CAPITOLO 9

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Cosa dovrei rispondere? Sto andando nel panico più totale. Resto qui seduta e lo ignoro oppure mi faccio avanti e accetto? So che non dovrei essere così paranoica ma è più forte di me: potrebbe nascondersi chiunque dietro quella maschera. E se fosse tutto uno scherzo? Se stessero cercando di farmi fare qualche figura da niente? Non potrei mai più farmi vedere in giro. Timotei mi guarda perplesso e fa un cenno con il capo in segno di incoraggiamento. K:- Certo. (cedendogli la mia mano). Nel peggiore dei casi sono pronta per un bel viaggio. Ci posizioniamo al centro, lui allunga lentamente le mani sui miei fianchi, io poggio le mie sulle sue spalle e i nostri sguardi seppur velati sembrano incrociarsi. Ha un aspetto così familiare... sono quasi certa di averlo già conosciuto. Ho una memoria di ferro e ricordo ogni minimo dettaglio di ogni singola persona. Sono una stalker? Assolutamente no... mi piace ammirare ciò che di più bello caratterizza un individuo. Sono dell'idea che ognuno abbia qualcosa di speciale: deve solo farla fuoriuscire, senza timore. K:- Ci conosciamo? X:- Dipende cosa intendi tu per conoscenza... Davvero? Cioè sta davvero flirtando con me? K:- Intendo se ci siamo mai incontrati. X:- Non posso risponderti con certezza signorina. K:- Hai dei lineamenti particolari  che ho già notato precedentemente.... (accarezzandogli delicatamente le guance) Mi sposta leggermente i capelli e mi sussurra silenziosamente all'orecchio:- Sei così sicura di volerlo sapere? Accenno ad un sì con la testa e... X:- Allora mi sa che dovrò accontentarti... Ma proprio mentre sta per sfilarsi la maschera.... DJ:- E' arrivato il momento di un bel remix!!!! M:- Kyla finalmente anche tu hai trovato un ammiratore. Scomparso... nessuna traccia di lui. Non avrò mica ballato con un fantasma?! K:- Lo avete visto anche voi quindi? E:- Sembravate anche molto intimi. ELLA:- Ma dov'è ora? T:- Non ti avrà mica scaricata ancor prima che ci potesse essere qualcosa?! K:- Okay adesso calmiamoci tutti... non parliamo di me, piuttosto parliamo di voi due (indicando Ella e Timotei) e dei due ragazzi con cui avete ballato. ELLA:- Io ho conosciuto David ed è davvero carino... mi ha addirittura invitata ad uscire! T:- Io invece ho conosciuto Liam e sembra essere una brava persona quindi credo che lo chiamerò qualche volta. K:- Ti ha dato il suo numero di telefono? T:- Già... ( sorridendo) K:- Sono così contenta per voi... vi voglio bene. ( singhiozzando) M:- Stai piangendo? E:- Che domande fai... K:- Non sto piangendo, sono soltanto emozionata. Le lacrime al contempo bagnano completamente il mio viso. T:- Mh... K:- Sono emotiva, okay? ELLA:- Abbraccio di gruppo? Senza nemmeno pensarci due volte, ci lasciamo travolgere da tutto l'affetto che proviamo gli uni per gli altri. L'unica cosa su cui io potrò contare sempre... sono loro; non c'è nulla che possa cambiarlo. Ore 21:30: dopo una scorpacciata di caramelle e schifezze varie, ognuno di noi si reca nei bagni della scuola per potersi cambiare. Io insieme ad Ella e Meghan, Elijah insieme a Timotei. Ogni studente ha potuto scegliere con chi dormire ed ovviamente io, Elijah, Timotei, Meghan ed Ella siamo insieme. Il nostro obiettivo è restare svegli fino all'alba ma so che non riusciremo a raggiungerlo e cadremo in un sonno profondo. Raggiunta l'aula due e posizionati i nostri sacchi a pelo a terra, sembra essere tutto perfetto fino a che non vediamo Vanessa e le sue amiche entrare e dire con fare sarcastico:- Speriamo di non aver disturbato nulla di importante. K:- No, tranquille. Solo una domanda... perché siete qui? V:- Vi faremo compagnia... ma se vi dispiace possiamo sempre andarcene. M:- Sì, grazie... K:- Meghan... ( sussurrando) K:- Comunque è ovvio che potete stare, non abbiamo mica pagato per dormirci. V:- Grazie Kyla, sei proprio un'amica. T:- Da quando siete amiche? M:- Vorrei strozzarla. K:-Siamo pacifici, si tratta di poche ore nelle quali dormiremo praticamente , quindi è come se non ci fossero. Ore 00:30: tutti gli altri dormono come dei ghiri e ,come ho già detto precedentemente, il piano che avevamo concordato , è saltato. Io ho un certo languorino quindi decido di uscire delicatamente dall'aula. Il silenzio rimbomba nella scuola: non c'è mai stata così tanta tranquillità. Sono sempre stata abituata alla confusione mattutina ma se bisogna giudicare la scuola nel complesso, non è niente male; trasmette pace e malinconia contemporaneamente. Cammino in punta di piedi fino alla macchinetta; ci sono varie scelte: ciambella al cioccolato, crackers di mais salati, succhi di frutta, frutta in busta etc... D:- Anche tu affamata? K:- Oddio mi hai spaventata. Ho perso venti anni di vita ma hey... sto bene. D:- Non ti avrei mangiata comunque. K:- Divertente. D:- Cosa prendi? K:- Credo che prenderò una ciambella. D:- Vada per la ciambella anche per me allora. Ci sediamo entrambi a terra e... D:- La sorvegliante dorme come un bambino. K:- Hahahaha, sarà molto stanca... D:- Shhh ( posando il suo dito sulle mie labbra) K:- Cosa? D:- Mi è sembrato di sentire dei passi... K:- Io non sento niente. D:- Errore mio. Inghiottisco l'ultimo pezzo di ciambella rimasto e noto Dave guardarmi perplesso... K:- Cosa? D:- Hai una goccia di cioccolato attaccata alla bocca. K:- Hai un fazzoletto? Che imbarazzo... D:- Faccio io, tranquilla. Allunga lentamente le sue braccia vicino alla mia faccia e delicatamente , con l'aiuto del fazzoletto, pulisce la parte interessata. Le mie guance iniziano ad arrossire... si nota così tanto il mio disagio? K:- Sarà meglio che io vada. Si è fatto abbastanza tardi. D:- Andrò anche io... alla prossima allora. K:- Alla prossima. Raggiungo velocemente la mia stanza e provo a chiudere gli occhi. Ore 5:54... T:- Kyla svegliaaa. M:- Sveglia, scema. K:- Che succede? E:- C'è l'alba. K:- Ma non stavate dormendo voi? ( stropicciandomi gli occhi) M:- Abbiamo impostato la sveglia sul telefono e... ELLA: Eccoci qui. K:- In questo momento vorrei uccidervi ma a stento mi reggo in piedi , quindi... siete dei geni! Timotei, Elijah, Meghan ed Ella mi aiutano ad alzarmi. K:- Wow... E' una cosa inspiegabile e spettacolare: un'infinità di colori che genera  una tela su cui disegnare tutto ciò che vuoi. Il sole e la luna si incontrano per poi dividersi ma entrambi dipendono l'uno dall'altro, proprio come due anime gemelle che formano l'incastro perfetto. M:- E tu che volevi dormire... Ore 7:00: la signorina Fields ci invita tutti in mensa e dopo una zuppa di latte con biscotti andati a male, sistemiamo le cose nelle nostre borse e ci appartiamo dinanzi all'ingresso. Dopo venti minuti di attesa vedo arrivare in lontananza la macchina di mamma, ma alla guida c'è Jonathan. K:- Sul serio? J:- Mi odi così tanto? M:- Ci vediamo più tardi. E,T:- A dopo. K:- Sì, non dimenticate le carte da gioco. Ella ovviamente potete venire anche tu e Morgan. ELLA:- Glielo dirò. Chiudo lo sportello della macchina, allaccio la cintura e... J:- Adesso mi ignori? K:- Senti, mi dispiace per ieri sera ma mi hai letteralmente portata ai limiti dell'esasperazione e credimi se ti dico che ce ne vuole. So che ci tieni a me, ma adesso so cavarmela anche da sola. Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno. J:- Okay... Avrei potuto dire tante cose, ma ho lasciato che il silenzio si esprimesse da sé; a volte tacere è la migliore arma che abbiamo a disposizione. Arrivati a casa, Jonathan non mi degna di uno sguardo e si rinchiude in camera. M:- Dovresti parlargli. Lui ti vuole bene e ha sempre sentito il bisogno di proteggerti, sai che dopo la morte della sorella non è più lo stesso. K:- Sono proprio una brutta persona. M:- Sei umana... ora va' a risolvere con lui prima che sia troppo tardi. Annuisco e dopo aver bussato alla sua porta... K:- La tua amichetta ti ha portato i tuoi biscotti preferiti. Silenzio tombale. K:- Possiamo parlare? Sai che resterò qui fino a che non mi aprirai? Prima o poi dovrai uscire per andare in bagno e credimi, sarò molto insistente. Non ti lascerò andare neanche per un millisecondo. E... J:- Puoi stare un attimo in silenzio? (aprendo furiosamente la porta) K:- Hai ragione, bocca cucita. Entro in camera e lo fisso nella speranza che io possa finalmente dire qualcosa...J:- Hai qualcosa da dirmi? Grazie al cielo. K:- Voglio solo che tu sappia quanto io tenga a te, quanto io sia fiera della persona che sei diventata, della forza che hai nonostante tutto e tutti. Il mio piccolo amichetto del cuore cresciuto così in fretta. Ti voglio tanto bene J. J:- E io sono fiero della piccola grande donna che sei diventata. Della determinazione che metti in ogni cosa che fai, della maturità che hai per risolvere i problemi e dell'autorità delle tue scelte. Sai che non riuscirei ad essere arrabbiato con te per tanto tempo, sei più importante di quanto tu possa pensare e mi dispiace averti trattata di merda prima, non te lo meriti. K:- Smettila. ( scompigliandogli i capelli). Dopotutto si torna sempre dove si è stati bene. Sono felice del rapporto che ho con lui: per me è un cuscino su cui poggiarmi nei momenti di sconforto, un'ancora che mi aiuta a risalire dalle più profonde oscurità, un cerotto che copre le ferite. Per me lui è casa e casa è il luogo più sicuro. J:- Più tardi ti do' una mano per la serata giochi di stasera? K:- Te ne sarei profondamente grata. Ore 17:14: Jonathan prepara i popcorn, io verso le patatine e gli altri snack vari nelle ciotole, prendo le bibite, delle coperte, i bicchieri e i piatti di plastica. K:- Dovrebbe essere tutto. Ti sembra che manchi qualcosa? J:- La cassa per la musica? K:- Giusto. Ore 18:00: il citofono risuona in tutta la casa.... K:- Puoi andare tu? Saranno sicuramente loro. J:- Vado. Jonathan apre la porta e... ISABEL:- SORPRESA!!!

La scena si conclude con la canzone Sex, drugs, etc. di Beach Weather.

The strength to stay alive- La forza di restare in vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora