CAPITOLO 1

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INTRODUZIONE

Sin da piccola tutti si sono sempre chiesti che origine avesse il mio nome visto che non lo avevano mai sentito, ma oserei giurare che ogni qualvolta io provassi a spiegare loro il motivo o il suo significato nessuno mi ha mai creduto. "Kyla" ha derivazioni ebraiche e, principalmente, significa vittoria; mi è sempre piaciuto pensare di essere vittoriosa e coraggiosa in qualche modo e, poiché nella vita reale sono l'esatto opposto, almeno posso appoggiarmi alle mie fantasie e continuare a sperare in un mio prossimo cambiamento. Prima di catapultarti nel mio mondo, però, vorrei solo dirti che questa storia tratta argomenti importanti e che ,nel caso tu ne avessi bisogno, di chiedere aiuto. Non è mai troppo tardi per farlo!

CAPITOLO 1

Oggi è l'ultimo primo giorno di scuola e non posso credere di stare per andare al college, sembra ieri quando io e i miei amici ci siamo conosciuti per la prima volta tra i muri della Sarasota High School. Non è stato difficile legare dato che eravamo e siamo uguali ; in più frequentavamo lo stesso corso di biologia, quindi ci siamo trovati spesso a lavorare per dei progetti insieme e ,tra una chiacchiera e l'altra, siamo diventati gli uni l'ancora degli altri. E' nei momenti difficili che abbiamo capito di essere tanto fortunati e , anche se prenderemo strade diverse, il bene che ci lega non sparirà mai; è una promessa. TIMOTEI:- Kyla hai sentito che hanno permesso di nuovo il ballo di fine anno? KYLA:- Non che la cosa mi faccia tanto piacere, ma sono felice per te così avrai modo di chiedere a tu sai chi di accompagnarti. TIMOTEI:- So che tu non ami questo genere di cose però credo anche che tu debba uscire da questo guscio che ti sei creata, non ritornerà indietro e lo sai. Devi andare avanti e basta, la vita continua. Hai sedici anni ( tra un po' diciassette) e hai ancora tutto il tempo a tua disposizione, cogli l'attimo. KYLA:- So che non ritornerà, ma non sono pronta a rivivere delle emozioni che siano negative o positive, ho troppa paura. Dalla morte di mio nonno non ho mai smesso di autoproteggermi e non smetterò di farlo ora, non mi piace soffrire quindi evito di intrufolarmi in situazioni pericolose o amorose. TIMOTEI:- Capisco, ma non è questo che lui vorrebbe e tu lo sai, promettimi solo di pensarci. KYLA:- Promesso. ELIJAH E MEGHAN:- Hey fratellini andiamo in classe?! Io  e Timotei annuiamo dirigendoci verso l'aula. KYLA:.- Dopo tre eterne ore di letteratura inglese direi che il cibo della mensa non sarà poi così male, no?! TIMOTEI:- Non sperarci troppo, oggi la cuoca è anche di cattivo umore. ELIJAH:- Tanto quando è felice il cibo è comunque immangiabile. MEGHAN:- Allora Kyla so che è appena iniziata la scuola e hai altre cose a cui pensare, ma ho letteralmente bisogno di fare un rinnovo al mio guardaroba, quindi potresti per favoreee venire a fare shopping con me?? KYLA:- Va bene, l'importante è che ritorniamo a casa in tempo perché altrimenti ti costringerò a mangiare formaggio per il resto della tua vita. MEGHAN:- Hai la mia parola, croce sul cuore. Improvvisamente Vanessa , la cosiddetta " regina della scuola", si avvicina al nostro tavolo... VANESSA:- Ragazzi so che potrebbe non interessarvi ma stasera organizzeremo un falò in occasione della ripromozione del ballo di fine anno, se volete siete i benvenuti ma senza costrizioni ovviamente. Alle dieci presso la spiaggia. TIMOTEI, ELIJAH E MEGHAN:- Ci saremo invece, a stasera. KYLA:- Ma cosa vi viene in mente??! Meghan io e te avevamo in programma lo shopping, ricordi o lo hai già dimenticato? Non voglio nemmeno elencarvi tutte le cose che potrebbero succedere, quando si organizzano queste feste non va mai a finire bene. MEGHAN:- Lo so e mi dispiace, rimanderemo ma tu devi venire con noi. Hai bisogno di mettere in pausa il tuo cervello perché in fondo noi sappiamo che tu vuoi soltanto riprendere in mano la tua vita, ma sei troppo orgogliosa e protettiva per ammetterlo a te stessa. KYLA:- Adesso basta, io vado in bagno e non osate seguirmi, sto bene. Ed eccoci di nuovo con il respiro affannoso, il sudore che invade le mie mani, le fitte allo stomaco che arrivano fino al cervello e le lacrime che lentamente bagnano il mio viso; è uno dei tanti attacchi di panico che devo ancora imparare a gestire, ma la mia psicologa dice che sto facendo grandi progressi e che se continuo a fare gli esercizi sulla respirazione andrà tutto bene. È così vivere con l'ansia: non sai mai cosa e quando aspettartela perché ti divora così velocemente da non avere tempo di chiedere aiuto, l'unico aiuto che hai a disposizione sei tu e devi semplicemente controllarti per non esplodere. Non è semplice, ma con l'approccio giusto ci si riesce a convivere. Il suono della campanella mi risveglia da questo incubo e subito dopo l'ultima lezione, torno a casa. MAMMA:- Ciao tesoro com'è andato il primo giorno? KYLA:- Tutto bene, solite cose. Scusa se non mi va di parlare ma sono tanto stanca quindi andrò un po' a riposare, ti voglio bene. MAMMA:- Va bene, ti voglio bene anch'io. Mi è sempre difficile aprirmi con mia madre, mi sento a disagio sebbene non debba essere così, somatizzo sempre tutto e poi scoppio, un altro dei tanti aspetti dell'ansia. Mi stendo sul letto e con le cuffie nelle orecchie, mi addormento senza neanche accorgermene. (musica di riferimento waves di dean lewis) MAMMA:- Tesoro scusa se ti ho svegliata ma sono le nove e i tuoi amici mi hanno detto del falò, credo che dovresti andarci per loro. Ci sono sempre stati per te e adesso tu ci devi essere per loro, hanno bisogno di vederti felice e io ho bisogno di vederti felice; fallo per me e nel caso in cui vorresti andartene, sei libera di farlo. Ti chiedo solo di provarci... per favore. KYLA:- Va bene, ma lo faccio solo per te, sia chiaro. La mamma mi guarda sorridendo e :- Io allora ti aspetto giù, quando sei pronta ti accompagno. Io annuisco e mi preparo: metto il top verde che mi ha regalato Timotei e i pantaloncini di jeans corti di color bianco, pettino i miei capelli lisci schiariti in un biondo cenere, metto le scarpe da ginnastica bianche, un po' del mio profumo preferito alla lavanda, un filo di mascara e sono pronta ( musica di riferimento technicolor beat di oh wonder ) MAMMA:- Wow, sei bellissima!

KYLA:- Grazie mamma davvero ma dovremmo andare o faremo tardi. MAMMA:- Hai ragione, prendo la macchina e ti accompagno subito. Non avrei dovuto dire di sì, mi sto pentendo della scelta e credo addirittura di stare per vomitare dall'ansia. MAMMA:- Siamo arrivate, mi raccomando divertiti e fa' attenzione, a dopo. KYLA:- Va bene, a dopo.  Mentre scendo gli scalini fatti in legno che portano alla spiaggia Elijah, Timotei e Meghan mi abbracciano e:- Finalmente sei venuta, ti divertirai un sacco e abbiamo anche fatto amicizia con Ella e con Morgan, sono simpaticissime. Te le facciamo conoscere, vieni. ELLA E MORGAN:- Piaceree, tu devi essere Kyla giusto? KYLA:- Sì, sono proprio io in carne ed ossa. ELLA E MORGAN:- Sappiamo che non sei tanto a tuo agio ma non preoccuparti perché faremo in modo di farti divertire, che ne dici di giocare a pallavolo? MEGHAN, ELIJAH E TIMOTEI:- Sì daii!!! E non so perché ma questa sera decido di mettere da parte le paure e semplicemente godermi il momento. KYLA:- Va benissimo, io sono in squadra con voi così siamo pari. ELLA E MORGAN:- Perfetto, andiamo! (musica di riferimento can't stop dancing di Becky G)  E dopo un pareggio quattro a quattro... KYLA:- Vi abbiamo fatto il c**o, mi dispiace ma siamo state una bomba ad orologeria. ELIJAH, TIMOTEI E MEGHAN:- Ci rifaremo la prossima volta, novellinaa. E tra una risata e l'altra, il tempo passa subito. ELIJAH, TIMOTEI E MEGHAN:- Noi andiamo a casa, vieni con noi? KYLA:- No tranquilli, aspetto mia mamma. A domani! ELIJAH, TIMOTEI E MEGHAN:- Come vuoi, a domani! Mentre aspetto mia madre, mi siedo sulla sabbia e ammiro la bellezza del mare e sento la brezza marina che accarezza delicatamente la mia pelle, quasi se ne volesse prendere cura. DAVE:- Piacere, Dave. Ha dei capelli lucenti color castano, occhi marroni, è alto, indossa una maglietta bianca e un pantalone nero, scarpe da ginnastica e profuma di gelsomino. KYLA:- Piacere, Kyla. DAVE:- E' così rilassante, è come se le onde ti trasportassero con loro. KYLA:- Già, resterei qui per sempre. DAVE:- Anche io.  Ci guardiamo negli occhi e sorridiamo e... DAVE E KYLA:- C'è pace.

La scena si conclude con la canzone Coastline di Hollow Coves.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora