CAPITOLO 10

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K:- Jonathan tutto okay? I:- Tu devi essere la famosissima Kyla... K:- Ci conosciamo? I:- Jonathan perché non ci presenti tu? J:- Isabel lei è Kyla... Kyla lei è Isabel, la mia ragazza. Non so spiegare bene perché in questo esatto momento ho il presentimento che qualcosa si sia spezzato dentro di me: perché nascondermi una cosa così importante? Che fine hanno fatto tutte le promesse che abbiamo mantenuto con il passare degli anni? Tutto letteralmente mandato all'aria. Sono delusa? Sono arrabbiata? Sono distrutta? Onestamente, credo di non voler sentire più nulla. K:- Non sapevo avessi una ragazza... comunque, piacere. I:- Allora... dove posso posare le mie valigie? In cinque minuti si è già appropriata della mia casa e pensare che avrei dovuto passare una serata tranquilla con i miei amici. Cavolo, dovrei avvertirli? K:- Nella sala degli ospiti al piano di sopra. Jonathan ti accompagnerà. Io nel frattempo comunico ai ragazzi del rinvio dei giochi. I:- Non rinviare per me, fa' come se non ci fossi. K:- Ma avete bisogno di trascorrere un po' di tempo insieme senza che ci siano ulteriori problemi. J:- Nessun fastidio. K:- Se avete bisogno di qualcosa, sapete dove trovarmi.

JONATHAN'S POV

J:- Perché sei qui? I:- Mi mancavi ed avevo bisogno di una breve vacanza. J:- Io avevo bisogno di stare un po' in pace con i miei pensieri. Cosa non ti è chiaro? I:- Non prendertela, credevo che potesse piacerti questa idea. Inoltre, le mie sorprese sono sempre state di tuo gradimento. Sei così strano ultimamente, cosa ti succede? J:- Tu ti sistemerai nell'altra stanza. I:- Non sviare l'argomento. J:- Non mi va di parlarne adesso. I:- Non dormiremo nemmeno insieme? J:- Per il momento è meglio di no. Ti aspetto giù così avrai il tempo di sistemare le tue cose. ( chiudendo con forza la porta) Sarò stato severo, ma quando decido di fare una cosa anziché un'altra, la mia scelta deve essere rispettata. Se qualcuno tiene realmente ad una persona, appoggia tutte le sue decisioni indipendentemente da tutto. E' così che si sarebbe dovuta comportare perché io avrei fatto esattamente ciò che lei mi avrebbe richiesto. È così che si mostra tutto l'affetto verso quella persona. La si lascia andare.

KYLA'S POV

K:- Isabel? J:- Sta sistemando le sue cose. K:- Perché non mi hai parlato di lei? J:- E' una storia lunga. Non avrebbe dovuto nemmeno essere qui. K:- Ma perché? J:- Perché è da lei che scappo. Lo guardo perplessa. K:- Pensi di lasciarla? J:- Sono venuto qui proprio per capirlo ma se lei è nelle vicinanze, mi è tutto più difficile. K:- Secondo me invece, ti servirà molto. Avendola vicino capirai se quei sentimenti vivono ancora dentro di te e... una seconda possibilità è sempre ben accetta. Odio pronunciare queste parole perché significherebbe che dovrei andare avanti e rinunciare all'idea di noi due insieme che mi sono creata da tempo, ma voler bene ad una persona significa proprio questo: lasciarla andare quando sai che l'unica cosa che ti rende felice è vederla stare bene accanto a qualcun altro che non sia tu. E diciamo la verità, non esiste forma d'amore più bella. In aggiunta, non ho bisogno di qualcuno al mio fianco per stare bene; la paura di essere ferita è sempre dietro l'angolo. I:- Posso unirmi al vostro discorso? ( prendendo un dolce dal piatto) Mi affaccio alla finestra della cucina e... K:- Sono arrivati i ragazzi. Apro io. T:- Abbiamo portato tutto il necessario. K:- Sì, grazie. Ella e Morgan che bello vedervi! ( abbracciandole) E:- Abbiamo interrotto qualcosa? K:- Non posso spiegarvi tutto adesso, ma accomodatevi pure. M:- Io prendo i popcorn ( fiondandosi in cucina come se fosse un razzo) K:- Allora, da cosa vogliamo cominciare? T:- Indovina chi? ELLA:- Adoro quel gioco! K:- Andata allora. E:- Volete partecipare anche voi? (riferendosi a Jonathan ed Isabel) I:- Tranquilli. Ore 21:00: dopo aver consumato tutte le risorse a nostra disposizione, non ci resta che giocare l'ultima carta. M:- Come ultimo gioco io proporrei obbligo o verità. MORGAN:- Manca anche a me. E:- E' l'unico da sfilare sulla lista. T:- Kyla per te va bene? K:- Siete voi gli ospiti e io non posso che accontentarvi. M:- Evvai! ( esultando quasi fosse una bambina a cui hanno appena comprato una caramella). I:- Posso? ( indicando il cuscino su cui sedersi) K:- Certo. Prendo una bottiglia vuota e la posiziono al centro. Siamo tutti raggruppati in un cerchio ed ognuno di noi freme dalla voglia di scoprire i segreti dell'altro. Lo si evince dalle facce ansiose che traspaiono. La prima a girare la bottiglia è Ella. ELLA:- Obbligo o verità? T:- Verità. ELLA:- Te la sei mai fatta addosso? T:- Sì... quando avevo tre anni. M:- Furbo. Ora tocca a Timotei. T:- Obbligo o verità? E:- Obbligo. T:- Devi indossare un vestito di Kyla fino al tuo ritorno a casa. E:-Timotei sei crudele. T:- Kyla scegli il più sexy, mi raccomando. K:- Il tubino nero gli donerà sicuramente. Un tubino nero più tardi... K:- Ed ecco a voi la signorina d'Inghilterra. Tutti scoppiamo a ridere come dei pazzi. M:- Sta meglio a te che a Kyla. E:- Scemi. K:- Dove eravamo rimasti? E:- E' il mio turno, grazie. Elijah gira la bottiglia e... E:- Obbligo o verità? I:- Verità. E:- Hai mai fatto il bagno nuda in piscina? M:- Che pervertito. Isabel accenna ad una leggera risata. I:- Una volta, il primo anno di college. È stato liberatorio, vero Jonathan? Jonathan rimane impassibile e, sinceramente, non riesco proprio a comprendere questo comportamento. So che per lui non è un buon momento e che necessita più spazio, ma Isabel sembra davvero una brava ragazza. È anche molto bella: ha la pelle olivastra, capelli lunghi, neri e ricci e gli occhi di un marrone scuro che rispecchiano perfettamente i suoi colori. Anche il suo senso dello stile non scherza affatto. K:- Dovremmo metterci alla prova anche noi qualche volta. Cerco di sviare l'argomento perché la situazione è già abbastanza imbarazzante. T:- Mare, piscina, lago o fiume? K:- Tutti e quattro? MORGAN:- Perché no?! I:- Bando alle ciance. Afferra velocemente la bottiglia e la fa girare... I:- Obbligo o verità? Sono in un bivio. Hai presente destra e sinistra? Cosa scelgo? La destra sembra una buona direzione ma anche la sinistra non è male. Se scegliessi obbligo avrei paura, se scegliessi verità avrei paura comunque. Servirebbe un aiuto dall'alto. J:- Isabel ti posso parlare? I:- Proprio adesso che sono impegnata? J:- Se ci tieni tanto a chiarire. Non credevo fosse così semplice. Forse Jonathan si sarà accorto del mio disagio. K:- Tranquilla, loro stavano giusto per andare. T:- Già... ti aiutiamo a riordinare? K:- Andate pure, ci penso io qui. ELLA:- Grazie per la serata, mi sono divertita un sacco. MORGAN:- E complimenti a chi ha cucinato tutte le cose buone che ci hai servito. K:- Riferirò. Accompagno tutti alla porta e dopo essermi assicurata che siano entrati in macchina, rientro e mi rimetto all'opera. Ore 23:00: l'ultimo sacco è stato riempito. Ora non mi resta che portare la spazzatura fuori e poi posso finalmente riposarmi. Raggiungo il retro della cucina e vedo Jonathan fumare una sigaretta . K:- Così adesso ti sei messo a fumare? Hai sempre detto che odi chi lo fa e invece ti trovo qui. J:- Lascia perdere. K:- E invece non lascio perdere perché ci tengo a te e non voglio vederti svanire lentamente senza fare nulla. Quindi adesso mi dici cosa ti prende. J:- Non voglio litigare di nuovo. K:- Credimi, neanche io. J:- Allora va' via. K:- No. J:- Vorrà dire che me ne andrò io. Aggrappo il suo braccio e... K:- Io non ti lascio, né ora né mai. Jonathan fissa i miei occhi e le mie labbra come se fossero ipnotizzanti per lui, afferra le mie guance delicatamente e mi bacia. (canzone di riferimento car's outside di James Arthur ). Sento dei brividi scorrere lungo la mia schiena, il mio cuore sembra essersi fermato per un secondo, le mie mani tremano dall'emozione e le mie gambe sono paralizzate. Non ho mai pensato di poter dare il mio primo bacio a colui con cui sono cresciuta, a quel bambino dalla chioma bionda con cui ho ipotizzato la mia vita futura: in questo momento per me non esiste paura, non esiste dolore, non esiste tristezza. Solo tanta luce. K:- Beh... niente male. J:- Vuoi riprovare? Sorrido imbarazzata. Mamma ha appena parcheggiato la sua macchina. K:- E' meglio se rientriamo. Mamma è tornata e non è a conoscenza di Isabel. K:- Mamma, che bello rivederti! M:- Come mai tutto questo entusiasmo? A parte il fatto che le mie labbra hanno toccato quelle di Jonathan Jones? K:- Niente, mi sei mancata. I:- Jonathan cos'era quel rumore? M:- Dovete spiegarmi tutto voi due. (incrociando le braccia) Vedere Isabel mi fa sentire uno schifo, ho complicato le cose ulteriormente e mi sono fatta prendere la mano. È stato uno sbaglio. K:- Prometto che lo faremo, ma adesso è tardi e Isabel ha bisogno di me; vero? I:- Sì sì. M:- E anche per questa volta l'hai scampata. Corro velocemente al piano di sopra, apro l'armadio e prendo le coperte per Isabel. I:- So che potrei aver creato dei problemi con tua madre e per questo mi dispiace, ma la vera ragione è che ho paura che Jonathan mi stia tradendo con qualcun altro, tu sai chi potrebbe essere? Ti ha detto qualcosa? Effettivamente so chi potrebbe essere, ma non credo che mi vorrebbe più vedere per il resto della sua vita, quindi decido di mentire spudoratamente. K:- No, purtroppo. Ma se so qualcosa, ti faccio un fischio. (ingoiando la saliva) I:- Grazie, sei come un'amica per me. (abbracciandomi) Non ci voleva questa; ma poi chi diamine ritiene di volersi bene conoscendosi da un paio di ore? Io non ci riuscirei. Svelatemi i vostri trucchi. K:- Dormici su, okay? Annuisce.Tutto questo stress mi farà perdere i capelli: sarà meglio anche per me dormire. È sempre la soluzione giusta. Ore 1:07: vengo svegliata dal bussare della porta. A stento mi reggo in piedi ma riesco ad aprirla. K:- Isabel... cosa succede? Perché piangi? I:- Jonathan mi ha lasciata.

La scena si conclude con la canzone Sweater Weather di The Neighbourhood.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora