella che mi avrebbe consolato. Grazie. Sai, forse non è il momento adatto ma devo dirti una cosa importante.»
Affondò la testa fra le mani.
«Merlino, com'è difficile... è da un po' di tempo che mi sono accorto di un... cambiamento. Conosci già la fama di latin lover che mi sono fatto e quindi è pazzesco che ad uno come me possa capitare una cosa del genere... ma è successo. Io penso che nella normalità di una persona possa sempre arrivare il momento in cui tutto cambi. In cui tutto si ribalta e tu non sai cosa fare. Ma so anche che quel momento è il più bello della tua vita. E il mio sei tu, Hermione.»
Fece una pausa in cui prese un bel respiro: stava aprendo il suo cuore alla ragazza che amava e non credeva sarebbe stata la cosa più difficile al mondo.
«Ti sei insediata lentamente nella rete che proteggeva il mio cuore e che con tutta la tua forza hai strappato.Ti sei fatta spazio nel mio cuore e lì sei rimasta. Come un segno indelebile. Non pensavo che sarebbe mai successo ma tu ce l'hai fatta: sei riuscita a rubarmi il cuore e a farti amare da me, ragazzo pazzo e incompreso. Ero perso fino a che la tua luce non mi ha guidato verso il giusto cammino. Fino a che non mi sono accorto che dove sei tu sono a casa. Ora so che tutto quello che ero non ha più importanza perché quello che sono, grazie a te, ha fatto uscire la parte migliore di me. Ti amo, Hermione Granger. E spero, lo spero davvero, che questo basti, per me e te.»
Si voltò per vedere la sua reazione quando si accorse che lei si era addormentata.
All'improvviso, scoppiò a ridere, poi si alzò e prese una coperta per coprirla. Era così bella...
Le baciò la fronte e dolcemente le sussurrò «Ti amo, e un giorno lo saprai anche tu».***
«Fammi capire: lui ha finalmente rivelato i suoi sentimenti e tu ti sei messa a
dormire?»
«Ero stordita: avevo chiuso gli occhi per evitare che tutto girasse, non stavo dormendo davvero. Dopo aver sentito tutte quelle cose dolci e romantiche non sapevo cosa dire o cosa fare, così ho pensato fosse meglio fingere di non aver sentito nulla!»
Ginny la guardò torva.
«E non mi guardare così. Sono così sorpresa! Ti giuro, mi stavo sciogliendo mentre parlava... Poi, tutte le mie emozioni erano contrastanti e in confusione tra loro che... ero così impreparata...»
La rossa le sollevò il volto all'altezza dei suoi occhi.
«Tu lo ami?»
«Più di quanto credessi.»
«E allora devi dirglielo.»
«Come? Ad Hogwarts c'è Miles che mi
aspetta...»
«Herm, non puoi continuare a stare con Miles se sei innamorata di un altro. Devi parlare con entrambi. Con Miles e con Fred.»
Ginny fece una pausa poi disse «Tss, ti sei complicata la vita lo sai?»
La riccia sospirò.
«Non è la mia vita ad essere complicata ma io.»
Si stese sotto le coperte e chiuse gli occhi, le parole di Fred che riecheggiavano distinte nella sua testa.
"Ti amo, Hermione Granger. E spero, lo spero davvero, che questo basti, per me e te."Angolo Autrice
Come premio ecco anche un terzo capitolo! Spero che vi piaccia... ormai stiamo arrivando alla fine di questa fantastica storia di amore... al prossimo capitolo!
STAI LEGGENDO
Un Amore Inaspettato
FanfictionFred è il re degli scherzi. Ama fare dispetti, soprattutto se la vittima è Hermione. Ma il nostro Weasley non sa che sarà proprio il nostro prefetto-perfetto a fargli perdere la testa... "Ti sei fatta spazio nel mio cuore e lì sei rimasta. Come un...