CAPITOLO 4

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K:- Ce la faccio anche da sola, non ho bisogno del tuo aiuto. T:- E' ora di andare a casa. Timotei ed Elijah accompagnano lentamente me e Meghan in macchina che quasi non ci reggiamo in piedi. Non è stata proprio una buonissima idea mandare giù tutti quei bicchieri. K:- Le vedete anche voi le stelline? M:- Io vedo degli uccellini. E:- Sì...è tutto reale. Inutile dire che l'effetto si prolungherà fino a domani mattina. Accompagnata a casa, salgo silenziosamente le scale e poso le chiavi sul tavolo, in questo modo mamma non potrà sentirmi. Ha il sonno leggero quindi è sempre meglio fare attenzione a non svegliarla, altrimenti non so come potrebbe andare a finire. Vorrei tanto indossare il mio pigiama caldo, ma senza neanche accorgermene mi addormento. Sono le sette e mezza, ieri ho dimenticato di impostare la sveglia e perderò l'autobus; si prospetta una grandissima giornata. Metto la prima cosa che capita nell'armadio e vado al piano di sotto. M:- Ieri non ti ho sentita rientrare, com'è andata la festa? K:- Tutto benissimo, era un po' tardi... scusa mamma ma devo proprio andare. M:- Va bene, va bene. Non so come mia madre riesca a sopportarmi: da una parte sono stramba e maldestra, dall'altra un po' perfettina e noiosa. Devo ancora trovare il mio equilibrio; chissà se un giorno ci riuscirò. L'autobus è già partito quindi devo andare a piedi, la cosa migliore sarebbe correre per arrivare prima del suono della campanella, ma le mie gambe e la mia testa dopo la serata di ieri non reggono nemmeno per due passi; userò un passo svelto. A cinque minuti dall'inizio delle lezioni, prendo i libri nel mio armadietto ed entro in classe. È una mia impressione o tutti mi stanno fissando come se avessi qualcosa tra i denti? M:- Pensavamo non venissi. T:- Non è da te fare tardi, come stai dopo ieri? K:- Tutto bene, davvero. Devo dire che le prime due ore sono passate velocemente, anche se della spiegazione ho capito poco e niente visto che ero più nel mondo dei sogni che nella realtà. M:- Terra chiama Kyla, ci sei?. K:- Meghan dai, ho dormito a stento un'ora. E:- Perché i tuoi capelli puzzano ancora di cloro? K:- Secondo te quando avrei avuto il tempo per lavarli? M:- La festa è stata meravigliosa anche se ricordo poco. T:- Meglio, credimi... LEILA:- Kyla ho adorato quando sei caduta in piscina. K:- Sì, divertentissimo... Per fortuna o purtroppo quando bevo riesco a ricordare perfettamente come sono andate le cose e devo dire che non ne vado molto fiera, credo che la mia caduta sia l'ultimo dei miei pensieri in questo momento. T:- Quella serpe di Vanessa ha pubblicato un tuo video e ha twittato l'hashtag " caduta di stile". M:- Che tr***a. E:- Meghan... modera i termini anche se , modestamente, se li merita tutti. K:- Lasciamo perdere, non scenderò al suo livello. M:- Hai intenzione davvero di fargliela passare liscia? Ti ha umiliata davanti a tutti. Non mi piace arrivare a compromessi con qualcuno che non merita nemmeno il minimo della mia attenzione. Alla fine la correttezza vince sempre, bisogna avere solo pazienza. Tutta la scuola ha visto il mio scivolone? Perfetto, si saranno fatti due risate. Ciò che realmente mi importa è chiarire con Dave; non avrei dovuto comportarmi in quel modo, spero lo capisca. K:- Io vado in classe. E, M, T:- Tra poco ti raggiungiamo. Un'altra giornata scolastica è andata. ALLENATORE:- Bella corsa oggi ragazzi, ci vediamo domani... vorrei anche avvertirvi del fatto che la gara autunnale si terrà tra due settimane. M:- Così poco tempo? K:- Va bene. Non sono per niente pronta, corro come una lumaca e dopo cinque minuti sento come se i miei piedi stessero per prendere fuoco. Chi me l'ha fatto fare?! ELLA:- Kyla so che avevi bisogno di informazioni su Dave, se è urgente e sei paziente tra un po' arriverà qui con la squadra di football per allenarsi per la partita che si terrà domani. K:- Va bene, grazie. ELLA:- Di nulla. ( sorride dolcemente) T:- Tu parlerai con lui e non ci hai detto nulla? Non sapevamo nemmeno che ti avesse iniziata a seguire. Perché non ti confidi con noi?! K:- Avrei tanto voluto dirvelo ma non mi sembrava così importante, non gli ho dato il giusto peso. T:- Beh da come hai reagito ieri invece pare proprio che tu sia interessata e , non poco. Non c'è nulla di male nel provare attrazione verso quel ragazzo... vogliamo solo che tu faccia attenzione. K:- Non provo attrazione per lui, mi è solo sembrato strano. Tutto qui. M:- Va bene, come dici tu. E:- Lasciamola stare, a domani. ELLA, MORGAN:- Buona fortuna. E, T, M:- Buona fortuna. Mi sento così in colpa, ma non era mia intenzione. So che non dobbiamo avere segreti e che tra amici ci si confida di tutto, ma a volte mi sento talmente bloccata che non riesco ad esprimere quello che voglio dire e a chi lo voglio dire. Il cuore mi dice di aprirmi, il cervello di tenere tutto dentro perché è irrilevante e non potrebbe fregar di meno il mio pensiero ed è scontato dire che alla fine a vincere è sempre la mia testarda razionalità. K:- Dave posso parlarti? D:- Non adesso, ma dopo l'allenamento ci sono. K:- Va bene allora ti aspetto qui. Mi sento così a disagio che preferirei farmi sotterrare viva. Non mi è mai piaciuto infilarmi in situazioni del genere, non sono quel tipo di ragazza. Sono sempre molto calma e pacata ma è ovvio che, come tutti, la mia pazienza ha un limite e una volta superato, sbotto di brutto. D'altronde queste partite non hanno mai avuto senso per me, è così emozionante correre e farsi male per una stupida palla? Per non parlare di tutte le regole che ci sono... però è rilassante vederli giocare e se mi immedesimo nella loro parte, riesco ad essere molto competitiva. Ogni anno la nostra scuola ha vinto qualche premio, ma quest'anno sembra che il livello si sia alzato quindi staremo a vedere. Che vinca il migliore! D:- Hai detto che volevi parlarmi, cosa c'è? K:- Volevo solo dirti che per quanto riguarda ieri, mi dispiace tantissimo. So di aver fantasticato un po' e non è da me, in più avevo bevuto troppo quindi puoi immaginare... D:- Ok, hai altro da dire? K:- No, penso di aver finito. D:- Perfetto, ci si rivede. Wow certo che è un ragazzo davvero dalle tante parole; lo chiamano Shakespeare. Non mi aspettavo di certo una reazione allegra o che si inchinasse ai miei piedi ma nemmeno che mi rispondesse in modo così freddo visto che ieri non ci ha messo un secondo a parlarmi in quel modo. Avevano ragione le voci su di lui, è meglio stargli lontano perché non sai mai cosa aspettarti... non sono solita giudicare un libro dalla copertina, ma non mi sbaglio mai sulle persone e lui sembra una di quelle che se ti lasciasse, non ci metterebbe un minuto a romperti il cuore in due e a calpestarlo come se fosse carta. Mai fidarsi di coloro che hanno la faccia d'angelo, non sai mai cosa si cela dietro. K:- Ci si rivede... Io spero il meno possibile, ma facciamo finta di nulla. Da fuori la porta si sente un odorino così invitante che non riesco a fare a meno di fiondarmi subito dentro. K:- Mamma che cosa stai cucinando? M:- Pizza. K:- Posso aiutarti? M:- Ma certo. ( canzone di riferimento feel like shit di Tate McRae) Cucinare con mamma è una cosa che faccio sin da piccola ed ogni volta che accade mi sento così al sicuro quasi fosse un sogno. Quella dolce sintonia che c'è nell'aria riesce a trasportami lontano dai problemi e da tutto ciò che mi circonda; è la terapia perfetta. M:- Perché non inviti i tuoi amici qui, la pizza avanzerà sicuramente. K:- Va bene... pizza e film stasera? (messaggiando) M:- Io ci sto. E:- E me lo chiedi pure? T:- Secondo te io rinuncio alla pizza? K:- Arriveranno a momenti. M:- Perfetto. Se si tratta di cibo chi rinuncerebbe mai? E poi la pizza fatta da me e mia mamma è sempre stata la loro preferita. Quando discutiamo e ne porto loro un pezzo, si risolve sempre tutto. Sebbene loro vorrebbero non cadere in tentazioni, alla fine ci cascano sempre; è anche per questo che sono miei amici. Io farei la stessa identica cosa. M:- Kyla puoi aprire tu? K:- Certo. M:- Allora... mi hanno detto che qui c'è una pizza da sgranocchiareee. E:- Io ho portato anche dei popcorn per il film. T:- E io delle bevande. K:- Meghan e tu? M:- Me stessa vale? K:- Sto scherzando, entra. K:- Noi andiamo in camera mia a vedere un film, ho già preparato tutto io. M:- Tranquilli, io resterò qui a guardare la TV. K:- Allora film romantico, comico o un thriller? M:- Io direi horror. Meghan adora i film horror e onestamente non capisco come non faccia a farsela sotto ogni volta che ci sono degli jumpscare; è così ossessionata che riesce a vederne anche più di due in un giorno. A differenza sua io non riuscirei a dormire per un paio di settimane e non scherzo: vedrei davanti ai miei occhi le scene e continuerei così fino a quando non le avrei completamente dimenticate. I thriller, invece, mi incuriosiscono; la psicologia criminale che viene trattata non solo ti permette di conoscere i personaggi fino in fondo ma ti insegna anche come autoproteggerti e cosa fare in caso di pericolo. E:- Io passo. K:- Idem. M:- Siete sempre i soliti fifoni. T:- Non prendertela anche con me, io non ho detto nulla. K:- Vediamo un thriller, va bene per tutti? T, E:- Sì. M:- Okayyy... Ogni scena di questo film ti lascia con il fiato sospeso e crea la suspense giusta per non distrarre il telespettatore. Inoltre devo ammettere che queste serate cinema insieme mi erano mancate; al college non sarà possibile vederci così spesso quindi dobbiamo utilizzare tutto il tempo a nostra disposizione: non si torna indietro, non si va avanti, si vive il presente. E:- Io devo andare, si è fatto tardi; ci si becca domani a scuola. T:- Anche io, a domani. M:- A domani bellaa. K:- Ciaooo. Sistemato il casino, metto il pigiama, lavo i denti e mi posiziono nel letto. M:- Buonanotte tesoro. Accarezza dolcemente il mio viso e mi da' un bacio sulla fronte. K:- Buonanotte mamma. È sempre bello tornare bambina.

La scena si conclude con la canzone anyway di Noah Kahan.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora