Penny POV
Era passato praticamente un girono. Un girono dal mio scherzo finito male. Da quel momento mi ero nascosta come la peste da Annabeth e Percy. Dopo la cena, che avevo passato al tavolo di Atena con Logan, mi ero rifugiata in infermeria e avevo pregato Will per farmi dormire li. Lui cercò di farmi cambiare idea invano, alla fine vinsi io, si inventò che avevo la febbre alta, nulla di grave ma che mi avrebbe tenuto in infermeria per fare degli accertamenti. Non so se lo abbia detto a qualcuno, e per qualcuno intendo Percy, una parte di me sperava che fosse preoccupato da morire per me così avrebbe imparato a farmi soffrire. In verità non sapevo perché c'è l'avessi con lui. Ma ero arrabbiata e delusa. Una parte di me sentiva che non mi aveva ancora accetta come sua sorella. Ma che potevo fare io per fargli cambiare idea? Non capiva che questo comportamento a me feriva, mi lasciava segni profondi. Non potevo più sopportare i continui litigi, le parole taglienti, i suoi sguardi freddi. Sapevo non sarebbe stato facile, sapevo che ci avremmo messo tanto tempo a creare un legame tra noi. Ma a volte mi chiedevo se non fosse meglio morire su quell'isola deserta, senza che lui mi conoscesse. Avrebbe continuato la sua vita in pace e tranquillità, tanto di me non ricordava nulla, e da una parte credo che era meglio così. Dall'altra però doveva conoscermi, c'è vomevi che mi conoscesse.
SANTI DEI CHE SITUAZIONE!
Urlai dalla frustrazione e ricominciai a pugnalare il manichino su cui stavo sfogando tutta la mia frustrazione.
Pe- BASTA- una pugnalata alle costole
Pe- QUESTO VOLETE DA ME ?- con una risatina isterica pugnalai il manichino al ventre
Pe- NON VI È BASTATO TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO?- una pugnalata dritta nel cuore. Potrei dire che lo stato del manichino rappresentasse perfettamente la mia anima in quel momento: in pezzi.
Pensavo stesse andando tutto bene, pensavo che con il passare dei gironi anche le piccole cose si sarebbero sistemate. Avevo dei nuovi amici, stavo costruendo un rapporto con mio fratello, avevo travato una casa. Ma come un castello di carte che incontra una folata di vento tutte le mie convinzioni stavano crollando.
Caddi a terra sfinita, avevo ancora il pugnale in mano, guardai il mio bracciale, il mio unico e primo regalo, quello che mia madre mi aveva regalato esattamente diciassette anni fa, il 30 di giugno. Oggi era il girono dei miei diciotto anni e lo stavo passando a piangere distesa sulla sabbia del campo di allenamento.
Pe- FANCULO!- urlai e lanciai il pugnale sul manichino colpendolo nuovamente.
Lo- credo che il manichino sia già abbastanza morto squaletto- mi misi a sedere fissando il ragazzo che era appena comparso dietro le mie spalle. Era appoggiato a uno dei manichini di allenamento. Le braccia incrociate sul petto, mettevano in evidenza i bicipiti muscolosi, il ciuffo di capelli scompigliata con una ciocca che gli copriva i grandi occhi grigio tempesta. Un sorrisetto furbo e malizioso era stampato sul suo volto, sicuramente stava ridendo del mio aspetto, ero un po' ridotta male dopo un allenamento di due ore sotto al sole.
Pe- evita mucho man non è giornata-
Lo- senti Penny non sono qui per fare la predica...-
Pe- allora non la fare-
Lo- sono preoccupati-
Pe- o ma per favore so che non gli importa nulla di me-
Lo- non è vero ho ascoltato una loro conversazione quando Percy è venuto a trovare...-
Pe- Senti se sei venuto per farmi cambiare idea allora puoi anche andartene non sono io quella che deve cambiare atteggiamento-
Lo- sicuramente lo scherzo non ha aiutato il vostro rapporto...-
Lo fissai con uno sguardo tagliente. Sapevo che aveva ragione, ma non volevo ammetterlo a me stessa, e non lo avrei fatto.
Pe- perché li difendi?-
Lo- perché lui è tuo fratello e lei è pur sempre mia sorella non mi va che soffra- disse noncurante. Una risata isterica mi uscì dalla bocca. Non gli andava che soffrisse, per colpa mia, e a me, chi pensava a come mi sentissi io ?!
Pe- o adesso è tua sorella, fino a ieri la consideravi una sconosciuta e ora ti importa anche come si senta?-
Fece per parlare ma io mi alzai da terra e mi avvicinai a lui, lo guardai dal basso e gli urlai in faccia tutta la rabbia che avevo in corpo.
Pe- NESSUNO HA PENSATO COME MI SENTISSI IO. PREOCCUPATI PURE PER LA TUA CARA SORELLINA TANTO È SEMPRE COLPA DI PENNY. DA QUANDO SONO ARRIVATA HO SOLO ROVINATO LA VITA DI TUTTI -
Lentamente mi allontanai da lui, abbassai lo sguardo perché non riuscivo più a sostenere le sue iridi grigie che mi fissavano senza mostrare nessuna emozione, come se non gli importasse nulla di me. Mi allontanai piano da lui, sperai che mi fermasse, che mi dicesse che non era vero ciò che pensavo, ma evidentemente mi sbagliavo. Dopotutto che mi potevo aspettare da lui, ci conoscevamo da nemmeno un girono, non so neppure perché mi era venuto a cercare. A si lo so, per difendere la sua cara sorellina.
Pe- Sai che ti dico, non so come faccio ma nella vita mi riesco a circondare sempre e solo di stronzi!-
Poi scappai via, lasciai li il mio pugnale e l'armatura che stavo usando per allenarmi e mi allontanai più che potevo da uno degli stronzi che faceva parte della mia vita, anche se da poco.
Tenevo a Percy, a Logan, ad Annabeth, a Piper, Leo, Nico,Will e a tutti gli altri, ma non ce la facevo più, ciò che pensavo sarebbe stato una favola stava diventando una tortura. Arrivai sulla scogliera, mi sedetti lasciando le game penzolare sul dirupo. Il vento mi scompigliava i capelli e sperai che portasse via i miei problemi, le mie preoccupazioni, che mi portasse via, lontano da tutta questa sofferenza.
Frugai nella tasca e trovai la candelina che avevo preso dalla capanna prima di uscire per allenarmi, trovai anche l'accensino che utilizzai con un po' di difficoltà.
Pe- Buon compleanno Penny- dissi con voce ironica a me stessa e al mare che aveva accompagnato da sempre la mia vita, mi aveva visto piangere e ridere, urlare e saltare dalla gioia.
Pe- esprimi un desiderio..- detto questo soffiai la candelina e desiderai che tutto andasse bene. Il mio rapporto con Percy, i giorni al campo, le serate con i miei amici.
X- o auguri- feci un piccolo salto dallo spavento poi mi guardai intorno e trovai accanto a me un ragazzo con i capelli ricci castano scuro e gli occhi dello stesso colore ma con delle pagliuzze verdi che si illuminavano al sole.
Pe- grazie- il ragazzo si accomodò accanto a me, mettendosi nella mia stessa posizione
X- non pensi sia un po' pericoloso sedersi su un dirupo?-
Pe- non ho nulla da perdere-
X- bhe è il tuo compleanno sarebbe brutto che diventasse anche il giorno della tua morte-
Pe- non morirei, l'acqua mi è amica-
X- AAAA la figlia di Poseidone-
Pe- Piacere Penelope Jackson, ma puoi chiamarmi Penny-
An- Andrea Bianchi, figlio di Demetra-
Pe- non ti ho mai visto.. certo, non sono qui da molto, però pensavo di aver parlato con tutti..-
An- Sono venuto qui da poco dall'Italia insieme a mia sorella- si guardò intorno come se la stesse cercando. Io lo guardai confusa non c'era nessuno insieme a noi.
An - perché te ne stai qui tutta sola il girono del tuo compleanno ? Da quello che so hai un fratello, e tanti amici-
Pe- La mia vita non è bella come te l'hanno descritta-
An- allora raccontamela tu-
Pe- è difficile, non faccio che litigare con Percy, non mi sento accettata, appena faccio qualcosa non so se sia la cosa giusta, non so come comportarmi io non ho avuto una vita fino a qualche settimana fa e non voglio fare un casino non voglio distruggere tutto perché non saprei ricostruirlo. E a volte vorrei tanto essere morta su quella cazzo di isola- dissing tutto d'un fiato guardando l'orizzonte. Poi mi girai e incingerai i suoi occhi marroni e verdi che mi fissavano dolci.
An- Penny io credo che tu sia una ragazza forte, hai affrontato a solo un anno il fatto due sere stata rapita, hai affrontato una vita da sola. Non riesco a credere che non riesca ad affrontare anche questa sfida. Tu ce la puoi fare. E se non c'è la fai ti rialzi e ricominci, perché ci sarà sempre qualcuno dalla tua parte che ti aiuterà.-
Un dolce sorriso apparve sulle mie labbra. Andrea mi aveva aiutato, mi avevo ridato il coraggio di alzarmi che da tempo avevo perduto. E lo feci subito mi misi in piedi pronta ad andare a parlare con Percy. Mi girai e ritrovai una ragazza alta più meno quanto me, aveva i capelli castani raccolto in una mezza coda fissata da un grande ficco bianco, un vestito rosa le arrivava sotto il ginocchio e le fasciava perfettamente le curve ancora non molto evidenti. I suoi occhi erano di un verde acceso, le gote un po' rosate si abbinavano perfettamente alle labbra carnose.
X- Andrea eccoti non ti trovavo più.. o hai trovato una ragazza- disse indicandomi e iniziando a sorridere. Il suo sorriso mi abbaglio così tanto che feci qualche passo per allontanarmi e riprendermi dal senso di confusione.
M- piacere sono Maria Bianchi figlia di Afrodite-
Pe- ma.. ma se sei sua sorella perchè...-
M- padre uguale madre divina diversa, esiste anche questa possibilità- disse facendo un occhiolino al fratello
Pe- io sono Penelope Jackson, ma puoi chiamarmi..-
M- Penny, sei la sorella di Percy, fattelo dire tuo fratello è un gran figo, peccato sia impegnato-
Iniziai a camminare verso la spiaggia per poi raggiungere la mia capanna, Andrea affretto il passo e si mise alla mia sinistra mentre Maria si sistemò alla mia destra.
An- ti avviso le piacciono molto i gossip..-
M- sai ho sentito dire che tuo fratello si sia buttato nel tartaro per salvare Annabeth- la guardai sbigottita, non avevo idea se fosse una falsa notizia, il nostro rapporto non era ancora molto forte e non mi aveva raccontato nulla del suo passato
Pe- credo sia una notizia falsa..-
M- peccato... sarebbe stato un gesto così romantico- disse sbattendo le palpebre innumerevoli volte che iniziai a ridere e Andrea con me
M- ho anche sentito dire che si preoccupa un sacco per te, sei il suo punto debole, non è bello che un fratello tenga così tanto alla sua sorellina? Perché tu non sei così con me - disse Maria avvicinandosi ad Andrea
An- io ti adoro ma a volte sei un po'... troppo- Maria sbuffo indignata e si voto dal lato opposto e quasi inciampò sulla sabbia. Ormai mancava poco e avremmo raggiunto le capanne, iniziammo a sentire varie voci provenire dalla fine della spiaggia, così prima di salire per gli alloggi decidemmo di vedere cosa fosse quel baccano.
Pe- fidati il mio rapporto con Percy è tutt'altro che magnifico..-
Guardai difronte a me e trovai tutti i miei amici disposti a semicerchio. Davanti c'erano Percy e Annabeth che teneva ho una torta, rigorosamente blu, in mano
T- AUGURI PENNY!-
Maria si avvicinò e mi bisbiglìi all'orecchio.
M- che ti avevo detto farebbe di tutto per te-
Scoppiai a ridere e a piangere insieme. Mi avvicinai alla torta, che avevano momentaneamente posato su un tavolo di legno ricoperto da una tovaglia a scacchi.
A- esprimi un desiderio- soffiai le candeline e poi con le lacrime agli occhi iniziai ad abbracciare tutti i miei amici. Alcuni di loro mi diedero dei regali. Piper un vestito verde che si abbinava perfettamente ai miei occhi. Annabeth un libro in greco antico. Leo un oggetto strano che secondo lui mi servirà a fare gli scherzi.
Quando arrivò il turno di Percy non sapevo come comportarmi. E se era ancora arrabbiato?
P- scusa-
Pe- no scusa tu non dovevo ho esagerato non voglio che il nostro rapporto vada a rotoli io a te ci tengo-
Percy si avvicinò e mi strinse in un abbraccio.
P- anche io-
Pe- ti sei ricordato del mio compleanno- dissi sorridendo non staccandomi dal suo abbraccio. Ne avevo bisogno.
P- potevo dimenticarmi del compleanno della mia sorellina preferita?-
Poi si staccò e mi diede un pacchetto.
P- aprilo-
Dentro c'era una collana sottilissima con un pendete fatto di una gemma verde mare.
P- era della mamma, me lo ha inviato lei..-
Pe- è bellissimo- Gli dissi e gli saltai addosso abbracciandolo di nuovo.
Pe - grazie per aver reso questo giorno un po' più speciale degli altri-
P- è il tuo girono, doveva essere per forza speciale-RAGAZZI DOMANDA IMPORTANTE
LOGAN O ANDREA ?
Spero che la storia vi stia piacendo perché tra un po' ci sarà una grande svolta.
-Marty💕
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Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy Jackson
FanfictionOrmai regnava la pace sul campo Mezzosangue e stava per iniziare una nuova fantastica estate. Percy e i suoi amici si erano appena ritrovati dopo un lungo anno e non vedevano l'ora di raccontarsi ciò che era successo durante quel periodo. Improvvisa...