capitolo 23

379 9 3
                                    


Penny POV 

Era il secondo giorno di navigazione. Eravamo diretti verso l'Italia, ciò significava che dovevamo andare nelle terre sacre per salvare Logan e in più dovevamo anche recuperare il marchingegno di Efesto se volevamo salvare il campo, ma a parte queste piccole cosucce, e non considerando i milioni di mostri che ci attaccavano a qualsiasi orario del giorno, stavamo facendo una bellissima vacanza sul pacifico.

 In questo momento eravamo riuniti nel "salotto", zona relax, dello yatch magico capitanato dallo spirito di Eustasio o come lo chiamavo io il baby-sitter di una dozzina di semidei adolescenti, alcuni con gli ormoni a mille Percy...mhmm..., ma non facciamo nomi. Ero seduta a terra a gambe incrociate e abbracciavo un cuscino, accanto a me c'era Andrea con le spalle appoggiate al divano bianco avorio che si trovava dietro di lui sopra c'era Maria che si era tranquillamente addormentata, fregandosi completamente di occupare un intero divano anche se c'erano tipo altre sei persone che si dovevano sedere.

 Sulla sinistra, seduti su un altro divano c'erano Will e Leo invec4e difronte a loro c'erano Jason e Piper abbracciati su un altro divano. Si, c'erano mooolti divani. Difronte a me invece c'era Percy con Annabeth accoccolata sul suo petto. Lui le accarezzava i riccioli biondi mentre continuava a raccontare alcuni episodi divertenti successi qualche anno prima. Frank e Hazel non c'erano, lei si era sentita male, avevo scoperto che soffriva molto il mare anche se non era la prima volta che doveva sopportare la barca per una missione. 

Frank l'aveva accompagnata in camera dopo essersi sorbito un lungo discorso di Eustasio sui vari trucchetti da vecchio lupo di mare, come si definiva lui, per farle passare la nausea. Nico invece era fuori a fare il turno di guardia, mi dispiaceva per lui, non poteva sentire le fantastiche storie che Percy stava raccontando. Sembravo una bambina, lo guardavo con occhi sognanti a ogni parola che diceva.

P- e allora appena riuscii a raggiungere gli altri iniziammo a correre e per rallentare Crono Rachel tirò fuori, da dove non l'ho mai capito, una spazzola blu di plastica e gliela tirò... -

N- Oh, quella scena fu esilarante, lo colpì precisamente sul naso e lui rimase così sconvolto, pagherei oro per rivedere quella scena.

A-no io non pagherei nulla, anche se ammetto è stata molto divertente- disse Annabeth sbadigliando.

Pi- beh sono d'accordo con te amica, penso sia l'ora di andare nella nostra camera- disse la figlia di afrodite dando un tenero bacio a Jason e incamminandosi verso le cabine.

Pe-come... niente più storie?

J- si è fatto tardi le ragazze hanno ragione...-

L- secondo quello che dice Eustasio, la nave dovrebbe arrivare nel Mediterraneo entro domani pomeriggio, e lì ci sarà da stare molto attenti-

Pe- uff non è giusto...- dissi lamentandomi e incrociando le braccia al petto come una bambina capricciosa.

N- credo che invece tu debba essere felice, tocca a te fare il turno di guardia, te ne saresti andata lo stesso- disse il moro avvicinandosi a Will che lo aspettava all'inizio del corridoio per andare verso le stanze.

Pe- si, ma senza di me Percy non avrebbe continuato, sono il suo pubblico migliore! – esclamai. Accanto a me Andrea scoppiò in una fragorosa risata che fece sobbalzare Maria che ancora dormiva.

An- sei incorreggibile Penny- disse ancora ridacchiando. Poi prese Maria in braccio, visto che rifiutava di alzarsi. – a domani- disse e mi diede un bacio sulla guancia. Io rimasi cinque secondi bloccata a fissarlo mentre si allontanava con la sorella tra le braccia. Mi aveva appena dato un bacio... sulla guancia... gli amici si danno bacio sulla guancia giusto? O era un messaggio, piacevo ad Andrea? Noooo, ma cosa vado a pesare, forse in Italia erano molto più espansivi e quel bacio non significava nulla...

Penny: la sorella perduta - fan fiction su Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora