CAPITOLO 36

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Cheryl non mi degna di una parola, lasciandomi solamente il passaggio libero per entrare. La mamma e il resto dei parenti sono tutti in casa nostra, immobili e pallidi come delle statue: la situazione non promette bene. Sento che c'è qualcosa che non va, ma spero vivamente con tutta me stessa che non sia quello che penso; non riuscirei a sopportarlo per una seconda volta. K:- Che succede? La mamma corre ad abbracciarmi mentre delle lacrime bagnano completamente il suo viso. K:- Non dirmi che è quello che penso. Mi guardo intorno e noto Cheryl impassibile, come se fosse un'estranea rispetto all'intera situazione. M:- Jonathan mi ha telefonato per dirmi che tu avevi passato la notte a casa sua, abbiamo parlato un po' ma poi ha iniziato a sentirsi male. Mi sono precipitata nel suo appartamento, volevo portarlo in ospedale ma ha richiesto esplicitamente di voler parlare prima con te. C:- Alison mi ha avvertito e ho preso il primo volo per la Florida; sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Una nota di rassegnazione risuona nella sua voce. K:- Dov'è? La mamma indica il divano: mi avvicino e noto Jonathan disteso a lottare tra la vita e la morte, in preda all'agonia ma con la stessa luce di sempre impressa nei suoi occhi e nel suo cuore. Non riesco ad assistere alla sua presenza in queste condizioni, non riesco a pensare che lui mi stia per lasciare definitivamente, non riesco e non voglio credere a ciò che ho di fronte. Mi accovaccio a terra, intrecciando le mie mani nelle sue. J:- Sei arrivata. K:- Sai che non potrei mai lasciarti. J:- Io però ora devo farlo. Scuoto la testa in segno di negazione. K:- Non devi. Mi hai fatto una promessa, ricordi? J:- E la manterrò. K:- Come farai? J:- Io resterò sempre al tuo fianco: ogni volta che alzerai gli occhi al cielo tu mi vedrai. K:- Come faccio a riconoscerti? J:- Sarò la stella più luminosa, vicino alla costellazione del Grande Carro. K:- Vicino alle coordinate della stella Kyla? J:- Vicino alle coordinate della stella Kyla. Lacrime salate rigano velocemente il mio volto. K:- Ti amo e ti amerò per sempre. Jonathan sorride dolcemente, accarezzandomi le guance. J:- Anche io ti amo e ti amerò sempre. Rilascio un bacio sulle labbra di Jonathan che ricambia nonostante il dolore e le poche energie a disposizione. J:- E' arrivato il momento di andare Ky. Rimango in silenzio, ma dentro le parole martellano per uscire. J:- Prima però devi promettermi una cosa. K:- Cosa? J:- Promettimi che studierai per trovare una cura per chi è malato come me; troppi bambini muoiono di cancro e tutta questa sofferenza è ingiusta. K:- Te lo prometto. J:- Finalmente ritorno da Selene, ce l'ho fatta. K:- Ce l'hai fatta. Jonathan chiude gli occhi, abbandonandosi così ad un sonno eterno. Sento le urla di Cheryl farsi sempre più assordanti; la mamma cerca di calmarla in qualche modo, ma si sa che non c'è cosa peggiore della morte del proprio figlio. Jonathan non meritava nulla di tutto questo: la vita è stata fin troppo crudele con lui, il cancro lo ha portato via dai propri cari ma soprattutto lo ha portato via da me. Tre giorni dopo... io e la mamma siamo pronte per il funerale di Jonathan: indosso un completo nero e al collo ho la collana che mi ha regalato. Verrà sepolto accanto alla sorella, come da lui richiesto. Ho sempre pensato che si sarebbero ricongiunti in un modo o in un altro e adesso che Jonathan non c'è più, ho la conferma che siano in un posto felice insieme senza sofferenza e senza dolore. Una volta arrivati al cimitero, prima di dirgli definitivamente addio, mi posiziono al centro per spendere delle parole nei suoi confronti come voluto anche da Cheryl. Mi schiarisco la voce e inizio a leggere il discorso che ho preparato. K:- Ammetto che parlare di Jonathan non sia così tanto semplice per me: siamo cresciuti insieme, avevamo interessi diversi ma simili; quel bambino dalla chioma bionda e dalle iridi da un verde ad un azzurro ha suscitato sin da subito un interesse nei miei confronti. Ho la capacità di comprendere l'anima di una persona solo guardandola negli occhi e Jonathan era una di quelle buone, con qualche difetto da aggiustare ma niente di alquanto impossibile. Jonathan amava cucinare e lo ringrazio per avermi insegnato qualche segreto del mestiere, dato che io sono negata. Jonathan amava guardare le stelle e riconoscerne le costellazioni, infatti lui ritiene di essere la stella più luminosa del Grande Carro, anche se quella di Orione era la sua preferita. Jonathan amava ascoltare, lo faceva per ore e non si stancava mai. Jonathan amava proteggere le persone a cui teneva di più, non avrebbe mai permesso a nessuno di provare il suo dolore. Jonathan amava la libertà per cui mi va di immaginarlo come uno spirito libero e, infine, Jonathan amava Selene, la sua sorellina che ha sempre desiderato di abbracciare anche per un'ultima volta e che da adesso, non lascerà più andare via. Certamente la tristezza per la sua perdita ci fa credere che tutto questo sia ingiusto, ma io credo fortemente che Jonathan adesso sia felice. Il cancro ha portato via una parte di lui, ma l'altra parte non andrà mai via dai nostri cuori. Jonathan vive in ognuno di noi e continuerà a farlo: finché c'è amore, c'è ricordo e finché c'è ricordo, c'è vita. Una farfalla bianca si posa sulla mia mano per qualche secondo, poi scompare nel cielo mimetizzandosi con le nuvole. Jonathan ha ascoltato ciò che ho scritto per lui e ha voluto inviarmi un segnale: è proprio vero che lui non smetterà mai di osservarmi. Rigiro tra le mani il ciondolo che ho al collo e alzo gli occhi al cielo. Chiudo gli occhi e mi immagino noi due a ballare: lui con il suo solito completo nero e io con un vestito bianco; Jonathan non amava ballare ma da bambini per rendermi felice, faceva questo piccolo sforzo affinché io non pensassi continuamente alle litigate tra i miei genitori. Cercava di proteggermi da ciò a cui avevo sempre cercato di nascondermi, ma io ero troppo piccola e ingenua per capire. Credevo fosse normale ma è merito di Jonathan che non mi hai mai fatto pesare nulla; gli devo davvero tanto, più della mia stessa vita. Una volta rientrata a casa, prelevo la lettera che Jonathan mi aveva scritto quando ero in ospedale. Avrei dovuto aprirla solo quando mi sarei sentita pronta al cento per cento e adesso è arrivato il momento di farlo. Mando l'ossigeno nei polmoni, mi faccio forza e riporto lo sguardo sul foglio. " Cara Kyla, so che probabilmente leggerai questa lettera in un momento in cui sentirai particolarmente la mia mancanza, ma sappi che per qualsiasi cosa io ci sono. Parto con il dirti che mi dispiace essere sparito così dal nulla, aver chiuso quasi tutti i rapporti con te e con la tua famiglia, non averti dato delle spiegazioni plausibili fa di me una persona non degna di nota e forse anche un po' timorosa. Da quando Selene se n'è andata, qualcosa dentro di me è cambiato, io sono cambiato: ho fatto delle cose di cui non vado fiero e ci sono delle conseguenze per ogni azione che viene compiuta. Mi è stata riscontrata una massa al fegato, sospettano che sia un carcinoma anche già ad uno stadio avanzato. Devo fare degli accertamenti, ma il medico è quasi certo che sia cancro, non so bene come affrontare questa cosa, ma so che restandoti accanto tutto diventa più leggero e più facile. Prima o poi tu verrai a conoscenza di questa cosa, magari proprio leggendo questa lettera, ma se ti conosco bene so per certo che aprirai questa busta in circostanze peggiori. Non preoccuparti per me, qualsiasi cosa accada io starò bene e quando ti sentirai sola o triste, ricordati che io e te abbiamo promesso a noi stessi di restare per sempre la piccola Ky e il guerriero J. Il tempo passa ma i ricordi rimangono eterni, nel cuore di chi decide di conservarli per sempre. Non dimenticarti di me, perché io non lo farò: abbi sempre la forza di restare in vita e continua a credere in quello che sogni così che possa diventare una vera e propria scelta di vita. Con amore, Jonathan. Ps: aspettati altre lettere che ci sto prendendo gusto. "

La scena si conclude con la canzone Born to die di Lana del Rey.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora