CAPITOLO 4

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I ragazzi seduti al tavolo continuarono una conversazione che per Hoseok non era molto interessante, preferiva osservare i movimenti delicati del barista, il modo in cui si muoveva, la cura e l'attenzione nei suoi occhi, era completamente assorto nel suo mondo.

Pensava di non aver mai visto nessuno mio ersi in quel modo. Sorrise notando l'espressione concentrata che si formava sul suo viso ogni volta che cercava di capire se avesse pulito a sufficienza.

"Hobi mi stai ascoltando??" Fu bruscamente riportato alla realtà da un Jimin frustrato che lo fissava con le sopracciglia alzate e gli occhi spalancati. Non potè resistere a quella visione e scoppiò in una fragorosa risata, non tentò neanche di trattenerla.
"Scusa Minie, ero assorto nei miei pensieri" Cercò di giustificarsi asciugandosi una lacrima che gli usciva da un occhio.

Si sentiva beccato con le dita nella marmellata, pienamente colpevole. Una vampata di calore lo travolse improvvisamente costringendolo ad abbassare lo sguardo sul tavolino.

"Più che nei tuoi pensieri, mi sembri rapito da qualcosa... O qualcuno... Magari qualcuno con i capelli neri e le labbra screpolate"
"Ssshhhh non dire niente!" Disse sotto voce cercando di zittire l'altro e mettendogli una mano davanti alla bocca, nel vano tentativo di nascondere anche il proprio imbarazzo.

Jimin parve scrutarlo, aveva un ghigno malizioso sulla faccia che non prometteva niente di buono
"Ti piace?"

Gi occhi di Hoseok si spalancarono e la sua bocca si aprì in un espressione completamente scioccata dalla sfacciataggine dell'amico, non si aspettava tanta schiettezza.

Si schiarì la voce prima di parlare
"Non posso dire che non sia attraente, lo trovo molto bello... però credo ci sia qualcosa in lui" dichiaro giocherellando con un filo della felpa.
Jimin Aggrottò le sopracciglia non capendo.
"Qualcosa??"

Hoseok annui "Si, qualcosa che mi attrae ancora di più dell'aspetto fisico, è come una calamita e sento che mi sta tirando verso di se" Improvvisamente i suoi occhi si erano fatti più scuri e le sue pupille si erano leggermente dilatate.

Jimin si era immobilizzato ad osservarlo, con una mano a sostenergli il mento e gli occhi puntati sul volto del castano seduto di fronte.
"Forse dovresti conoscerlo meglio... Te l'ho detto, a me e a Kook é piaciuto subito!" Sentenziò cercando di convincere Hoseok a fare un piccolo passo in più per approfondire quella conoscenza.

Yoongi tornò dallo spogliatoio, pronto per uscire dal locale in cui lavorava, interrompendo la conversazione che stavano avendo i due ballerini.

"Credo che Jungkook sia appena arrivato" Disse indicando la macchina parcheggiata davanti alla vetrina.

Hoseok si sentì le gambe deboli e la gola che si seccava leggermente quando vide il più grande apparire dal retro del banco.

Indossava un paio di pantaloni neri attillati, una maglia bianca un paio di taglie più grande della sua e aveva i capelli neri leggermente scompigliati, era una visione troppo forte per il cuore del ragazzo.

Uscirono dal bar per incontrare il nuovo arrivato, l'aria fresca non era mai stata così piacevole per Hoseok, inspirò profondamente cercando di far ossigenare il cervello.

"Aaaah! Jin hyung non ha fatto altro che torturarmi oggi!" Sbottò Jungkook staccandosi dalla portiera della sua auto.
"Sta organizzando tutto per partire per la luna di miele, oggi è stato veramente assurdo. Namjoon Yhung mi ha detto che a casa sarà ancora peggio" Ridacchiò immaginando la scena del biondo che corre per casa dando ordini a Namjoon.

Yoongi non poteva essere più d'accordo. Conosceva bene entrambi e sapeva che a casa Namjin avrebbe trovato il maggiore indaffarato con le valigie e l'altro a brontolare nel vano tentativo di non fargli mettere in valigia tutte le cose inutili che diventavano improvvisamente essenziali.

Li vedeva molto bene anche in agenzia, con il maggiore a correre e impartire raccomandazioni a tutti i suoi dipendenti e fissare le date e gli eventi, ed il marito seduto alla sua scrivania che lo guardava mentre si teneva le tempie con le mani. "Tesoro sono tutti grandi e sanno fare il loro lavoro. sono i migliori, li hai scelti tu" Gli avrebbe detto.

Sghignazzò al pensiero formando un piccolo ghigno divertito che Hoseok notò subito, perdendo un battito.
Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, sentiva lo stomaco in subbuglio e non voleva perdersi nessuna sua espressione o smorfia.
"Hoseok ma cosa ti sta succedendo? Penso cercando di tornare in sé.

Jungkook aveva la faccia stanca, aveva lavorato molto quel giorno, ma era molto contento di avere il suo Jimin a cena, si volevano molto bene e si prendevano cura l'uno dell'altro.

"Stasera ti preparo un buon ramen caldo Kooki" Gli disse dolcemente il ragazzo dai capelli argento passandogli una mano su una guancia.
Il più giovane gli circondò la vita con le braccia e gli diede un soffice bacio sulla guancia, poi un altro sulla tempia e infine uno sulle labbra.
"Sono felice di vederti, piccolo" Jimin sorrise a quelle parole e gli raccontò come aveva passato la giornata fra un corso e l'altro.

Hoseok era abituato a vederli insieme e non faceva più caso alle loro effusioni in pubblico, per Yoongi invece era diverso. Era sempre un pò a disagio quando si parlava di affetto, non era abituato a riceverne e questo lo influenzava molto anche quando era qualcun altro a scambiarsi dolci carezze, finendo sempre per arrossire.

Dopo qualche altro minuto passato a chiacchierare con i ragazzi, il maggiore decise di salutarli e dirigersi verso casa.
Aveva davvero bisogno di farsi una doccia e rilassarsi un po' prima di andare dalla coppia sposata.

Durante tutto il tempo continuó a pensare ad Hoseok.
Rivedeva i suoi occhi vividi nella mente, e nonostante fossero da sempre fonte di curiosità per lui, credeva davvero di non essersi mai sentito così attratto da un paio di iridi.
Avevano qualcosa di diverso da tutti gli altri occhi che aveva sempre osservato, ma non riusciva a capire cosa potesse essere.

Let Me Love You   -   sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora