Penny pov
Pe- ok questo è stato molto inquietante-
R- non è stata una delle mie migliori presentazioni devo ammetterlo, ma era per q2uesto che eravate venuti- disse Rachel che si era appena ripresa dal suo strano stato di trance.
L- mi meraviglio, questa volta la tua profezia era meno criptica del previsto-
R- l'esperienza migliora... Mi spiace ragazzi ma io ora vado, dire profezie mi toglie sempre molte forze. - salutò tutti calorosamente e poi uscì dalla stanza. Calò un silenzio, tutti stavano riflettendo su ciò che ci era appena stato comunicato.
Dovevamo partire, per le terre sacre, ma dove...? ci sono un'infinita di ettari che sono considerati sacri agli dèi, certo Poseidone ci aveva aiutato aveva accennato ad un'isola in Italia ma questo non restringeva di certo il campo.
Avevamo poco tempo e anche se secondo Leo quella profezia non era stata molto criptica a me faceva venire i nervi per le poche informazioni che ci erano state date. Certo non mi aspettavo che ci venisse data una cartina con una grande X sopra con scritto "il vostro amico e qui" ma nemmeno quelle quattro parole in croce!
Avevamo poco tempo, ma quanto tempo? Intorno a me aleggiava ancora un silenzio carico di tensione, e non avevamo attimi da perdere così decisi di prendere parola.
Pe- Dobbiamo andare, l'Italia dista chilometri di distanza, ma con un aereo dovremmo metterci solo qualche ora, certo perderemo tempo ma...-
P- Non possiamo prendere un aereo- Percy fu il primo a parlare, interrompendomi bruscamente e smontando subito la mia idea.
Pe- Come? Perché?!- domandai accigliata.
J- beh diciamo solo che mio padre non ama avere figli di Poseidone nel suo regno, con Percy non abbiamo mai potuto prendere un aereo, ed era solo uno...-
Pe- E allora come vogliamo fare, non abbiamo tutto questo tempo e le altre opzioni sono...- un rumore di zoccoli interruppe il mio discorso. Chirone, in tutta la sua splendida forma equina, fece il suo ingresso nella sala dove ci eravamo riuniti per ascoltare l'oracolo.
C- Rachel mi ha detto della profezia. Dovete muovervi ragazzi. -
P- non sappiamo come muoverci è questo è il problema-
A-non possiamo usare una delle tue strane creazioni? - disse Annabeth rivolgendosi a Leo.
L- potremmo, ma non ne ho nessuna pronta al momento... Ci vorrebbe almeno un'altra settimana e... -
Pe- No, non abbiamo tempo, Logan non ha tutto questo tempo- dissi tenendo il capo chino.
C- potete prendere una nave. Andate a New York, li ci sarà un mio amico, ha un piccolo chiosco di navi nella Jamaica bay-
J- Penso che con una piccola nave non riusciremo ad arrivare in Italia-
C- Non vi preoccupate, dite solo che vi mando io e che è un'emergenza- detto questo Chiro lasciò la stanza.
P- Domani all'alba partiremo, se tutto va bene saremo a New York entro due ore. Avete già preparato il tutto giusto? -
Tutti annuirono contemporaneamente.
P- Bene, ora andiamo a riposare ci vediamo qui domattina alle sei-
Feci un gran sospiro e inizia a incamminarmi verso la nostra capanna. Nella mia testa non smettevo di ripetermi che sarebbe andato tutto per il meglio. Avremmo slavato Logan, nessuno si sarebbe fatto male e saremmo tornati al campo sani e salvi.
Arrivai alla mia capanna, la notte era ormai calata, non avevamo avuto neppure il tempo di cenare, vidi gli altri passare e dirigersi verso le proprie capanne, aspettai per qualche minuto Percy, avevo bisogno di parlare con lui, ma quando passarono dieci minuti, e non lo vi8di arrivare decisi di entrare e di aspettarlo nel mio letto, solo che appena lo toccai caddi nelle braccia di morfeo stremata dalla giornata che avevo avuto.
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Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy Jackson
FanficOrmai regnava la pace sul campo Mezzosangue e stava per iniziare una nuova fantastica estate. Percy e i suoi amici si erano appena ritrovati dopo un lungo anno e non vedevano l'ora di raccontarsi ciò che era successo durante quel periodo. Improvvisa...