Capitolo 9

674 22 2
                                    

Percy POV
Stavo camminando sulla spiaggia. Una leggera brezza mi scompigliava i cappelli e trascinava nell'aria un forte odore di salsedine. La sabbia era calda ed ogni volta che toccavo il suolo mi sentivo bruciare i piedi. Decido perciò di andare verso il bagno asciuga per inumidire con l'acqua fresca del mare i miei piedi doloranti. Quando mi avvicinai alla riva notai le figure di due ragazza che ridevano e scherzavano insieme. Era la sua risata, la potrei riconoscere tra mille, iniziai a correre per andarle in contro. Man mano che mi avvicinavo notavo la sua bellezza illuminata dai raggi del sole. Qui dolcissimi boccoli dorati che profumavano sempre di limone, il suo profilo perfetto ricoperto dalla pelle abbronzata e gli occhi grigio tempesta. Accanto a lei c'era un altra ragazza, un po' più bassa di lei. Aveva i capelli raccolti in una coda alta nera e stava ridendo come una matta. Non avevo capito chi fosse, era un volto familiare il suo, però non comprendevo a pieno dove l'avevo già visto. Affrettai il passo per avvicinarmi e in quel momento la vidi, era Penny, dico di essere la sorella di Percy e si stava abbracciando con Annabeth.
P- Annabeth..... - ero confuso, molto confuso. Anche Annabeth era confusa lo vedevo dalla sua espressione ma più che altro era preoccupata, e so di cosa, della mia reazione.
P- tu...tu sei diventata amica della BUGIARDA- guardai di sfuggita Penny. Ci furono pochi istanti in cui ci fissavamo negli occhi poi lei scoppio a piangere e io distolsi lo sguardo, non mi potevo far ingannare perciò preferivo non guardarla, anche se mi sentivo in colpa per averla fatta piangere. Il mio sguardo si incastono in quello di Annabeth che mi fissava con occhi taglienti come per avvisarmi che stavo sbagliando. Come quando sgridi il tuo cane quando non si comporta bene ecco quella era la sua espressione in quel momento. Ma non me ne importava nulla non volevo che parlasse con quella ciarlatana. Le presi il polso e iniziai a camminare.
P- dai sapientona andiamo prima che questa pazza ci convinca a fidarci di lei-
Mi incamminai quando davanti a me si mise Penny bloccandomi il passaggio.
Aveva il viso rigato delle lacrime, gli occhi erano gonfi e rossi e la coda si era scompigliata. La mascella era serrata e lo sguardo, anche se triste, era quello di qualcuno che te la vuole far pagare.
Pe- TU ADESSO, PERSEUS JACKSON, MI ASCOLTI PER UNA CAZZO DI VOLTA!-
Indietreggiai un attimo. Le sue parole mi ricordavano molto mia madre quando mi sgridava e in quei momenti, anche se mia madre era la donna più buona al mondo, mi faceva morire di paura. La guardai con sfida poi lasciai il polso di Annabeth che si mise affianco a me, incrociai le braccia sul petto, mettendo in evidenza i miei bicipiti, feci il mio solito sorrisetto da piantagrane e dissi
P- sentiamo un po' cosa ha da dire la bugiarda-
Il suo sguardo si assottiglio e divento ancora più cattivo di prima. Pensava di intimorirmi così ma si sbagliava sembrava solo più stupida e disperata di quanto potesse già essere.
Pe- sentimi bene "eroe" che ti piaccia o no io sono tua sorella per davvero-
P- che ti piaccia o no ti sei una bugiarda e ti maschererò-
Pe- non hai prove fondate per dire questo, TU NON SIA UN CAZZO DI ME-
P-E TU NON SAI UN CAZZO DI ME- mi stavo spazientendo e aveva iniziato a parlare da soli due minuti.
P- NON SAI QUANTE CAZZO DI COSE ABBIAMO DOVUTO AFFRONTARE PRIMA DI TROVARE UN PO' DI PACE E ORA ARRIVI TU A ROMPERE LE SCATOLE-
Pe- O MI DISPIACE CHE LA TUA VITA NON SIA STATA ROSE E FIORI. MA SPOILER TI COMUNICO CHE NEMMENO LA MIA È STATA COSÌ-
P- O POVERA LA MIA PRESUNTA SORELLINA HA AVUTO UNA VITA DIFFICILE PERCHÉ NON POTEVA ANDARE A FARE SHOPPING COM LE AMICHE-
Sentii un pugno arrivare sul mio braccio, girai velocemente la testa e vidi Annabeth che aveva una mano alla fronte e muoveva il capo in senso di disapprovazione.
Iniziai a incamminarmi via perché avevo capito che tutta questa situazione non sarebbe finita bene.
Pe- A ORA SCAPPI SEI PROPRIO UN BELL'EROE. IL MITOCO PERCY JACKSON CHE NON SA AFFRONTATE LE VERITÀ SCOMODE-
P- E QUALE SAREBBE QUASTA VERITÀ SENTIAMO UN'PO-
Pe- CHE C'È QUALCUNO AL MONDO CHE HA AVUTO UNA VITA PEGGIO DELA TUA-
P- PENSI CHE A ME FACCIA PIACERE AVERE UNA VITA COSÌ INCASINATA-
Pe- TE NE VANTI APPENA NE HAI L'OCCASIONE NARCISISTA! O IO SONO IL GRANDE PERCY CHE HA SALVATO L'OLIMPO 20000 DI VOLTE! e poi non hai nemmeno provato a salvare tua sorella...-
Non sentii l'ultima frase, ci feci poco caso, ma vidi una lacrima bagnarle il viso. Ma non avevo intenzione di smettere aveva iniziato quel discorso e ora l'avremmo finito.
P- VUOI FARE A GARA PER CHI HA PIÙ SCIAGURE BENE PRRGO SIGNORINA INIZI PURE AD ILLUSTRACI LE SUE PESSIME AVVENTURE-
Pe- SEI PROPRIO UN IMPERTINENTE. NON HAI IDEA DI COSA HO PASSATO!-
P- E ALLORA DIMMELO SIAMO QUI PER GIUDICARE CHI ABBIA LA VITA PEGGIORE, NO?!-
Pe- UN ANNO! AVEVO UN ANNO QUANDO ERAVAMO SULLA SPIAGGIA. Stavamo festeggiando il mio compleanno....- il suo tono di voce si era abbassato. Non la interruppi, c'era qualcosa di familiare nel suo discorso ma non riuscivo a capire cosa.
Pe- ero andata in acqua quando all'improvviso è arrivata un'onda enorme-
P- o poverina l'onda l'ha talvolta ed è affogata. Meno male che eri figlia di Poseidone-
Pe- O SEI PROPRIO UNO STRONZO. NELL' ONDA CERA UN MOSTRO! - rimasi un po' scombussolato da quelle parole non me lo sarei aspettato
Pe- HA COLPITO SIA TE, IL FANTASTICO EROE, che la mamma E MI HA PORTATO VIA!- non parlai cercavo di ricordare ciò che aveva appena detto, ma era come se qualcuno mi avesse portato via quei ricordi. Mentre la fissavo, ancora con la faccia imbronciata, Penny scoppiò a piangere.
Pe- UN ANNO, AVEVO SOLO UN ANNO E MI HANNO PORTATO VIA!- uno strano rumore, un rumore di acqua, iniziò a diventare sempre più forte. E intanto, sentendo le parole dei Penny, minvenne una forte fitta allo stomaco. Guardai preoccupato Annabeth e lei mi indicò un onda che si stava ereggendo dietro a alla ragazza mora.
Pe-PER DICIASSETTE ANNI SONO STATA RINCHIUSA SU UN ISOLA DESERTA SENZA NESSUNO- l'onda dietro di lei si alzò di dieci centimetri e io e Annabeth iniziammo a indietreggiare
P- Penny....-
Pe- O NO PENNY UN CORNO. RICEVEVO OGNI ANNO FOTO DI TE E MAMMA MENTRE IO SAPEVO CHE NON SAREI MAI STATA CON VOI!-
A- Penny per favore adesso calmati-
Pe- E POI SCAPPO CON LA UNICA SPERANZA DI VEDERE LA MIA FAMIGLIA E SCOPRO CHE NON SI RICORDANO DI ME!- l'onda ormai era diventata alta più di due metri. Molta gente ci guardava da sopra la scogliera, senza avvicinarsi troppo per paura che Penny potesse far loro del male.
Pe- ADESSO DIMMI FRATELLINO CHI HA LA VITA PEGGIORE!- urlò fortissimo e l'onda si diresse con velocità sconvolgente verso me e Annabeth. Per fortuna me lo aspettavo e deviai il colpo per far tornare l'acqua al suo posto. Penny non sembrava affatto sconvolta da quello che era appena successo. Come se sapesse già tutto e che se lo aspettasse. Guardai Annabeth che mi fissava stupita. Credo che nessuno dei due si capacitava ciò che Penny aveva appena fatto.
Pe- GUARDA CHE FACCIA. BHE ORA ALMENO MI CREDI O CHE BELLA NOTIZIA! PERCY JACKSON HA FINALMENTE TOLTO LE CONCHIGLIE DAGLI OCCHI!-
Nemmeno due secondi che un'altra onda si infranse si di noi. Questa volta i miei riflessi non furono molto pronti e l'acqua ci travolse spingendoci a terra con l sua potenza. Quando si fu dissolta mi alzai in piedi. Ero perfettamente asciutto ma non si poteva dire lo stesso di Annabeth che si trovava affianco a me ed era completamente zuppa. Fortuna del figlio di Poseidone. L'aiutai ad alzarsi poi riguardai Penny che aveva sul volto un espressione di soddisfazione. Stavo per parlare quando ebbi un forte dolore alla teste tanto da farmi accasciare a terra.
A- PERCY ODDEI STAI BENE CHE TI HA FATTO!-
Pe- io... io non ho fatto nulla.... Era solo semplice acqua-
Penny si avvicinò a me preoccupata ma Annabeth la respinse indietro.
A- NON TI AVVICINARE STREGA-
Pe- ma io....- e ricomincio a piangere. Sembrava sentirsi in colpa per ciò che era successo. Arrivarono gli altri ragazzi che scesero sulla spiaggia subito dopo che l'onda si infranse su di noi per vedere cosa era successo e come stavamo. C'era chi mi stava intorno per controllare cosa mi stesse provocando quel terribile mal di testa e chi cercava di consolare Penny dicendole che non era stata colpa sua.
Io non ne sarei così sicuro!
Dopo una decina di minuti la mia testa smise di essere martellata e inizia a ricordare cose che non avevo mai vissuto prima ad ora. In questi ricordi c'era anche lei. ERANO I RICORDI CHE MI AVEVANO CANCELLATO!
P- Penny..-
Pe- o stai bene quindi non ti ho fatto nulla. SCUSA PERCY NON TI VOLEVO FARE DEL MALE SUL SERIO IO NON SONO MALVAGIA PER FAVORE NON UCCIDERMI!- lo disse tutto ad un fiato che non mi lasciò tempo di controbattere. Feci una piccola risata e poi dissi
P- io ricordo- tutti mi iniziarono a fissare incuriositi
A- Perch cosa ricordi?- mi chiese Annabeth con voce dolce mentre mi passava una mano tra i capelli
P- tutto .... Penny è veramente mia sorella!- la sua faccia era stupita quanto quella degli altri ma, man mano che passava il tempo dalle ultime parole che avevo detto, si faceva spazio sul suo volto un sorriso e delle lacrime, questa volta però di gioia.
Mi alzai e le andai in contro
P- mi sei mancata sorellina-
Pe- anche tu fratellone-
E ci abbracciamo, un abbraccio che sembrava il più lungo è bello della mia vita. Un abbraccio che credo di non desiderare ma in realtà mi sbagliavo.
Avevo incontrato una persona di cui non sapevo di avere bisogno. Una complice!

ANGOLO AUTRICE
Finalmente Percy e Penny si sono uniti e ora iniziano le avventureeeeee
Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia.
So che ci sono poco gli altri personaggi ma tra un po' torneranno anche loro tranquilli.

Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora