Capitolo 25

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Frank POV

Non mi piace stare sottoterra, l'umidità, l'odore strano, l'oscurità. Figuriamoci stare sotto a un vulcano, per di più attivo. Io, Hazel, Leo e Nico siamo scesi sotto l'Etna in cerca della fucina di Efesto per recuperare la barriera magica per il campo. Da quello che sostiene Leo la fucina non dovrebbe essere in funzione e questo dovrebbe rendere il nostro compito più facile del previsto. Quest'ultima parte non mi quadra, sappiamo tutti benissimo che nel mondo semidivino la parola semplice è rara come la felicità nell'Ade.

F- Sei sicuro che la fucina sia in disuso vero? –

L- Sarà tipo la settima volta, da quando siamo scesi dalla nave, che me lo chiedi- mi rispose continuando a seguire Haz che ci faceva strada poiché era l'unica capace di orientarsi in tutti i cunicoli presenti.

H- dovremmo essere arrivati-

N- beh io non vedo nulla-

L- uomini di poca fede, basterà cercare sui tavoli da lavoro, sicuramente mio padre sbadato com'è l'avrà lasciata li incustodita-

N- io aspetterei prima di entrare, non mi sembra del tutto disabitato-

Guardai stranito il figlio di Ade alla mia destra, che teneva in mano una torcia elettrica, mi fece segno con la mano di non replicare e stare in silenzio, non ci volle molto che si iniziarono a sentire vari ingranaggi in movimento, e anche dei colpi, probabilmente di martello.

F- Ok, qui c'è qualcuno-

H- e ora che facciamo non possiamo entrare lì senza avere un piano-

L- ragazzi, ve l'ho detto la fucina è abbandonata da tempo ormai, sarà solo qualche vecchia invenzione non finita che provoca un po' di rumore, non dovete temere fidatevi di Leo super Vald...-

Mentre stava parlando Leo si inoltrava sempre di più nel buio della fucina, camminando all'indietro e guardandoci per convincerci a seguirlo. Stavo per muovere il primo passo quando la sua espressione cambiò, in un secondo da tranquilla gli si formò un cipiglio sul volto. Girò di poco il busto verso l'entrata completamente buia se non per un piccolo fascio di luce che proveniva da destra.

H- Leo che succede? – Hazel iniziò ad andargli incontro, Leo intanto, aveva le braccia protese in avanti e stava toccando qualcosa che si trovava davanti a lui.

F- Nico avviciniamoci, con la luce riusciremo a capire perché Leo si è fermato-

Anche noi due ci avvicinammo, e forse era meglio se non lo avessimo fatto, davanti a noi si trovava un piede gigante, che era fermo davanti a un tavolo gigante, guardando in alto si vedeva una mano gigante che reggeva un martello gigante, se non si fosse capito era tutto molto gigante in quel luogo.

F- per tutti gli dèi dell'Olimpo- mi girai e guardai Leo con un'occhiata truce -doveva essere inutilizzata è!?- dissi con tono sarcastico.

L- Su amico non preoccuparti, se non gli diamo fastidio i ciclopi nemmeno sapranno che siamo stati qui-

H- sì ok, ma abbiamo un'intera fucina da controllare, e questa fucina è piena di ciclopi, molto probabilmente affamati-

N- non sappiamo nemmeno come sia fatta questa barriera, e non abbiamo molto tempo, ci serve un modo veloce di trovarla-

Il modo più veloce, ma anche più stupido, di trovare la barriera era quello di dividerci. Ma come ho detto, è un'idea stupida, perché molto probabilmente io, Leo e Nico non saremmo più capaci di trovare l'entrata visto che Hazel è l'unica che sa orientarsi sottoterra, e poi nessuno riuscirebbe ad affrontare un gruppo di ciclopi con martelli giganti da solo.

Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora