Percy POV
P- brava VATTENE!-
Detto questo mi ributtai sul letto. Sentivo addosso lo sguardo di disapprovazione di Chirone. Una piccola parte di me diceva che avevo esagerato trattando così Penny, perché in fondo, diciamo molto in fondo, sentivo qualcosa che mi legava a lei. E ogni volta che la trattavo male era come se un filo invisibile si attorcigliava intorno al mio cuore stritolando sempre di più. Credo che ci sia un nome ben definito per questo filo: Coscienza. Ma al diavolo la coscienza, avevamo accolto quella ragazza, l'avevamo curata e come ci aveva ringraziato si era spacciata per la mia sorellina perduta. Non volevo più sentir parlare di lei, non la volevo più vedere!
C- Percy...- vedo che però gli dei avevano sempre un altro piano per me. Roteai gli occhi.
C- hai esagerato..-
P- io ho esagerato... LEI SI SPACCIA PER MIA SORELLA!- Gli urlai contro, senza volerlo, la rabbia mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Chirone, però, era rimasto impassibile, come se le mie urla fossero del tutto normali, come se in quella capanna si stesse tenendo una conversazione civile.
C- non l'hai nemmeno ascoltata, giudichi troppo in fretta figlio di Poseidone, sei sempre troppo impulsivo.-
Rimasi a fissare il soffitto in silenzio. Chirone aveva ancora gli occhi puntati su di me. Il suo sguardo era pungente, mi faceva arrabbiare sempre di più. Cosa si aspettava da me che l'avrei accolta a braccia aperte urlando a squarcia gola "PENNY LA MIA SORELLA PERDUTA " e che mi sarei dovuto mettere a piangere appena l'avevo vista? Aggiungiamoci anche una corsa a rallentatore sulla spiaggia con il tramonto dietro giusto per rendere il tutto un po' più da tipico film romantico americano!
C- dalle un altra possibilità vedrai che presto anche tu capirai-
Fece per andarsene ma io mi alzai di scatto, un idea, che non credevo possibile si fece spazio nella mia testa.
P- ALLORA TU LE CREDI- ero sorpreso, infuriato è sconvolto allo stesso tempo. Non avrei mai pensato che Chirone si facesse ingannare così facilmente, l'ho sempre reputato una persona molto saggia, come poteva essere cascato in quel tranello!
Era rimasto girato di spalle, il volto rivolto verso l'esterno a fissare l'entrata della capanna difronte alla mia. Aveva la testa alta come se stesse contemplando e il busto diritto. Sembrava che stesse osservando qualcosa di molto importante. Come se mille immagini gli passassero davanti agli occhi. Mi aspettavo una spiegazione ma lui si limitò a dire:
C- ascoltala e poi capirai mio caro Percy-
E poi, senza nemmeno voltarsi a guardarmi, se ne andò e mi lasciò solo con i miei pensieri.
Dopo aver sentito le sue parole avevo molti dubbi. Dovevo davvero parlarle? Forse poteva essere veramente mia sorella? Se Chirone le aveva creduto ci doveva essere un motivo, non poteva essere caduto nella sua trappola. Poi mi balenò in mente una cosa che aveva detto Penny in uno dei nostri primi incontri, o meglio chiamarli litigate. "Tranquillo so che non puoi ricordare" quindi forse ciò che non potevo ricordare... lei era veramente mia sorella! Mi sforzai più che potevo. Cercavo di ricordare ciò che non potevo ma era inutile avevo tropi pensieri nella testa e così dimenticai quella assurda teoria e continuai a rimuginare sulle parole di Chirone.
I miei pensieri furono interrotti da due ragazzi che entrarono nella mia capanna.
Uno era altro, le spalle robuste e le braccia muscolose. Aveva gli occhi azzurri e portava degli occhiali neri. Accanto a lui un po' più in basso, vorrei precisare, molto più in basso, c'era un altro ragazzo magrolino, capelli scuri e orecchi a punta, come un elfo. Li riconobbi subito erano Jason e Leo, due dei miei migliori amici. Si avvicinarono al mio letto e mi iniziarono a fissare.
L- che hai combinato stavolta acquaman?-
Gli faci uni di quegli sguardi assassini quasi peggiore di quelli di Annabeth.
J- era lei vero?- fece un cenno con la testa per indicare fuori alla capanna - la tua presunta sorella era quella che è corsa via prima piangendo, giusto?-
Feci un cenno con il capo senza guardarlo negli occhi. Ero stufo di incontrare lo sguardo di persone che giudicavano ciò che dicevo o facevo. Non volevo più vedere quegli occhi stracolmi di delusione.
L- ammazza che bel bocconcino- disse rompendo il ghiaccio che si stava formando intorno a noi.
Lo fulminai di nuovo appena sentii quelle parole. Non so cosa mi prese, fu un istinto che mi disse che dovevo farlo. La dovevo proteggere. Come la prima volta che la vidi e il mio istinto mi disse di portarla nel campo per proteggerla.
P- lasciala in pace!- i due si guardarono è più guardarono me. Non stavo capendo molto in quella conversazione.
P- che c'è perché mi fissate?-
J- bro ti sei appena comportato...-
L- da fratello geloso che vuole proteggere la sua sorellina- dopo questa affermazione i due scoppiarono a ridere. Cosa c'era da ridere in quel momento.
P- COSAAA!!-
J- vi assomigliate anche moltissimo..-
L- si Jason a ragione. Bro siete due goccia d'acqua. Come se fosse gemelli. Come se pighi un foglio a metà. Come se fai una fotocopia. Come se...
J- credo abbia afferrato il concetto- disse ridacchiando.
Li guardavo sbalordito. Anche loro. Anche loro credevano alla storia della povera sorellina scomparsa. Che ci assimigliavamo era vero ma chissà quante persone al mondo esistono con gli occhi verde mare e i capelli corvini! E poi i lineamenti erano completamente diversi!
P- Basta non è vero!-
J- ma almeno le hai parlato ?-
P- perché dovrei farlo per farmi mentire in faccia-
L- dovresti farlo e basta-
P- forse. O forse potrei rimanere qui e far finta di nulla-
J- si ma non è da te-
L- per gli dei Percy hai attraversato il TARTARO e ora hai paura di una ragazzina-
P- IO NON HO PAURA DI LEI!- che sciocco che era Leo potevo avere paura di una ragazza. L'unica di cui avevo un po' paura era Annabeth. Ma chi non ha un po' paura della propria fidanzata. Devo dire che ci sono certe volte in cui Annabeth è più terrorizzante di una Gorgone!
J- Tu non hai paura di lei ma della verità!-
L- e già amico-
J- non vuoi ammettere a te stesso che ciò che Penny ha detto potrebbe essere vero!-
P- Per favore Jason non dire idiozie!-
J- A ma io non sto dicendo idiozie TI STO FACENDO APRIRE GLI OCCHI!-
L- Certo che Annabeth fa proprio bene a chiamarti testa d'alghe- finsi di non sentirlo ma lo avrei potuto strangolare in quel preciso istante e credo che lui lo sapesse bene perché si allontanò dal letto e si mise in un angolo in silenzio come se fosse appena stato messo in punizione.
P- I miei occhi sono ben aperti a differenza dei VOSTRI- inizia a spazientirmi. Jason e Leo invece erano ancora molto calmi, mi fissavano con uno sguardo triste come se stessero perdendo la battaglia più importante della loro vita. Come quando vedi la persona che stimi di più al mondo deluderti. C'è sempre qualcuno che ti potrà deludere, anche se tu lo stimi più di ogni altra cosa al mondo. Siamo umani, anche se solo in parte, e gli uomini non sono perfetti. Io non sono perfetto. Ecco io aveva appenò deluso i miei migliori amici.
L- come credi tu Percy...- disse Leo con una voce sconfitta che si era spostato dal suo angolino della punizione e si incamminava verso la porta.
J- ma valle a parlare. E Percy non sentirti in colpa se poi lei dice la verità. Tu non l'hai abbandonata. Non potevi fare nulla. Non è stata colpa tua-
Poi Jason si allontanò dal mio letto, avvicinandosi a Leo che era appoggiato allo stipite della porta e uscirono dalla cabina. Rimasi a fissare il punto da cui i due erano appena andati via con uno sguardo imbambolato. Credo che se qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe creduto che fossi un vegetale. Nella mai testa riecheggiavano le ultime parole che aveva detto Jason "Non potevi fare nulla" "tu non l'hai abbandonata" "non è stata colpa tua". Sembrava che fossero frasi già preparate. Come se le avesse già dette a qualcuno che aveva vissuto questo casino, se stesso!
Ma io non mi sentivo in colpa, quella ragazza non l'avevo mai vista in vita mia. Però forse dovevo sentire ciò che aveva da dire. Uscii dalla mia cabina e decisi di andare verso la spiaggia. Camminare sulla sabbia calda, immergere i piedi nella acqua salmastra mi avrebbe aiutato a pensare, a pensare cosa dovevo fare con Penny.Angolo autriceee
Ciao ragazzi vi sta piacendo la storia?
Questo capitolo è un po' più corto ma non vi preoccupate tra poco arriverà il momento in cui Penny e Percy si parleranno.
Intanto nel prossimo capitolo sarà scritto da un punto di vista diverso.Secondo voi chi sarà ?
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Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy Jackson
FanfictionOrmai regnava la pace sul campo Mezzosangue e stava per iniziare una nuova fantastica estate. Percy e i suoi amici si erano appena ritrovati dopo un lungo anno e non vedevano l'ora di raccontarsi ciò che era successo durante quel periodo. Improvvisa...