Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy Jackson

Capitolo 16

~raga allora secondo le mie fonti il compleanno di Annabeth è il 12 di luglio. Non so se sia giusto, nel caso contrario perdonatemi. I FATTI CHE ACCADONO ORA SI SVOLGONO IL 12 LUGLIO

Penny POV
Era passata una settimana dalla notte in cui Annabeth si era sentita male. Will l'aveva tenuta in infermeria solamente tre giorni. Io passavo a farle visita ogni volta che avevo un po' di tempo libero, Percy invece era rimasto lì tutti i giorni, non si era mosso nemmeno un istante. Ammiravo quanto si preoccupasse e tenesse a lei, chiunque avrebbe capito che era innamorato perso. Quando fu dimessa dall' infermeria Will le ordinò riposo per almeno altri tre giorni. Percy persuase Chirone e lo convinse a farla alloggiare per un po' nella capanna di Poseidone visto che quella di Atena era troppo affollata e non le avrebbe consentito il giusto  riposo. Prima di accettare Chirone chiese a me, dopotutto ero io quella che ci abitava, ma a me la sua idea andava più che bene, Aannabeth ormai era una mia cara amica e la sua salute per me era importante tanto quanto la mia.
Durante tutto quel periodo ero sempre molto impegnata, passavo in capanna pochissimo tempo lasciando così a Percy e Annabeth molto tempo da soli. La mattinata mi allenavo poiché ero molto indietro rispetto a tutti gli altri essendo arrivata da poco, dopo pranzo facevo compagnia ad Annabeth oppure aiutavo Percy e Piper con l'organizzazione della sua festa di compleanno. Quando mi rimaneva un po' di tempo libero lo usavo per stare da sola e rimettere a posto tutti i vari pensieri che mi affollavano la testa. Perciò facevo una nuotata e mi sedevo sul fondale del mare circondata da pesci colorati, tartarughe, meduse, conchiglie e tutti i tipi di animali marini che esistono nel mondo. La loro compagnia era sempre piacevole, erano come dei piccoli amici che mi aiutavano se ne avevo bisogno. Quando sapevano confortarmi ma stavano in silenzio quando volevo solo stare in pace, poi arrivava Percy e rompeva la bolla che mi ero creata. Rimanevamo un altro po' sul fondo a parlare e poi tornavamo a riva. Le serate le passavo con i sette o con Andrea e Maria, che ogni volta non mancava di informarmi sulle ultime news del campo. Alcune sere avevo provato ad andare a parlare con Logan. L'ultima volta non mi aveva neppure ascoltata, io volevo solo scusarmi per i modi bruschi che avevo usato. Sembra invece che sia molto permaloso, perché ogni volta che provavo ad avvicinarmi lui si alzava e se ne andava e a quel punto anche io mi sono stancata di corrergli dietro, crede davvero che abbia così tanta importanza per me? MI HA AIUTATO SOLO CON UNO STUPIDO SCHERZO! ma allora perché voglio così tanto che mi riparli ancora?
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Percy POV
Questa sera  ci sarà la festa di compleanno di Annabeth. Con Piper ci abbiamo lavorato tanto per recuperare tutti quei compleanno che non si sono potuti festeggiare a causa delle nostre avventure, per ricordarle quanto teniamo a lei, perché era appena guarita e anche perché 20 anni si compiono una sola volta. Questa sarebbe stata la sua serata. Era tutto pronto, la festa si sarebbe tenuta in spiaggia, avevamo allestito una pedana di legno dove erano stati messi dei tavolini per il cibo. Sopra la pedana c'erano tutte lucine e sulle staccionate che la circondavano si intersecavano dei teli bianchi. Piper si era occupata personalmente delle decorazioni con l'aiuto di Penny, e quando avevo visto cosa avevano combinato ero rimasto a bocca aperta. Avevano deciso anche di mettere un dress code: total white, perché secondo loro Annabeth in bianco sarebbe stata benissimo, e io non ho potuto controbatte, d'altronde la mia sapientona sembra una vera dea in bianco. Insieme a Leo avevamo preparato la musica da mettere quella serata e io mi ero occupato di scegliere cosa si sarebbe mangiato, credo che quel compito lo potevo fare solo io. Mi mancava solo una cosa.... Il regalo. Non dovrei non avere il regalo quando mancano solo tre ore alla festa, ma ero così impegnato con i preparativi che non ho avuto mai tempo di prendere qualcosa, e il vero problema è che non saprei nemmeno cosa prenderle. Tormentato da questo pensiero iniziai a camminare avanti e indietro per la cabina mentre mi massaggiavo le tempie sperando che aiutasse a farmi avere un'idea straordinaria. In quel momento si spalancò la porta e entrò Penny, era forse un segno divino ?
Pe- che stai combinando?- disse inclinando il capo e guardandomi con un espressione confusa.
P- Penny sono fottuto-
Pe- sentiamo che hai fatto questa volta- disse distendendosi sul letto per ascoltare il mio ennesimo dramma giornaliero. Ormai io e Penny avevamo un rapporto fantastico, io aiutavo lei e lei aiutava me, succedeva quasi sempre che era lei ad aiutare me ma non importava.
P- il regalo...-
Pe- NON LO TROVI PIÙ?- disse sedendosi immediatamente sul letto e assumendo un'espressione preoccupata.
P- no e che non..-
Pe-NON LE HAI FATTO IL REGALO !!!!- a quel punto si alzò in piedi sul letto e iniziò a fissarmi male.
Pe- NON HAI FATTO IL REGALO ALLA TUA RAGAZZA TU MI VUOI FAR VENIRE UN INFARTO PERCY-
P- ero sempre occupato con i preparativi e...-
Pe- ma il regalo... IL REGALO!!!!!-
P- ti prego aiutami non ho la minima idea su cosa farle..- feci finta di inginocchiarmi per pregarla
Pe- senza di me saresti perso fratellone-  e mi diede una pacca sulla spalla.
P- sarei ucciso da Annabeth- dissi scoppiando a ridere e anche lei con me.
Pe- allora io e Piper le abbiamo preso il vestito bianco, quindi niente vestiti, però prima di fare quel regalo con lei ne avevo un altro in mente..-
P- DAI PENNY NON HO TUTTO IL GIRONO-
Pe- calmo acqua man. Avevo pensato di regalarle un anello con una perla.-
P- Penny scusami, penso sia un regalo bellissimo ma non ho tutti questi soldi e...-
Lei sbuffò annoiata.
Pe- Possibile Percy che ti si debba spiegare tutto. SVEGLIA!! Sei figlio di Poseidone ti fai una nuotata e prendi una perla e poi chiedo a un figlio di Efesto di forgiarti un anello, sanno fare spade e coltelli un cerchio piccolino non dovrebbe essere difficile per loro-
P- ora capisco perché assomigli tanto a mamma- dissi mentre ero stupito da come avesse potuto pensare a un regalo così perfetto. Mi avvicinai e le diedi un bacio in testa, poi corsi verso la porta per andare a fare il regalo.
P- ci vediamo stasera sorellina. Ti adoro!-
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