CAPITOLO 8

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J:- Sarà meglio rientrare o tua madre ci ammazzerà entrambi. K:- Puoi dirlo forte. Lunedì 31 ottobre: ho sempre considerato halloween una delle festività più stupide del secolo; travestirsi da mostri o fantasmi non mi ha mai eccitato come idea ma l'ho sempre ritenuto un modo per fare qualcosa di carino insieme a mamma. Ogni anno cuciniamo i biscotti a forma di zucca e li decoriamo con ogni tipo di schifezza che troviamo in casa. Poi facciamo una maratona dei film più divertenti sugli zombie e concludiamo la serata dando le caramelle ai bambini che vengono a bussare alla nostra porta. È una tradizione che, seppur possa sembrare infantile, tengo molto a cuore. Sul mio calendario è addirittura segnata in rosso. K:- Quindi stasera cosa prepariamo? M:- Tesoro mi sono dimenticata di dirti che ho una cena con i miei colleghi di lavoro e quindi dobbiamo rimandare. K:- Ma è una cosa che facciamo sempre insieme questo giorno dell'anno, non possiamo rimandare. M:- Ho già preso questo impegno e non posso annullare... K:- Capisco... M:- Puoi sempre organizzare qualcosa con i tuoi amici. ( sorseggiando la sua tisana calda) K:- Vedremo... J:- Buongiorno. M:- Buongiorno Jonathan, se hai fame serviti pure. J:- Mangerò soltanto una cosa veloce... ho delle commissioni da fare. M:- Che orario si è fatto! Io vi lascio allora, a dopo. K:- Che genere di commissioni? J:- Non puoi sapere sempre tutto. K:- Dato che vivi temporaneamente qui, mi sembra normale che io voglia accertarmi che tu non faccia cose stupide. La mamma ha già tante preoccupazioni e non ne necessita altre. J:- Tranquilla, starò al mio posto. K:- Bene... Messaggio di gruppo da Elijah, Timotei e Meghan:- Pigiama party a scuola stasera! K:- Organizzato da chi? T:- Secondo te? M:- La vipera. E:- Emoji del serpente. Per chi se lo fosse chiesto, stiamo parlando di Vanessa. J:- Chi ti scrive? ( sporgendo la testa verso il mio cellulare) K:- Poi dici che sono io. Comunque hanno organizzato un pigiama party a scuola, il che include anche una festa in maschera e io ho necessariamente bisogno di un costume. J:- Tu che vai alle feste... cosa ne hai fatto della vera Kyla? K:- Sei sempre il solito scemo, comunque inviterei anche te ma sai com'è... sei troppo vecchio per queste cose. Jonathan è già al secondo anno del college: frequenta la NMU e ha una media molto alta nonostante abbia più vita sociale di me. K:- Ora scusami ma ho dei costumi a cui pensare perché sai...io non vedo l'ora di andare a questo party. Messaggio di gruppo... K:- Chi mi accompagna a scegliere il costume per stasera? M:- Ioooooo. Ogni scusa è buona per Meghan per fare un po' di shopping; vivrebbe solo di questo. Ore 10:00: arriviamo al negozio e iniziamo a provare tutti i costumi disponibili. Meghan è irrefrenabile e io sono già stanca morta; ogni vestito sembra non essere quello giusto. Vorrei qualcosa che mi rappresenti; non voglio spaventare nessuno. E dopo aver provato l'ennesimo costume... M:- Con questo sei troppo sexy, tutti cadranno ai tuoi piedi. Credimi. K:- Non so... mi sento abbastanza a disagio, che ne dici se prendiamo quello che ho misurato prima? M:- Vuoi davvero vestirti da suora? Okay che fa impressione ma così tutti ti rideranno contro tesoro. K:- Eh va bene... tu invece cosa indosserai? M:- Questo qui. K:- Wow... ti servirà anche una parrucca allora. M:- Ci ho già pensato. K:- Sei davvero incredibile. M:- Lo so. NEGOZIANTE:- Sono in totale cento dollari. ( masticando una gomma) K:- Nemmeno un po' di sconto? NEGOZIANTE:- No. M:- Dovrebbero insegnarti un po' più di gentilezza. K:- Le piace scherzare. Lancio uno sguardo a Meghan fulminandola in un secondo. K:- Arrivederci. NEGOZIANTE:- Arrivederci. ( con fare scocciato). M:- Che maleducata. K:- Non pensiamoci, non ne vale la pena. A dir la verità una tirata di capelli se la sarebbe meritata. Dunque, abbiamo bisogno solo delle maschere ma a quelle ci posso pensare io. M:- Pranziamo insieme? K:- Per me va bene, tanto avrei comunque pranzato da sola. CAMERIERA:- Cosa ordinate? K:- Due tacos messicani. CAMERIERA:- E da bere? K:- Per me dell'acqua. M:- Una lemon soda. K:- Allora... come procede con Elijah? M:- Bene anche se (come sai) ci sono delle

discussioni. K:- Credo che dovreste parlarne, cioè va bene avere delle divergenze ma l'importante è che si trovi un punto d'incontro. M:- Ci stiamo lavorando e non solo metaforicamente. K:- Che ne dici di cambiare argomento? M:- Ti scandalizzi per così poco... K:- Non è che mi scandalizzo, semplicemente non mi va di parlare di queste cose così private... come funzionerà stasera? M:- Festa in maschera con costume e poi dopo si resta a scuola fino a tarda mattina. K:- Quindi martedì niente lezioni? M:- Esatto. K:- Potreste fermarvi a casa mia allora e magari potremmo organizzare una di quelle serate giochi che non facciamo da tanto ormai. M:- Sai che per me va bene tutto. CAMERIERA:- Ecco a voi. In un batter d'occhio divoriamo tutto quello che abbiamo davanti. K:- Avevo così tanta fame. M:- A chi lo dici.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora